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Rubrica

Innovazione

24 Giugno 2024

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Da quando si sono diffuse le tecnologie telematiche, la teleradiologia ha trasformato radicalmente il modo di lavorare dei radiologi veterinari, rendendo possibile la condivisione e l’analisi delle immagini diagnostiche a distanza, superando parzialmente la carenza di radiologi specializzati, migliorando la qualità dei referti e facilitando il consulto tra medici in diverse località.

Questa tecnologia non solo consente di ottenere un referto da un radiologo che non si trova nella stessa sede, ma permette anche ai medici generalisti di richiedere consulenze specialistiche, migliorando così l’accuratezza diagnostica. Tuttavia, una delle principali criticità è la mancanza di interazione diretta, che può essere risolta solo migliorando la comunicazione a distanza tra i vari operatori. Un altro aspetto da considerare è l’asincronia tra l’esecuzione dello studio e l’emissione del referto.

Nell’intervista che segue la dottoressa Annalisa Liotta, Medico Veterinario diplomato europeo in Diagnostica per immagini, approfondisce l’impatto della teleradiologia sulla professione veterinaria, le sfide ancora presenti e le prospettive future, tra cui l’integrazione dell’intelligenza artificiale, che potrebbe facilitare ulteriormente il lavoro dei radiologi, sebbene il ruolo umano rimanga insostituibile nell’interpretazione dei reperti.

Ecco qui il nono episodio di Innovazione in Veterinaria. Per ascoltarlo basta premere play, ma potete trovarlo anche su Spotify e su tutte le altre principali piattaforme per podcast.

Questo articolo è tratto dalla rubrica Innovazione in Veterinaria. Seguiteci per non perdere il prossimo episodio.

CITATI: ANNALISA LIOTTA
TAG: DIAGNOSTICA PER IMMAGINI, FUJIFILM, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, PODCAST, RADIOLOGIA VETERINARIA, TELERADIOLOGIA, VET33

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