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23 Settembre 2025

Apicoltura e salute, in Italia oltre 21.000 tonnellate di miele. Dal Ministero nuove regole operative per semplificare lavoro apicoltori

Al Ministero della Salute un confronto tra istituzioni, associazioni e comunità scientifica su Sistema I&R, Animal Health Law e pieno riconoscimento del ruolo strategico delle api per biodiversità, alimentazione e sanità pubblica

di Redazione Vet33


Apicoltura e salute, in Italia oltre 21.000 tonnellate di miele. Dal Ministero nuove regole operative per semplificare lavoro apicoltori

Procedure più semplici e regole più chiare per sicurezza e tracciabilità. È il risultato delle modifiche apportate al manuale operativo del Sistema I&R presentate oggi al workshop “Sanità e apicoltura: sfide e opportunità”, momento di formazione e confronto svoltosi al Ministero della Salute con la partecipazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci e del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. Le nuove norme, frutto del dialogo con le organizzazioni degli apicoltori, puntano a semplificare la registrazione e il monitoraggio degli apiari, senza indebolire i requisiti di prevenzione e sorveglianza sanitaria. 

L’evento, promosso dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e organizzato dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise in qualità di Centro Servizi Nazionale Anagrafi degli Animali, ha riunito istituzioni, associazioni di settore e comunità scientifica per discutere delle novità normative e del ruolo centrale delle api per ambiente e salute.

Apicoltura, presidio di biodiversità e salute

Un comparto da più di 78.000 operatori, 1,5 milioni di alveari e oltre 21.000 tonnellate di miele annue in più di 50 varietà. L’apicoltura italiana si conferma un settore vitale non solo per l’economia, ma anche per l’ambiente e la salute pubblica. Nel workshop al Ministero della Salute è stato ribadito il valore strategico delle api: sentinelle dell’ecosistema, produttrici di alimenti unici e risorse naturali anche nel contrasto all’antimicrobico-resistenza.
Il settore apistico italiano è una realtà produttiva che tutela biodiversità e salute, ma che deve affrontare nuove sfide di registrazione, biosicurezza e resistenza antimicrobica. 

“L’apicoltura rappresenta un presidio insostituibile per la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema e, al contempo, un comparto produttivo di eccellenza” ha detto il Sottosegretario Gemmato in apertura. “Parliamo di oltre 78.000 operatori che, con apiari e alveari, contribuiscono a una produzione annua di circa 21.850 tonnellate di miele, in cinquanta varietà diverse. Un alimento dall’alto valore nutrizionale e con proprietà antibatteriche, che lo rendono una risorsa potenziale anche per il contrasto all’antimicrobico-resistenza”.



Il nuovo manuale operativo del Sistema I&R

Con il Decreto Ministeriale del 27 gennaio 2025 sono state introdotte importanti revisioni al manuale operativo del Sistema I&R di identificazione e registrazione, con l’obiettivo di semplificare le procedure per gli apicoltori, rafforzando contemporaneamente prevenzione, sorveglianza e biosicurezza, nel rispetto delle disposizioni normative. 
Le modifiche sono il frutto di un dialogo costruttivo, avviato per la prima volta tra il Ministero della Salute e tutte le organizzazioni nazionali degli apicoltori, che hanno presentato istanze condivise.

“Sono convinto che il dialogo avviato nell’ultimo anno sia la chiave per garantire la piena attuazione delle norme, accompagnare e valorizzare il ruolo degli apicoltori e dei medici veterinari e assicurare il futuro di un settore tanto prezioso per il nostro Paese, in stretto raccordo con il Masaf, che ringrazio per la continua e proficua collaborazione” ha concluso Gemmato.

L’evento

Tra i tanti temi trattati durante il workshop anche la tracciabilità e la rintracciabilità degli animali, inclusi gli insetti allevati come le api; l’attuazione di programmi di sorveglianza e controllo delle malattie animali, fondamentali per prevenirne la diffusione; il monitoraggio dell’uso del farmaco veterinario nel rispetto della normativa sull’antibiotico-resistenza; la tracciabilità dei prodotti di origine animale a tutela dei consumatori e della qualità delle produzioni; la gestione tempestiva ed efficace di eventuali emergenze sanitarie.

CITATI: FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, MARCELLO GEMMATO, ORAZIO SCHILLACI
TAG: ANIMAL HEALTH LAW, APICOLTURA, BIODIVERSITà, IZS DELL’ABRUZZO E DEL MOLISE, MASAF, MINISTERO DELLA SALUTE, SISTEMA I&R

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