Cani
07 Luglio 2022 La dermatite delle pieghe cutanee è un processo infiammatorio di superfici cutanee strettamente accostate. Un recente studio Royal Veterinary College (RVC) su un panel di oltre 900 mila cani, ne ha studiato la frequenza, indagando sui fattori di rischio demografici e sulla gestione clinica del disturbo nel Regno Unito.
Ci risiamo: ancora una volta le conformazioni corporee più caratteristiche e spesso considerate più ‘attraenti’, sono anche quelle che rischiano di creare maggiori problemi. Prova ne è, infatti, che nei cani caratterizzati da pieghe cutanee evidenti l’incidenza della dermatite (con le problematiche correlate) è molto più elevata. E questo – sottolinea lo studio RVC – comporta importanti implicazioni negative per la salute e il benessere delle razze colpite. Infatti, la dermatite delle pieghe cutanee, causata da attrito, umidità eccessiva e mancanza di ventilazione porta a un arrossamento della pelle che può anche infettarsi e ulcerarsi, fino ad emanare un cattivo odore e a provocare dolore anche in forma cronica per tutta la vita dell’animale. Le pieghe cutanee soggette a dermatite sono solitamente quelle facciali (comuni alle razze brachicefale come il carlino e i bulldog inglese e francese); quelle delle labbra inferiori nelle razze con ampi lembi labiali, come il Cocker Spaniel inglese; quelle della zona perivulvare nelle femmine obese; quelle sul collo, come nel caso del Basset Hound; oppure intorno alla coda a cavatappi nel Bulldog inglese. Infine, la dermatite può interessare la zona intorno allo scroto, ma anche il corpo e gli arti dei cani obesi o di quelli la cui razza è caratterizzata da tali piegature, come succede al Bassotto.
Lo studio
Lo studio ha incluso più di 900.000 cani della popolazione generale di cani da compagnia sottoposti a cure veterinarie nel Regno Unito. Ne è emerso che una diagnosi formale di dermatite delle pieghe cutanee è stata registrata in un cane su 300 ogni anno (0,37% dei cani diagnosticati annualmente). Scendendo più nel dettaglio, lo studio ha rilevato che le razze con la più alta percentuale di cani affetti da dermatite delle pieghe cutanee erano Bulldog inglese (6,1%), Bulldog francese (2,7%), Carlino (2,1%), Basset Hound (2,0%), Cocker Spaniel (1,3%), Shar- Pei (0,9%), Cavalier King Charles Spaniel (0,9%) e Boxer (0,9%). E non basta, anche in termini di predisposizione (rispetto ai cani di razza incrociata) le razze più a rischio di dermatite delle pieghe cutanee erano ancora una volta Bulldog inglese (x49,1 volte il rischio), Bulldog francese (x25,9), Carlino (x16,3), Basset Hound (x10,7), Cocker Spaniel (x7,5), Shar Pei (x6,4), Boxer (x4,6) e Cavalier King Charles Spaniel (x4,5). Tra queste otto, però, sono le razze brachicefale a patire di più: se si osserva infatti il dato delle diagnosi annuali di dermatite delle pieghe cutanee, sul podio troviamo proprio Bulldog inglese (6,1%); Bulldog francese (2,7%) e Carlino (2,1%). Tradotto in percentuali dallo studio è emerso che, complessivamente, l'1,0% di tutti i cani brachicefalici era affetto rispetto a solo lo 0,3% dei cani con il tipico cranio di media lunghezza. Di fatto, sottolinea pure lo studio, le razze che in genere mostrano pieghe cutanee pronunciate sul viso o sul corpo avevano tra le 11 e le 49 volte più probabilità di soffrire della condizione rispetto ai cani di razza incrociata. I cani di razza avevano un rischio maggiore (x2,5) di dermatite delle pieghe cutanee rispetto ai cani di razza incrociata.
Terapie
Infine, lo studio lancia un alert sulle terapie adottate, poiché spesso non rispettose delle corrette pratiche di contrasto alla resistenza antimicrobica. In linea con i principi di una gestione antimicrobica responsabile nei cani, gli antibiotici sistemici andrebbero, infatti, somministrati solo dopo la conferma di un'infezione batterica profonda. Tuttavia, lo studio ha evidenziato che questo approccio rigoroso, non è stato sempre adottato: spesso, infatti, l'antibiosi sistemica è stata prescritta in oltre il 40% dei casi di dermatite delle pieghe cutanee, a fronte di una coltura batterica eseguita in meno del 2%, quindi senza una giustificazione diagnostica documentata.
O’NeillI, D.G., Rowe, D., Brodbelt, D.C. et al. Ironing out the wrinkles and folds in the epidemiology of skin fold dermatitis in dog breeds in the UK. Sci Rep 12, 10553 (2022). https://doi.org/10.1038/s41598-022-14483-5
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