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30 Maggio 2025

Un ruolo cruciale tra salute pubblica e prevenzione. L’indagine Going Beyond e altre storie. Con Karin Ramot

I veterinari sono sempre più riconosciuti come figure essenziali per la salute pubblica e il benessere degli animali da compagnia e d’allevamento. Tuttavia, l’indagine di Boehringer Ingelheim rivela discrepanze tra l’apprezzamento percepito dai clienti e quello vissuto dai professionisti

di Redazione Vet33


Un ruolo cruciale tra salute pubblica e prevenzione. L’indagine Going Beyond e altre storie. Con Karin Ramot

Un’indagine globale condotta nell’ambito della campagna Going Beyond, sviluppata da Boehringer Ingelheim e patrocinata in Italia da Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, mette in luce il contributo essenziale dei medici veterinari alla salute pubblica e al benessere degli animali. Il 94% dei proprietari di pet dichiara di avere piena fiducia nei professionisti della salute animale, e il 91% li considera fondamentali per la società. Tuttavia, la percezione dell’apprezzamento da parte dei veterinari stessi rimane inferiore. La ricerca evidenzia anche l’importanza della prevenzione e delle partnership pubblico-private per affrontare le sfide legate alle zoonosi e al crescente fenomeno dell’umanizzazione dei pet. A questo proposito, Vet33 è riuscita a intervistare Karin Ramot, Head of Boehringer Ingelheim Animal Health Italia.
 

Di recente sono emersi interessanti dati da una vostra indagine “Going Beyond”. Cosa ci dicono? 

Going Beyond è una campagna globale sviluppata da Boehringer Ingelheim insieme a importanti associazioni veterinarie internazionali e lanciata in Italia con il patrocinio di Anmvi. Inaugurata proprio in occasione della Giornata Mondiale della Veterinaria, la campagna si propone di “andare oltre” gli stereotipi, puntando i riflettori su quegli aspetti della professione veterinaria che spesso rimangono invisibili o sottovalutati. Puntiamo a mostrare la dedizione, la preparazione professionale e la passione sconfinata con cui i veterinari si prendono cura degli animali anche in circostanze difficili. 
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore di questi professionisti e aiutare i veterinari a sentirsi più apprezzati e motivati a continuare a fare ciò che sanno fare meglio: prendersi cura dei nostri animali. I risultati dell’indagine Going Beyond 2025 sono molto significativi: il 94% dei proprietari di animali dichiara di avere fiducia e apprezzamento verso la professione veterinaria, e il 91% riconosce che i veterinari sono figure essenziali o comunque importanti per la nostra società. Quasi tutti gli intervistati – il 93% – si dicono soddisfatti del livello di assistenza fornito dai medici veterinari ai loro animali. 
Queste cifre indicano un altissimo grado di stima da parte dei clienti ma l’indagine mette in luce anche alcune discrepanze. Ad esempio, solo circa la metà dei veterinari, nel 2024, sentiva di essere realmente apprezzata dai proprietari di animali. 
Questo significa che, nonostante la maggior parte dei clienti affermi di stimare i veterinari, molti professionisti non percepiscono pienamente questo apprezzamento. Inoltre, circa due terzi dei proprietari (66%) riconoscono che quella del veterinario è una professione ad alto tasso di stress, che richiede grande resilienza emotiva. Tuttavia, questo livello di consapevolezza risulta più basso rispetto a quanto la gente riconosce per altre professioni essenziali (come medici, forze dell’ordine o insegnanti), segno che i sacrifici e le pressioni che gravano sui veterinari sono ancora sottovalutati. In breve, i proprietari di animali esprimono un giudizio molto positivo verso i veterinari, ma non sempre sono pienamente coscienti delle sfide che questi professionisti affrontano quotidianamente.

Sembra evidente che sia, quindi, necessario riconoscere maggiormente il loro contributo. Quanto è importante il loro ruolo? 

Siamo da tempo esposti alle discussioni, anche a livello istituzionale, sull’importanza dell’approccio One Health, che integra la salute animale, umana e ambientale. In questo ambito, i medici veterinari sono figure imprescindibili, il cui ruolo va considerato alla stregua di quello di altri professionisti sanitari essenziali. Riconoscere il loro contributo diventa, quindi, fondamentale. Come azienda impegnata nel settore della salute umana e animale, siamo consapevoli della forte connessione della salute animale al benessere delle persone che con loro condividono la vita e crediamo che sia fondamentale lavorare sempre più sulla collaborazione tra i professionisti. 
Non a caso nel 2024 abbiamo creato in partnership con Edra, il progetto One Health Ambassador, che per la prima volta ha voluto riunire i rappresentanti delle principali associazioni di categoria e società scientifiche per premiare esempi virtuosi e concreti di professionisti che applicano One Health nel loro quotidiano. Un modo con cui creare valore per i cittadini e per i professionisti stessi. 
È solo un esempio, ma in Boehringer siamo certi che le partnership tra privato, associazioni e tutti i professionisti sanitari possano generare un importante valore aggiunto in ottica One Health e – per fare la nostra parte – continuiamo a fare formazione ed educazione e a creare momenti di confronto che portino ad applicare questa attenzione all’interconnessione della salute umana e animale nel quotidiano. 

Oltre all’ambito pet, i veterinari quale impatto hanno concretamente sulla salute pubblica? 

I medici veterinari danno un enorme contributo alla salute pubblica e se pensiamo, ad esempio, al controllo delle cosiddette zoonosi o alla garanzia di una sicura igiene e sicurezza alimentare nella filiera degli alimenti di origine animale, appare subito chiaro. 
Il loro ruolo assume un valore ancora maggiore in Italia, realtà con una filiera agro-alimentare che fa del Made in Italy un’eccellenza mondiale, producendo valore e ricchezza per il Paese.
Per questa ragione, anche qui, il tema della prevenzione e della professionalità dei veterinari è fondamentale. Se pensiamo alla sfida del contrasto alle malattie transfrontaliere, che ormai sono sempre più frequenti anche a causa dei cambiamenti climatici e dello spostamento delle merci e del bestiame a un ritmo sempre maggiore, comprendiamo facilmente quanto sia importante il supporto tempestivo agli allevatori e alle autorità, in particolare con vaccini e assistenza tecnica per combattere possibili epidemie in diffusione. Occorre per queste ragioni che siano protagonisti di quella partnership tra pubblico e privato e che coinvolge istituzioni, aziende e professionisti della salute.

Salute unica che passa in primo luogo dalla prevenzione. Quale ruolo gioca in questo ambito la consapevolezza e l’attenzione alla prevenzione da parte dei pet owner? 

Nonostante gli italiani si dimostrino sempre più attenti alla salute dei propri animali, sensibilizzare su sintomi silenti e sull’importanza della prevenzione è ancora oggi fondamentale visto il crescente fenomeno dell’umanizzazione dei pet e il loro vivere a stretto contatto con il nostro quotidiano. Prendersi cura degli animali significa contribuire al benessere dell’intera comunità. Lo abbiamo letto di recente, anche nel report Assalco-Zoomark: animali sani riducono il rischio di zoonosi, migliorano la qualità della vita dei proprietari e generano benefici fisici e psicologici documentati. 
Ci sono diversi studi secondo cui convivere con un pet favorisce la socializzazione, riduce la sensazione di solitudine – in particolare degli anziani, e migliora lo stato emotivo in tutte le fasce d’età. Nelle famiglie con bambini, gli animali rafforzano l’empatia e il senso di responsabilità; con gli anziani, aiutano a mantenere uno stile di vita attivo e migliorano la salute cardiovascolare e mentale, con un impatto stimato per il sistema sanitario di 4 miliardi all’anno. C’è quindi un ruolo importante in termini di sostenibilità, familiare e di comunità. 
Investire sulla prevenzione vuol dire ancora una volta sottolineare l’importanza del veterinario nella salute unica e nella vita dei pet in tutte le sue fasi, dalla prevenzione, alla diagnosi, alla cura. La prevenzione come strumento chiave per vivere più a lungo e in salute insieme ai propri animali da compagnia è il primo passo verso una educazione responsabile dei proprietari. In questa prospettiva abbiamo lanciato una campagna il cui slogan è proprio “la prevenzione inizia dal Vet”, per supportare, con strumenti semplici ma efficaci, i proprietari nella gestione consapevole dei propri animali, affinché possano continuare a vivere insieme più a lungo e in salute. La campagna è veicolata nelle cliniche veterinarie e in digitale, attraverso i principali media e social media, e si articola nei diversi momenti dell’anno con contenuti dedicati a creare consapevolezza e informazione sulle principali patologie che colpiscono cani e gatti, dalla leishmaniosi alla filaria, dalla leucemia felina alle patologie legate all’anzianità di cani e gatti come diabete, ipertiroidismo e malattie cardiache.
Un altro esempio di questo impegno sta nel ripensare – oltre a prodotti di qualità – anche a servizi utili ai pet owner. Di recente, a questo scopo abbiamo lanciato D.A.R.E. un servizio digitale che, su Roma e Milano, consente la prenotazione di farmaci, home delivery e reminder delle terapie e del termine delle confezioni. Un modo semplice e gratuito per provare a semplificare la vita di chi gestisce la salute di un animale domestico con cura e amore.

Per chiudere, anche le istituzioni si muovono sempre di più verso questa direzione: che cosa è cambiato e quali sfide ancora abbiamo da affrontare? 

Negli ultimi anni le istituzioni italiane hanno compiuto sicuramente dei passi avanti nel riconoscere il ruolo centrale degli animali da compagnia nel tessuto sociale promuovendone anche il loro benessere. Un passo significativo è stato fatto con l’introduzione di una specifica disposizione in Costituzione, a difesa di un valore ritenuto fondamentale. Ci sono anche altri segnali positivi come il bonus PET nel decreto anziani e le tante proposte presentate in Parlamento. Tra queste, ad esempio, c’è il tema della riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie, che permetterebbe alle famiglie di prendersi cura dei propri PET con un peso minore sul bilancio familiare. 
Tuttavia, la strada per un maggiore accesso alle cure veterinarie è ancora in salita e molto si dovrà fare. Da questo punto di vista, noi proveremo a giocare un ruolo di partner e a dare il nostro contributo perché riteniamo che le partnership pubblico-privato siano fondamentali. Aziende come Boehringer, ad esempio, investono in un settore sempre più in crescita nel quale però fare ricerca e innovazione è ancora difficile. Per questo registriamo in modo positivo anche le parole della Presidente Giorgia Meloni che ha ribadito l’impegno del Governo nel semplificare le procedure regolatorie. Mi auguro che questo processo di semplificazione possa coinvolgere tutta la ricerca, anche quella legata al benessere animale e ai farmaci veterinari restituendo all’Italia e all’Europa quella competitività che oggi stanno perdendo in favore di paesi come USA e Cina.

CITATI: KARIN RAMOT
TAG: ANMVI, BOEHRINGER INGELHEIM ANIMAL HEALTH, D.A.R.E., GOING BEYOND, INTERVISTA VET33, PREVENZIONE, RAPPORTO ASSALCO-ZOOMARK, SALUTE PUBBLICA

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