Professione
26 Settembre 2024Fnovi, in accordo con la posizione espressa dal SIVeMP, evidenzia la necessità di un piano pandemico veterinario, richiamando la carenza di personale e il rischio rappresentato da nuove malattie
L’Italia si trova in una situazione di crescente emergenza sanitaria legata alle malattie infettive degli animali, con la diffusione della Peste suina africana, la Blue tongue che colpisce regioni prima considerate indenni e l’influenza aviaria che incombe con le migrazioni stagionali. La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (Fnovi) si dice in linea con la posizione del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica (SIVeMP) e sottolinea la necessità di un piano pandemico veterinario per affrontare queste minacce. Tutto ciò in un contesto di crescente carenza di personale, con il 20% di prossimi pensionamenti tra i veterinari.
“Alle patologie già in atto si aggiungono le minacce di nuove malattie che potrebbero varcare le nostre frontiere e la Federazione, raccogliendo anche le preoccupazioni espresse dal Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica – che da tempo chiede un intervento per il potenziamento dei servizi veterinari regionali, anche in previsione del forte numero di prossimi pensionamenti (almeno il 20% degli attuali professionisti) – invoca la realizzazione di un piano pandemico veterinario con il quale attivare una strategia complessiva di contrasto alle patologie che minacciano il patrimonio zootecnico del paese”. Così si esprime la Fnovi in risposta all’attuale crisi sanitaria.
“In un contesto in cui la peste suina africana non dà tregua e avanza dal Piemonte alla Calabria coinvolgendo dieci regioni; la blue tongue rialza la testa con migliaia di casi che dalla Sardegna si allargano alla Valle d’Aosta, considerata finora indenne; l’influenza aviaria sembra pronta a farsi sentire con le migrazioni di uccelli selvatici che la disseminano in tutta Europa, Italia compresa e torna la minaccia dell’afta epizootica, che ora si è presentata in Turchia e che potrebbe presentarsi nei nostri allevamenti di bovini, ovini e suini, con danni incalcolabili – continua la Federazione – appare improcrastinabile la programmazione ed il coordinamento di una strategia di profilassi veterinaria affinché il tema delle malattie infettive animali sia affrontato con urgenza”.
Di fronte a tutto ciò, Fnovi si dice pronta a lavorare per “attuare una strategia europea e mondiale”.
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