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05 Dicembre 2024

One Health Ambassador: premiati 102 professionisti della salute per un futuro condiviso

Si è conclusa al Senato la prima edizione del premio dedicato a medici veterinari, farmacisti e medici di medicina generale che applicano i principi One Health. Premiati 56 medici veterinari che fanno quotidianamente uso di pratiche virtuose

di Redazione Vet33


One Health Ambassador: premiati 102 professionisti della salute per un futuro condiviso

Al Senato della Repubblica, presso la Sala Caduti di Nassirya, si è tenuta la cerimonia conclusiva della prima edizione di One Health Ambassador, il progetto promosso da Boehringer Ingelheim ed Edra per valorizzare le migliori pratiche di collaborazione tra medici veterinari, farmacisti e medici di medicina generale. Dei 102 premiati, il 55,5% sono veterinari, riconosciuti per il loro impegno quotidiano nel rendere concreti i principi dell’approccio One Health. Un’iniziativa che punta a promuovere la salute globale integrando salute umana, animale e ambientale.
 

La cerimonia

Si è conclusa con l’evento di premiazione al Senato, la prima edizione di One Health Ambassador, iniziativa che ha coinvolto 120 professionisti tra medici di medicina generale, medici veterinari e farmacisti con l’obiettivo di promuovere una visione integrata e multidisciplinare della salute e riconoscere pratiche virtuose su tutto il territorio italiano. Il progetto, lanciato da Boehringer Ingelheim in collaborazione con Edra, ha permesso in questi mesi di intercettare le pratiche virtuose e mappare i professionisti che le agiscono quotidianamente, contribuendo a sensibilizzare sull’importanza dell’approccio One Health, sottolineando l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, un tema che sta acquisendo sempre maggiori attenzioni e riconoscimento internazionale, come evidenziano i recenti confronti tra i ministri della salute del G7. 

Giovanni Leonardi, Capo Dipartimento One Health del Ministero della Salute, ha aperto l’evento: “Il modello One Health è fondamentale per affrontare le complesse sfide sanitarie globali che ci attendono. La salute non è più un concetto distinto per ciascuna delle aree coinvolte – umana, animale e ambientale – solo con un approccio olistico possiamo rispondere in modo adeguato a problematiche come le zoonosi, le malattie emergenti e la crescente resistenza agli antibiotici. La collaborazione tra professionisti di diverse discipline è cruciale per garantire una salute globale sostenibile, ed è per questo che iniziative come One Health Ambassador sono essenziali per incentivare la formazione, il dialogo e l’azione congiunta”. 

Il premio

Il Comitato Scientifico, coordinato da Stefano Vella, docente di Salute Globale presso l’Università Cattolica di Roma, e Antonio Gaudioso, esperto di politiche sanitarie, e composto da rappresentanti delle principali società scientifiche delle tre professioni, ha stabilito i criteri per selezionare i candidati. I 102 professionisti premiati come “One Health Ambassador” si sono distinti per l’impegno nel rendere la One Health concreta nel loro rapporto quotidiano con i cittadini. Un approccio che genera valore sia per loro stessi, come professionisti, che per i pazienti, un primo passo verso un sistema sanitario territoriale più solido e “circolare”. 
I vincitori, di cui si trova un elenco sul sito ufficiale dell’iniziativa, sono stati premiati con una targa simbolica: il 55,5% sono medici veterinari, il 27,7% farmacisti e il 16,8% medici di medicina generale. La distribuzione geografica evidenzia la forte partecipazione da regioni come Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna; altre aree, con una maggiore presenza di fauna, risultano meno rappresentate, suggerendo una minore sensibilità nelle zone più vulnerabili a zoonosi.

I temi emersi

Oltre a mappare i professionisti più preparati, il progetto ha evidenziato alcuni temi, sottolineando le ambizioni e le necessità più sentite: una su tutte, quella di intensificare momenti che promuovano la collaborazione interprofessionale. Da parte di tutti è emerso il desiderio di maggiore sinergia, per cui sarebbe auspicabile aumentare le occasioni di formazione e confronto, con il supporto delle società scientifiche e delle istituzioni
La maggior parte dei medici di medicina generale considera fondamentale la collaborazione con i medici veterinari, anche se 11 su 29 dichiarano di non aver mai avuto necessità di consultare un veterinario per diagnosi di zoonosi; un risultato che evidenzia la carenza di formazione specifica sul tema. Al contrario, medici veterinari e farmacisti dichiarano di collaborare con molta più frequenza con gli altri professionisti, dati che rappresentano la volontà di un cambiamento positivo nel modo di concepire e affrontare le sfide sanitarie. 
Un altro punto di attenzione emerso riguarda la sfida dell’antibiotico-resistenza (Amr), che è stata anche al centro del G7 a Bari. La preoccupazione per l’uso eccessivo di antibiotici è condivisa da tutti, anche se con una diversa percezione del rischio. La quasi totalità dei medici di medicina generale considera l’uso di antibiotici come un fattore critico per lo sviluppo della resistenza, ma alcuni sembrano non riconoscere pienamente l’importanza dell’antibiogramma; la maggior parte dei medici veterinari considera l’antibiotico-resistenza nella prescrizione, mentre il 69% dei farmacisti raccoglie informazioni sul tema quando dispensa antibiotici, segno di una crescente attenzione a questo problema. 
Il progetto, infine, ha anche evidenziato l’urgenza di un impegno continuo nella formazione e sensibilizzazione dei professionisti. È essenziale sviluppare programmi educativi mirati. È stato riscontrato un gap significativo nella conoscenza e nella partecipazione, con i medici di medicina generale e i farmacisti che risultano meno coinvolti rispetto ai medici veterinari. Per esempio, solo il 27,5% dei medici (8 su 29 partecipanti) ha partecipato a due o più iniziative relative a One Health. 

Stefano Vella, coordinatore del Comitato Scientifico, ha sottolineato: “One Health Ambassador è un punto di partenza per accrescere consapevolezza e informazione sul tema One Health, responsabilizzando professionisti sanitari, istituzioni e cittadini. Parlare di One Health significa promuovere una visione integrata della salute umana, animale e degli ecosistemi, essenziale per affrontare le sfide globali. Tra le priorità emerse nel corso dell’iniziativa vi sono la necessità di educazione mirata, una maggiore collaborazione tra professionisti e la sensibilizzazione su temi cruciali come l’antibiotico-resistenza, dove l’Italia registra tassi preoccupanti. Il futuro richiede un impegno condiviso per prendersi cura della salute globale, a beneficio nostro e delle generazioni future”.

Antonio Gaudioso, esperto di politiche sanitarie e Vicecoordinatore del Comitato Scientifico, ha sottolineato la necessità di affrontare One Health come una sfida condivisa: “Non si tratta di un semplice tema da aggiungere alle priorità del Ssn, ma di un nuovo approccio per ripensare complessivamente le politiche sanitarie. Non servono soltanto dichiarazioni di principio, ma azioni concrete. L’istituzione del dipartimento One Health da parte del Ministero della Salute rappresenta un quadro di riferimento che consente di promuovere interventi efficaci”.

Infine, il senatore Francesco Zaffini, Presidente della 10° Commissione (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) ha rimarcato il ruolo delle istituzioni nell’incentivare la diffusione di questo modello: “L’approccio One Health rappresenta un’opportunità fondamentale per costruire una salute globale più resiliente e sostenibile, basata sulla medicina di precisione, sulla presa in carico precoce e sulla prevenzione primaria e secondaria. In questo contesto, il medico di medicina generale gioca un ruolo centrale, affiancato da medici ospedalieri, veterinari e farmacisti di comunità. Tra le principali sfide, l'antibiotico-resistenza richiede un impegno congiunto di tutte queste figure, mentre le istituzioni devono promuovere politiche che favoriscano la collaborazione interdisciplinare per affrontarla con efficacia”

Ed è proprio guardando al futuro che l’iniziativa si inserisce nel percorso che Boehringer ha iniziato da diversi anni accanto a tutti gli attori della salute, con l’obiettivo di contribuire a promuovere un cambiamento culturale sul tema.

Non possiamo trascurare l’impatto anche sociale dell’implementazione di una salute realmente circolare. I professionisti di prossimità che agiscono l’approccio One Health generano reale valore sulla vita e sulla salute delle persone, degli animali e dell’ambiente e incentivare questo approccio significa mettere al centro la salute dei cittadini, rafforzando così il legame di fiducia, già forte, con medici, farmacisti e veterinari. Noi continueremo a fare la nostra parte, pensando ‘alle generazioni future’, con la nostra ricerca e il know-how in entrambi gli ambiti, e lavorando in sinergia con tutti gli attori coinvolti per promuovere anche momenti come questi e sensibilizzare sul fatto che esiste una sola salute di cui tutti siamo responsabili” ha concluso Karin Ramot, Amministratore Delegato Boehringer Ingelheim Animal Health Italia. 

qr code OH Ambassador

Per ulteriori informazioni sul progetto e per consultare il report conclusivo scansiona il QR Code.

CITATI: ANTONIO GAUDIOSO, FRANCESCO ZAFFINI, GIOVANNI LEONARDI, KARIN RAMOT, SEFANO VELLA
TAG: AMR, BOEHRINGER INGELHEIM ANIMAL HEALTH ITALIA, EDRA, FARMACISTI, MEDICI DI MEDICINA GENERALE, MEDICI VETERINARI, ONE HEALTH, ONE HEALTH AMBASSADOR, SENATO, ZOONOSI

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