Alert sanitari
10 Ottobre 2024Il Ministro della Salute Orazio Schillaci da Ancona rassicura sulla situazione sotto controllo. Dal report dell’Istituto Superiore di Sanità: 625 casi totali, ma non ci sono nuove segnalazioni a Fano
Durante il G7 Salute di Ancona, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha assicurato che il focolaio di Dengue a Fano è sotto controllo, con i casi stabili a 121 secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Tuttavia, il direttore Who per le emergenze sanitarie avverte che il trend globale è “preoccupante”. Nonostante l’allerta, per il momento non è necessario ricorrere ai vaccini, ha spiegato il Ministro, sottolineando l’importanza di un approccio One Health per prevenire future emergenze sanitarie.
Nel corso del G7 Salute, i cui lavori sono iniziati oggi, giovedì 10 ottobre, ad Ancona, la questione Dengue è stata trattata con un’attenzione particolare. Proprio le Marche, infatti, sono state teatro del più preoccupante focolaio di Dengue che si è sviluppato in Italia.
“Per il momento la situazione è sotto controllo, ma anche la Dengue rappresenta un altro invito ad avere l’approccio ‘One Health’ nel quale fortemente crediamo. Tant’è che nella ristrutturazione del ministero della Salute abbiamo previsto un dipartimento che si occupa proprio di queste tematiche” ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, interpellato dai giornalisti sul tema.
“Nelle Marche quest’anno abbiamo una emergenza legata all’insorgenza della Dengue come minaccia per la popolazione. Non è una diffusione massiva, ma con 130 casi quest’anno di trasmissione locale comparati con 82 dello scorso anno e zero dell’anno prima, il trend è preoccupante. Per le prossime settimane è probabile però che l’incidenza dei casi decresca per l’arrivo del freddo”. Queste le parole di Michael Ryan, Direttore esecutivo del programma emergenze sanitarie della Who, a margine dei lavori del G7 Salute ad Ancona. “Questo dimostra che le zanzare, ovvero il vettore di trasmissione, stanno diventando più prevalenti e diffuse. La malattia si muove proprio con le zanzare e queste stanno cambiando, pungono anche di giorno e stanno aumentando in densità. È quindi l’aumento della loro densità che sta creando un problema e questo anche a causa dei cambiamenti climatici”.
Anche in Europa si assiste allo stesso fenomeno, ha aggiunto l’esperto., come accade in Francia. E guardando al futuro la minaccia è maggiore, poiché c'è il rischio del ritorno di infezioni come la febbre del Nilo, il colera e la malaria.
Bisogna ricordare, ha avvertito l’esponente della Who, che queste zanzare “crescono più facilmente negli ambienti umani che nella natura, soprattutto negli invasi di acqua abbandonati”. Oggi, ha proseguito, “dobbiamo cercare di non perdere il vantaggio in salute che abbiamo guadagnato rispetto a 50 o 100 anni fa; se lasciamo che i vettori animali delle infezioni si espandano rischiamo di perdere questo vantaggio. Ora non dobbiamo fare in modo che malattie del passato ritornino”.
Rispetto alla Dengue, ha sottolineato, “dobbiamo agire ora per impedire che il problema si ripresenti anche il prossimo anno, e quindi bisogna ridurre il numero e la densità delle zanzare vettori e aumentare la conoscenza dei sintomi anche tra medici e infermieri al fine di avere dei trattamenti precoci quando necessari”. Ryan ha ricordato che ci sono dei vaccini contro la malattia sul mercato, “ma credo che in questo momento in Italia non siano prioritari. Qui, infatti, la Dengue non è una malattia endemica e ci sono piccoli focolai”. I vaccini “sono una soluzione fantastica ma allo stesso tempo ci sono soluzioni più facili ed economiche a partire dal controllo dei vettori. Se la situazione invece peggiorasse, con migliaia di casi e con più decessi, allora – ha concluso – si dovrebbe prendere in considerazione la misura della vaccinazione”.
Dal 1° gennaio all’8 ottobre 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 625 casi confermati di Dengue (452 associati a viaggi all’estero e 173 casi autoctoni, età mediana di 44 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso).
All’8 ottobre, sono stati identificati diversi eventi di trasmissione locale del virus Dengue (DENV) in Italia:
● il focolaio di maggiori dimensioni, con 121 casi di infezione, tutti sintomatici e con identificazione del virus Dengue di tipo 2 (DENV-2), è localizzato in un Comune della Regione Marche. Inoltre, sono stati segnalati 2 casi nella Regione Toscana, con collegamenti epidemiologici ai casi della Regione Marche. Non sono stati segnalati nuovi casi con inizio dei sintomi nella settimana di sorveglianza corrente (2-8 ottobre). Da due settimane si osservano segnali di una riduzione significativa del numero di nuovi casi di infezione associate a questo focolaio, che sono oggetto di verifica e conferma. Un altro focolaio, di dimensioni più contenute (36 casi confermati con identificazione del virus Dengue di tipo 2 - DENV-2), è stato identificato in un Comune della Regione Emilia-Romagna, per il quale sono attualmente in corso indagini epidemiologiche. Al momento non vi sono evidenze microbiologiche che colleghino questi casi con il focolaio precedentemente descritto. Nella Regione Lombardia sono stati confermati 8 casi, con identificazione del virus Dengue di tipo 1 (DENV-1), per i quali sono anch'essi in corso indagini epidemiologiche.
● alcuni ulteriori casi sporadici di infezione autoctona da DENV di tipo 1 e 2 sono stati segnalati in Veneto, Toscana, Marchee Abruzzo. Le indagini epidemiologiche condotte fino all’8 ottobre non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici o microbiologici con i casi segnalati in altre Regioni o con altri focolai segnalati.
● al momento dell’identificazione di tutti i casi autoctoni segnalati, sono state attivate le misure di controllo delle zanzare vettori (del genere Aedes) e le misure di prevenzione necessarie per garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti nelle aree interessate, come previsto dal Piano Nazionale delle Arbovirosi. Per ulteriori dettagli consulta il “Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025”.
● 6 casi confermati di Zika Virus (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso).
● 4 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 47 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso).
● 45 casi confermati di infezione neuro-invasiva – TBE (43 casi autoctoni e 2 associati a viaggi all’estero, età mediana di 54 anni, 69% di sesso maschile. Sono stati notificati due decessi).
● 82 casi confermati di Toscana Virus (tutti autoctoni, età mediana di 53,5 anni, 68% di sesso maschile e nessun decesso).
Riguardo ai dati forniti dalla sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus, il Bollettino sottolinea che 17 nuovi casi umani di West Nile Virus sono stati segnalati nel periodo 26 settembre - 2 ottobre 2024. Salgono così a 434 i casi confermati di WNV di cui 260 nella forma neuro invasiva, 45 casi asintomatici identificati tra i donatori di sangue, 128 casi di febbre, 1 caso asintomatico. Salgono invece a 52 le Province con dimostrata circolazione di WNV in vettori/animali/uomo appartenenti a 13 Regioni. Sono stati inoltre segnalati 5 casi di Usutu virus. Tra i casi confermati sono stati notificati 17 decessi.
CITATI: MICHAEL RYAN, ORAZIO SCHILLACISe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
19/03/2025
Una ricerca pubblicata su Nature Medicine evidenzia come l’esposizione precoce a ceppi influenzali stagionali prima del 1968 offra una protezione parziale contro l’H5N1. Gli esperti raccomandano...
A cura di Redazione Vet33
19/03/2025
Confermato il supporto assistenziale per le veterinarie madri, con possibilità di estensione anche ai padri in casi specifici
A cura di Redazione Vet33
19/03/2025
Il College Americano di Exotic Pet Medicine (ACEPM) ha ufficializzato l’ingresso tra i suoi diplomati di Stefano Cusaro, medico veterinario italiano, con un post sui social media. “Un vero...
A cura di Redazione Vet33
18/03/2025
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un Decreto che rende definitivo il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie e introduce l’invio annuale dei dati al...
A cura di Redazione Vet33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022