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16 Luglio 2025

Dermatite nodulare bovina. In Sardegna 19 focolai: abbattimenti obbligati ma via alla vaccinazione

Con oltre 1.500 capi coinvolti e 19 focolai accertati, la Regione Sardegna avvia l’abbattimento degli animali infetti e annuncia l’inizio della campagna vaccinale grazie all’arrivo di 300mila dosi. Al Consiglio regionale confronto con le associazioni di categoria

di Redazione Vet33


Dermatite nodulare bovina. In Sardegna 19 focolai: abbattimenti obbligati ma via alla vaccinazione

Diciannove focolai accertati, 1.507 capi coinvolti, 164 bovini già morti o abbattuti e nessuna possibile deroga al Regolamento europeo. Sono le conseguenze registrate in Sardegna a causa dell’emergenza dermatite nodulare bovina. Per farvi fronte, lunedì 14 luglio 2025, in una seduta congiunta delle commissioni Salute e Agricoltura, l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi ha confermato l’imminente inizio della campagna vaccinale grazie all’arrivo di 300.000 dosi dal Sud Africa, attualmente in fase di sdoganamento, e l’obbligatorietà dell’abbattimento totale dei capi infetti

La Regione, nel frattempo, ha stanziato 9 milioni di euro tra ristori, smaltimento delle carcasse e potenziamento del servizio veterinario. I tecnici stimano che la riduzione della produzione di latte post-vaccinazione durerà fino a 4 mesi, mentre il contenimento del contagio richiederà almeno 14 mesi di gestione coordinata.

Ancora focolai in Sardegna, arrivano i vaccini 

In Sardegna non si è fermato contagio di dermatite nodulare contagiosa tra i bovini della Sardegna. Finora sono stati registrati 19 focolai – l’ultimo accertato a Padru – e 164 animali morti, di cui 142 abbattuti. Alla dogana di Milano sono però arrivati dal Sud Africa 300.000 vaccini per contrastare l’epidemia. Dopo lo sdoganamento, il vaccino sarà trasferito in Sardegna e distribuito alle Asl per l’inizio immediato della campagna di vaccinazione. Lo ha dichiarato in audizione l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, alle commissioni Quinta e Sesta riunite in Consiglio Regionale con le associazioni di categoria.

Antonio Solinas, presidente della Quinta commissione, ha premesso: “È un tavolo di lavoro, vogliamo per quanto possibile arrivare ai cittadini sardi e agli allevatori, attraverso le organizzazioni di categoria, e fornire tutte le informazioni in piena trasparenza”.

L’assessore alla Sanità ha spiegato: “Si inizia a partire con i vaccini dai primi giorni della prossima settimana, nel solco delle indicazioni già ricevute dal centro di riferimento di Teramo e degli accordi intercorsi fra il Ministero e la Commissione europea nelle more dell’approvazione del Decreto sul piano vaccinale, il cui via libera è ugualmente previsto nelle prossime ore. La malattia, veicolata attraverso un agente esterno, presenta un basso grado di diffusione, di circa tre contagi per animale infetto. Per questo abbiamo ragionevoli speranze che con l’avvio della campagna vaccinale, previsto a tappeto in tutta l’isola, il virus smetterà rapidamente di circolare”. Bartolazzi ha continuato: “questa malattia infettiva ha bisogno di azioni codificate per essere affrontata, come abbiamo fatto fin dal primo caso individuato il 19 giugno. L’impatto sulla Sardegna è notevole ma dobbiamo evitare in tutti i modi che l’inibizione della movimentazione dei bovini si trascini per anni e per questo serve la collaborazione delle organizzazioni di categoria”. Infine, l’assessore ha ricordato che “la Lombardia ha già iniziato ad abbattere i bovini e si è accertato che il focolaio di Mantova è partito da un capo arrivato dal Nuorese. Altri casi di dermatite bovina sono stati accertati in Alta Savoia. Dunque, questa epidemia sta assumendo un contorno europeo. Con i vaccini i bovini per quattro mesi subiranno una riduzione del latte ma gli altri effetti collaterali non dovrebbero essere così importanti”.

È poi intervenuta la direttrice del servizio sanitario pubblico della Regione, Daniela Mulas, che ha fornito i dati più aggiornati: “I focolai sardi sono 19, compreso quello individuato oggi a Padru. Dovremo abbattere tutti gli animali presenti nel focolaio, a tutela del patrimonio bovino e nel rispetto di quanto ci prescrive l’Unione europea. Da domani Ares affiderà alle ditte lo smaltimento delle carcasse, per evitare l’interramento. Il trasporto costerà circa 800 euro a capo. La prossima settimana inizieranno le vaccinazioni, ragionevolmente da lunedì, martedì. Chiediamo la collaborazione di tutti gli allevatori e di chi li rappresenta perché soltanto nella migliore delle ipotesi l’epidemia sarà dichiarata conclusa tra 14 mesi”.

L’assessore all’Agricoltura Gianfranco Satta ha chiesto “al governo nazionale risorse adeguate per indennizzare le imprese” ma, nel frattempo, la Giunta “ha deliberato 5 milioni di euro per i ristori, 2 per lo smaltimento delle carcasse e 1,5 per potenziare il servizio veterinario”. 

Simonetta Cherchi ha segnalato che Istituto zooprofilattico sperimentale “sta garantendo la diagnosi in 24 ore”.

Per le organizzazioni di categoria il primo a parlare è stato Battista Cualbu, leader di Coldiretti: “Abbiamo fortemente voluto questo incontro per fare chiarezza. Vogliamo capire qual è la strategia della Regione, in quanto tempo pensate di fare e completare la campagna vaccinale visto che i veterinari in Sardegna sono molto pochi. Abbiamo bisogno della massima trasparenza per consentire ai nostri allevatori di lavorare e riprendere a vendere, in un settore che stava dando ottimi segnali”.

Per Carla Fundoni, presidente della commissione Sanità, “la gestione della malattia rappresenta una priorità sanitaria e zootecnica per la Sardegna. Di fronte a questa emergenza, è fondamentale attuare una strategia di controllo tempestiva, coordinata e scientificamente fondata, che preveda il rafforzamento della sorveglianza epidemiologica e l’adozione dei corretti interventi mirati a contenerne la diffusione. In questo contesto – ha proseguito Fundoni – la collaborazione tra istituzioni, a partire dall’assessorato regionale della Sanità e dall’assessorato dell’Agricoltura, e il coinvolgimento attivo delle organizzazioni di categoria e degli operatori del settore risultano decisivi. Solo attraverso una condivisione trasparente delle informazioni, delle responsabilità e delle risorse potremo garantire una risposta efficace, tutelando il patrimonio zootecnico isolano e l’economia delle aziende agricole colpite”. 

In ultimo, è intervenuto il consigliere Piero Maieli: “la Regione ha perso 25 giorni, in Lombardia l’epidemia è stata stroncata sul nascere e noi siamo ancora qui a decidere quando iniziare, purtroppo, gli abbattimenti. Da veterinario mi piange il cuore perché è il fallimento della mia professione ma siamo davanti al Covid dei bovini e non c’è altro rimedio. Chiedo però massimo sostegno per gli allevatori, che vanno indennizzati subito”.

CITATI: ANTONIO SOLINAS, ARMANDO BARTOLAZZI, BATTISTA CUALBU, CARLA FUNDONI, DANIELA MULAS, GIANFRANCO SATTA, PIERO MAIELI, SIMONETTA CHERCHI
TAG: DERMATITE NODULARE BOVINA, FOCOLAI, LUMPY SKIN DISEASE, REGIONE SARDEGNA, VACCINI

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