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Rubrica

Innovazione

15 Gennaio 2024

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Negli anni, il Pronto Soccorso veterinario è cambiato parecchio: a partire dall’approccio al paziente, molte cose sono state riviste, sia per quanto riguarda la parte clinica (triage), sia per merito dell’innovazione tecnologica che ha investito gli strumenti di lavoro, dall’utilizzo di apparecchi a ultrasuoni come l’ecografo ai test per la valutazione della coagulazione.

Senza tralasciare tutto ciò che è cambiato da un punto di vista scientifico e conoscitivo della materia in sé. Argomenti ritenuti assodati e stabilizzati nel tempo sono stati recentemente revisionati e hanno finito per modificare l’approccio del Medico Veterinario che lavora in PS, cambiando le scelte operative che ogni giorno deve fare.

Nel tempo anche il rapporto che abbiamo instaurato con gli animali domestici è cambiato: oggi se un pet sta male, il suo proprietario si trova in uno stato di tensione emotiva ed emozionale difficile, che complica la gestione di qualsiasi tipo di interazione. E all’interno di un Pronto Soccorso ci si trova spesso ad affrontare situazioni simili.

Il dottor Fabio Viganò, Medico Veterinario specializzato in Malattie dei piccoli animali, Certificato in Medicina d’Urgenza e Chirurgia, nell’intervista che segue sottolinea quanto l’esperienza ospedaliera e della Terapia Intensiva costituisca una formazione importante per il professionista veterinario, poiché fornisce competenze trasversali attraverso un approccio cosciente di moltissime problematiche diverse.

Su Spotify potete ora ascoltare il quinto episodio della rubrica Innovazione in Veterinaria, online su tutte le principali piattaforme per podcast.

Ascolta "Ep.5: Pronto Soccorso veterinario, tra Medicina d'Urgenza e Terapia Intensiva" su Spreaker.

Questo articolo è tratto dalla rubrica Innovazione in Veterinaria. Seguiteci per non perdere il prossimo episodio.

CITATI: FABIO VIGANò
TAG: FUJIFILM, MEDICINA D'URGENZA, PODCAST, PRONTO SOCCORSO, TERAPIA INTENSIVA, VET33

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