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29 Ottobre 2025Il nuovo Regolamento di esecuzione (Ue) 2025/2189 amplia le zone di restrizione II nelle province di Lucca e Massa Carrara dopo il focolaio toscano. Revocate tutte le restrizioni in Calabria

La Commissione Europea ha aggiornato la mappa delle aree soggette a restrizioni per la Peste suina africana (Psa) in Italia. Con il Regolamento di esecuzione (Ue) 2025/2189 del 23 ottobre, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, è stato disposto l’ampliamento delle zone di restrizione II nelle Regioni Toscana e Liguria, a seguito del riscontro di cinghiali positivi nel Comune di Piazza al Serchio (Lucca). Contestualmente, è stata ufficializzata la revoca totale delle zone soggette a restrizione nella Regione Calabria, dove la malattia è considerata eradicata.
Il focolaio toscano è stato confermato in un’area precedentemente elencata come zona di restrizione I. La nuova classificazione in zona II riflette un aumento del rischio epidemiologico e richiede l’applicazione di misure di controllo più stringenti.
Nella provincia di Massa Carrara, la zona di restrizione II comprende i Comuni di Zeri, Pontremoli, Mulazzo, Filattiera, Tresana, Bagnone, Villafranca in Lunigiana, Licciana Nardi, Aulla, Podenzana, Fosdinovo, Fivizzano, Comano, Carrara, Casola in Lunigiana, Montignoso e Massa.
In provincia di Lucca, invece, rientrano Molazzana, Castelnuovo di Garfagnana, Pieve Fosciana, Minucciano, Careggine, San Romano in Garfagnana, Vagli Sotto, Castiglione di Garfagnana, Camporgiano, Fosciandora, Piazza al Serchio, Villa Collemandina e Sillano Giuncugnano.
Le autorità regionali stanno applicando le misure previste dal Commissario Straordinario alla Psa con l’Ordinanza n. 5/2025.
La ridefinizione delle aree di restrizione comporta anche la revisione dei confini delle zone I e II per garantire la continuità territoriale e prevenire la diffusione del virus. In zona I sono inclusi diversi Comuni delle province di Lucca e Pistoia, tra cui Forte dei Marmi, Camaiore, Barga, Bagni di Lucca e Abetone Cutigliano.
La Commissione ha accolto la proposta italiana di revocare ogni restrizione in Calabria, dopo dodici mesi senza alcun focolaio nei suini domestici o selvatici. L’eradicazione della malattia è stata riconosciuta a livello nazionale ed europeo il 21 ottobre 2025, segnando un importante successo nelle attività di sorveglianza e contenimento della Psa.
TAG: BASILICATA, LIGURIA, LUCCA, MASSA CARRARA, PESTE SUINA AFRICANA, PSA, TOSCANA, ZURSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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