Alert sanitari
18 Aprile 2024I focolai di Peste suina africana verificatisi negli ultimi mesi nel Nord Italia hanno indotto la Commissione Ue a riqualificare alcuni territori di Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna soggetti a restrizione di tipo I e II, sulla base dell’aumento del rischio di diffusione della malattia

Mercoledì 17 aprile, con la pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1171 sulla Gazzetta Ufficiale, la Commissione Europea ha riclassificato alcuni territori di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, attualmente appartenenti alla zona di restrizione I elencandoli come zone soggette a restrizione II.
I nuovi focolai
In seguito al rilevamento di nuovi focolai in suini selvatici di Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, la Commissione europea ha stabilito che “le aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I, situate nelle immediate vicinanze delle aree interessate dai recenti focolai, devono essere elencate come zone soggette a restrizioni II”. A ciò segue anche che le attuali delimitazioni delle zone soggette a restrizioni I “devono essere ridefinite per tenere conto di questi recenti focolai”.
Per questo motivo i Comuni di Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Collecchio, Solignano, Varano Melegari, Noceto, Medesano, Felino, Salsomaggiore Terme, Pellegrino Parmense, Calestano, Bore, Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Varsi, Valmozzola, Berceto sono stati inseriti nella zona soggetta a restrizioni di livello II.
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