Alert sanitari
02 Settembre 2024L’Ats della Montagna ha diffuso le norme per gli allevatori dopo la conferma di casi di Blue tongue in Lombardia, con l’insorgenza di possibili focolai anche in Valle d’Aosta
Oltre ai numerosi casi confermati in Sardegna, la Blue tongue è stata rilevata anche in Liguria, Lombardia e ora in Valle D’Aosta. Immediatamente sono scattate le misure preventive, mentre in Valle d’Aosta crescono le preoccupazioni tra allevatori e autorità veterinarie.
Dopo che è stata confermata la presenza di casi di Blue tongue in Liguria, Lombardia e Sardegna, anche in Valle d’Aosta sale la preoccupazione. Nel frattempo, l’Ats della Montagna ha diffuso le norme da rispettare per gli allevatori e operatori.
La normativa vigente impone agli operatori l’obbligo di segnalare all’Autorità sanitaria competente eventuali sintomi clinici sospetti. Gli operatori sono chiamati a segnalare al Dipartimento Veterinario dell’Ats della Montagna l’insorgenza nei propri animali dei sintomi quali: febbre alta, con abbattimento e inappetenza; ulcere in bocca, con emorragie a carico della lingua, che può essere tumefatta e cianotica; aumento di volume della testa (lingua, palpebre, spazio sottomandibolare) e del collo; colorazione bluastra di labbra e musello; scolo sieroso o mucoso da naso e bocca; zoppie e lesioni podali; difficoltà respiratorie.
L’Ats della Montagna, inoltre, precisa che “è importante che tutti gli allevatori, a propria tutela, attuino misure per ridurre il rischio di infezione del bestiame”. “Vanno effettuati trattamenti con prodotti insetto-repellenti, la notte gli animali devono soggiornare preferibilmente al chiuso in locali protetti con zanzariere e devono essere eliminati possibili luoghi che favoriscono lo sviluppo delle larve, come i ristagni idrici”.
A seguito della presenza di otto focolai sospetti di Blue tongue da sierotipo BTV-8 in Valle d’Aosta – nei Comuni di Aosta, Nus, Challand-Saint-Anselme, Donnas, Pont-St-Martin e Perloz – l’amministrazione regionale ha attivato delle misure di controllo, in linea con quanto previsto nella nota del Ministero della Salute.
In particolare, sono previsti “l’applicazione di un prodotto con effetto insetto repellente e dopo almeno 7 giorni l’esecuzione di un test Pcr con esito negativo, test che permette di individuare con molta precisione e sicurezza la presenza del virus in un campione di sangue, il trattamento insetticida dei mezzi di trasporto documentabile, la generazione del Modello 4 informatizzato per lo spostamento”.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/01/2025
Nella regione di Kagera, in Tanzania, sono stati confermati nuovi casi. Attivate misure immediate per contenere il focolaio e sostenere il sistema sanitario locale. Il Direttore Generale della Who ha...
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
Il Sottosegretario Gemmato ha dichiarato che il Governo adotterà misure per una maggiore trasparenza sull’origine e sui rischi dei prodotti derivati da insetti
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
La diffusione mondiale del virus H5N1 – nuovi casi sono stati rilevati in Europa, Asia e America – evidenzia la necessità di un coordinamento internazionale per contenerne l’epidemia
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
Dal Governo arriva un Piano d’intervento per contrastare la proliferazione del granchio blu, mentre l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie segnala la presenza della “malattia del...
A cura di Redazione Vet33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022