Sostenibilità
21 Aprile 2023Dall’OIPA, in sit-in davanti alla sede della Provincia di Trento, una proposta a sostegno della fauna selvatica declinata in 6 punti.
Un sit-in e una diretta Facebook: l’OIPA davanti alla sede della Provincia di Trento, sull’onda lunga delle vicende che stanno travolgendo gli orsi problematici e in ansia per l’ordine di soppressione di MJ5, lancia una proposta di legge che tuteli la fauna selvatica, le attività e il territorio trentino.
L’associazione ambientalista, infatti, sottolinea di non voler dimenticare i leciti interessi economici, ma sempre nel pieno rispetto della biodiversità e della tutela degli ettari boschivi.
Serve, insomma, un equilibro. Perché gli orsi non sono arrivati da soli e la gestione va fatta con criterio.
Da qui le linee guida proposte durante il sit-in, perché possano fornire un utile spunto al legislatore.
1) Tutela della biodiversità: tramite l’istituzione di percorsi informativi (stanziamento 1 milione di euro) e formativi (500 mila euro.) e la creazione di un santuario faunistico (stanziamento 2 milioni di euro), che sopperisca alla mancanza di centri di recupero ufficiali.
2) Ottimizzazione della gestione dei rifiuti nelle zone di montagna, tramite la sostituzione degli attuali bidoni con contenitori più sicuri e funzionali (stanziamento 1 milione di euro). A questo va affiancata anche la formazione dei cittadini (500 mila euro).
3) Ampliamento degli areali per la fauna selvatica: la proposta è quella di realizzare dei microcorridoi faunistici (no strutture impattanti) per l’attraversamento della fauna da un areale all’altro. Lo stanziamento previsto è di 20 milioni. 4)Monitoraggio della fauna selvatica con radio collaraggio, droni, termo camere, telecamere di zona. A rafforzare il progetto viene prevista anche la creazione di una centrarle operativa dedicata, che si avvalga di personale aggiuntivo e di una squadra speciale.
5) Stesura di un piano di analisi delle strutture economiche alpine per individuare le attività di verifica, e le modalità di controllo e adeguamento.
6) Istituzione di un tavolo tecnico ambientale di confronto, composto da un rappresentante per ogni categoria d’interesse, e da esperti scientifici, con lo scopo di elaborare documenti congiunti e farsi collettore delle esigenze delle varie categorie e della cittadinanza.
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