Animali da Compagnia
31 Gennaio 2022 Prolasso della nittante: secondo una ricerca RVC, Mastini napoletani, Lhasa Apsos, Bulldog inglesi, Cocker Spaniel, Puggle e Jug le razze più soggette alla Cherry eye
Il cherry eye, che prende il nome dalla massa rosa che appare dall'angolo interno dell'occhio del cane, è il risultato del prolasso della ghiandola sul lato interno della terza palpebra, che diventa rossa e gonfia e copre parte dell'occhio. Se non trattata, la condizione può causare disagio e portare a complicazioni come secchezza oculare, congiuntivite e ulcerazione oculare. Di solito è necessario un intervento chirurgico per trattare la condizione e riposizionare la ghiandola interessata. Come precisa la dott.ssa Minna Mustikka, Senior Veterinary Ophthalmology Resident in training presso l'RVC Queen Mother Hospital for Animals, “Il cherry eye, se non trattato, può portare ad altri problemi oculari cronici, che richiedono anche farmaci per tutta la vita e nel peggiore dei casi, con conseguenti complicazioni dolorose e potenzialmente pericolose per la vista. È essenziale aumentare la consapevolezza di questa condizione e della sua frequenza nelle razze a muso piatto”.
Sull’argomento il programma VetCompass di RVC, ha effettuato un ampio studio che ha esaminato le cartelle cliniche veterinarie rese anonime di 905.553 cani per un anno e ha identificato che lo 0,20% (1.802 cani) era affetto da questa condizione. Tuttavia, alcune razze, e in particolare quelle con la faccia piatta (brachicefale), erano a rischio molto più elevato. Alcune razze hanno mostrato percentuali significativamente elevate di cani affetti da cherry eye ogni anno: risulta infatti che i cani brachicefali (a faccia piatta) hanno un rischio 6,9 volte maggiore di occhi di ciliegio rispetto ai cani con lunghezza del cranio media Scendendo più nel dettaglio, dalla ricerca emerge anche che un cane su 500 (0,20%) in tutto nel Regno Unito soffre ogni anno di questa condizione; l'età media alla prima diagnosi ‘dell'occhio di ciliegio’ è di 0,6 anni, Iicani di età inferiore a 1 anno, infatti, sono a maggior (x 10,8) rispetto ai cani di età compresa tra 2 e meno di 4 anni.
Quanto invece alle razze, sono diciassette quelle che hanno mostrato un rischio maggiore di cherry eye rispetto ai cani di razza incrociata; tra queste: il Mastino napoletano (x 34,3), il Bulldog inglese (x 24,1), il Llhasa Apso (x 12,4), il Cocker spaniel americano (x 11,6), il Puggle - ovvero Il Beagle x Pug - (x 9,5), l'Alano (x 6,2), il San Bernardo (x 5,3) e il Jug - ovvero Jack Russel Terrier x Pug - (x 5,2).
Al contrario, invece, sono sedici le razze con un rischio ridotto rispetto ai cani di razza incrociata: il pastore tedesco (x 0,03), il West Highland White Terrier (x 0,06), lo Springer Spaniel inglese (x 0,07), il Labrador Retriever (x 0,12) e il Lurcher (x 0,12).
Questi risultati forniscono informazioni preziose sui forti legami tra questa importante condizione con razze specifiche e possono anche aiutare i proprietari di razze ad alto rischio a identificare il problema e cercare cure veterinarie appropriate. La consapevolezza del legame tra la forma del cranio a faccia piatta (brachicefalica) di molte razze e la probabilità che questi cani sviluppino l'occhio di ciliegio può anche aiutare il pubblico in generale a decidere quale razza scegliere.
"Chiunque sia preoccupato per la salute degli occhi dei propri cani dovrebbe sempre consultare il veterinario per un consiglio”- chiosa il presidente della BVA Justine Shotton.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/03/2025
Con il Decreto Ministeriale n. 19 del 31 gennaio 2025, il Generale Daniel Melis e il dottor Cosimo Paladini si uniscono al dottor Mario Chiari per coordinare le misure contro la peste suina africana
A cura di Redazione Vet33
21/03/2025
Nella riunione del Comitato Ema del mese di marzo è stato approvato il primo vaccino contro la malattia emorragica epizootica. Pareri positivi anche per nuovi farmaci veterinari e aggiornamenti su...
A cura di Redazione Vet33
21/03/2025
Sedici ricercatori italiani replicano alla protesta di Coldiretti contro la carne coltivata: “Non esistono criticità, equipararla ai farmaci è un errore”. La richiesta di studi clinici e...
A cura di Redazione Vet33
21/03/2025
La Commissione Nazionale per la Formazione Continua ha presentato il Programma Nazionale ECM 2025, introducendo nuove aree strategiche come innovazione digitale, One Health e sicurezza degli...
A cura di Redazione Vet33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022