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22 Gennaio 2025

Influenza aviaria, allarme globale: nuovi focolai in Italia, Asia e America. Le ultime notizie

La diffusione mondiale del virus H5N1 – nuovi casi sono stati rilevati in Europa, Asia e America – evidenzia la necessità di un coordinamento internazionale per contenerne l’epidemia

di Redazione Vet33


Influenza aviaria, allarme globale: nuovi focolai in Italia, Asia e America. Le ultime notizie

L’influenza aviaria continua a diffondersi nel mondo, con focolai in Europa, Asia e Nord America. In Italia, la Regione più colpita è il Veneto, che ha registrato un nuovo episodio a Vigasio, portando a 53 i focolai complessivi, che hanno colpito anche Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. In Cambogia, un uomo di 28 anni è morto dopo essere stato infettato dal virus A/H5N1, mentre negli Stati Uniti il primo caso in un allevamento di pollame della Georgia aumenta la preoccupazione. Le autorità sanitarie sottolineano l’urgenza di strategie coordinate, tra cui l’adozione di vaccini in sperimentazione in Italia e Olanda, per affrontare l’emergenza e contrastare la crescente minaccia globale.
 

La situazione in Italia

A Vigasio, nel Veronese, un nuovo focolaio registrato in un allevamento di 800.000 galline ovaiole ha portato a 53 il totale dei casi di influenza aviaria in Italia, con il Veneto che supera così la Lombardia per numero di focolai accertati (24 casi contro 23).
La scoperta ha avuto un forte impatto economico, considerando le misure di contenimento che includono l’abbattimento di milioni di capi e il blocco delle attività nelle Zone di ulteriore restrizione (le cosiddette Zur), istituite nei territori colpiti.

Durante un incontro a Padova organizzato da Confagricoltura Veneto, con oltre 250 allevatori da tutta la Regione e dalla Lombardia, Calogero Terregino. Direttore del Dipartimento di Scienze biomediche comparate dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IzsVe) ha tracciato il quadro della situazione epidemiologica: “Il virus si sta modificando, adattandosi a nuove specie e ambienti, colpendo anche uccelli migratori come ibis e aironi e aree tradizionalmente meno esposte come il Trevigiano. Questo ci spinge a rivedere le misure di biosicurezza e rivalutare l’introduzione di vaccini, attualmente in sperimentazione tra Italia e Olanda. Ne sono già pronti alcuni di nuova generazione, in particolare per tacchini e galline ovaiole”.

Il Ministero della Salute sta lavorando per aggiornare le strategie di controllo, con un incontro previsto a Roma per discutere l’adozione di vaccini di nuova generazione. In Italia, inoltre, è stato segnalato anche il primo caso di infezione in un gatto, diagnosticato a Valsamoggia, in provincia di Bologna.

La diffusione in Europa: il caso dello zoo di Norimberga

In Germania, a Norimberga, è stato chiuso lo zoo Tiergarten per un focolaio. La scoperta di tre cicogne morte positive al virus H5N1 ha portato alla quarantena dello zoo e della filiale agricola Gut Mittelbüg. Successivi test hanno confermato la presenza del virus anche in due pellicani asintomatici, mentre non è stata registrata alcuna trasmissione a mammiferi.
Le autorità hanno adottato un protocollo con misure rigorose: sorveglianza degli uccelli, protocolli igienici per il personale e suddivisione dello zoo in unità di malattia. Lo zoo, che ospita 45 specie di uccelli, ha scelto un approccio precauzionale, mantenendo chiuso anche il santuario di cicogne e rapaci.
La chiusura segue di pochi giorni quella dello zoo di Berlino per un focolaio di afta epizootica, evidenziando l’urgenza di piani epidemici rigorosi nei parchi zoologici.

Un’emergenza globale: Asia e America

In Cambogia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who) ha registrato il decesso di un uomo di 28 anni, contagiato dal virus A/H5N1 probabilmente mentre lavorava in un allevamento di pollame, in cui erano stati segnalati casi di animali malati. I primi sintomi sono comparsi all’inizio di gennaio, il ricovero è avvenuto il 7, ma il rapido peggioramento ha portato al suo decesso il 10 gennaio. Il caso si aggiunge a un bilancio drammatico: da inizio 2023 alla fine del 2024, la Who ha registrato 954 infezioni umane da 24 Paesi, di cui 464 fatali. 

La preoccupazione cresce anche negli Stati Uniti, dove il Dipartimento dell’Agricoltura della Georgia ha confermato il primo caso di aviaria in un allevamento commerciale dello Stato, situato nella contea di Elbert. L’epidemia, iniziata nel 2022, ha già coinvolto quasi 650 allevamenti e circa 130 milioni di volatili. La Georgia, principale produttore statunitense di pollame, ha immediatamente imposto misure di quarantena su un raggio di 10 chilometri e vietato le fiere avicole. 

“Si tratta di una minaccia seria per la nostra industria e per i mezzi di sussistenza di migliaia di lavoratori” ha dichiarato il Commissario agricolo Tyler Harper.

Cresce l’attenzione anche per gli animali da compagnia, specie gatti e cani. La Food and Drug Administration (Fda) ha invitato i produttori di alimenti per cani e gatti, che utilizzano materie prime crude o non pastorizzate derivate da pollame o bovini, a rinnovare i piani di sicurezza alimentare inserendo controlli indirizzati specificamente al virus dell’influenza aviaria, considerato ormai un “pericolo noto o ragionevolmente prevedibile”.
Nei giorni scorsi, poi, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno chiesto ai medici e ai laboratori di sottoporre a test i pazienti con sospetta influenza, accelerando gli approfondimenti diagnostici in caso di campioni positivi a virus di tipo A per verificare la presenza dell’agente dell’aviaria H5N1. Un processo che dovrebbe essere ancora più veloce e rigoroso in caso di pazienti ricoverati. Proprio dai test per l’influenza, nella scorsa settimana è emerso un nuovo caso di aviaria in un bambino in California, che porta a 38 la conta dei contagi nello Stato e a 67 quelli nazionali.

Fonti:

https://www.doctor33.it/articolo/63298/aviaria-lallarme-si-fa-globale-ecco-la-situazione

https://www.farmacista33.it/aggiornamento-professionale/30504/influenza-aviaria-la-diffusione-del-virus-in-italia-e-nel-mondo.html

CITATI: CALOGERO TERREGINO, TYLER HARPER
TAG: CAMBOGIA, CDC, FDA, GEORGIA, H5N1, INFLUENZA AVIARIA, ITALIA, IZSVE, STATI UNITI, VACCINI, VENETO

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