Alert sanitari
27 Settembre 2024I dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità dicono che 436 casi sono associati a viaggi all’estero mentre 64 sono autoctoni. Ben 51 casi sono stati registrati nelle Marche e non si è verificato alcun decesso

Nell’ultima settimana l’Italia registra un aumento significativo dei casi di Dengue, rispetto alla settimana precedente (+11%). Lo riporta il nuovo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), aggiornato al 24 settembre 2024, che segnala un totale di 500 casi confermati, di cui 64 autoctoni. Nelle Marche, in particolare, si concentrano 51 casi. Fondamentale la sorveglianza continua e le misure di prevenzione, come la disinfestazione delle aree colpite e il monitoraggio delle trasfusioni.
Dal 1° gennaio al 24 settembre 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano confermati 500 casi di Dengue – 436 associati a viaggi all’estero e 64 autoctoni – l’età mediana è di 41 anni e il 48% di sesso maschile. Rispetto alla settimana scorsa si registra un aumento dell’11%, ma non è stato riportato alcun decesso. I casi importati sono concentrati soprattutto in Lombardia (84), Lazio (75), Veneto (73), Emilia-Romagna (53), Piemonte (40) e Toscana (36).
“L’aumento dei casi autoctoni registrato anche questa settimana dai nostri sistemi di sorveglianza, anche se atteso e non tale da generare allarmi, indica l’importanza della diagnosi precoce per identificare al più presto le persone infettate e mettere in atto misure di disinfestazione mirate ed efficaci a bloccare la trasmissione” ha dichiarato Anna Teresa Palamara, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss. “Tutte le istituzioni coinvolte, dal Ministero della Salute all’Iss alle Regioni fino ad arrivare alle Asl continuano comunque a monitorare attentamente la situazione e a intervenire dove necessario”.
Riguardo ai casi autoctoni al 24 settembre sono stati identificati “diversi eventi indipendenti di trasmissione locale” del virus, si legge nel bollettino:
● 51 casi confermati, con identificazione di virus Dengue di tipo 2 (Denv-2), nella regione Marche, per i quali sono in corso indagini epidemiologiche;
● alcuni casi sporadici di infezione autoctona da Denv di tipo 1, 2 e 3 segnalati in Emilia Romagna (5), Lombardia (5), Veneto (1), Abruzzo (1 per il quale sono ancora in corso indagini sull’esatta attribuzione geografica) e Toscana (1).
Finora, le indagini epidemiologiche in corso “non hanno mostrato evidenze di collegamenti epidemiologici/microbiologici tra loro o con i casi segnalati dalla Regione Marche” precisa l’Istituto.
“Al momento dell’identificazione di tutti i casi autoctoni segnalati, sono state attivate le misure di controllo della zanzara vettore (del genere Aedes) e di prevenzione per garantire la sicurezza di trasfusioni e trapianti nelle aree interessate, come previsto nel Piano nazionale delle arbovirosi” sottolinea il bollettino.
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