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17 Marzo 2025

Influenza aviaria nei gatti: cresce il rischio in Europa. Casi in Francia e negli Stati Uniti

Nuove varianti del virus H5N1 mettono in allarme la comunità veterinaria e sanitaria. In Francia, l’influenza aviaria ha già colpito l’1% dei gatti domestici, ma per il momento il virus sembra meno letale che negli Usa

di Redazione Vet33


Influenza aviaria nei gatti: cresce il rischio in Europa. Casi in Francia e negli Stati Uniti

L’influenza aviaria sta colpendo anche i mammiferi. I gatti non rientrano tra le specie monitorate attivamente, ma uno studio condotto in Francia ha rivelato che almeno l’1% dei gatti domestici del Paese ha già contratto il virus H5N1. Sebbene in Europa la mortalità sia inferiore rispetto agli Stati Uniti, i numeri potrebbero essere sottostimati e destano preoccupazione. Questo scenario pone interrogativi sul monitoraggio e sulle strategie di prevenzione necessarie per arginare un’epidemia silenziosa che si sta espandendo più rapidamente di quanto immaginato.
 

Lo studio francese: i felini contagiati

Secondo uno studio condotto dalla Scuola nazionale veterinaria di Tolosa, in Francia, dove ci sono 14,9 milioni di gatti domestici, il numero di felini potenzialmente infettati potrebbe aggirarsi intorno ai 149.000 casi, ossia l’1% del totale.

“In Francia i gatti non muoiono di influenza aviaria, a differenza del massacro che si sta verificando negli Stati Uniti. Tuttavia, la popolazione felina francese non è esente da contaminazione” ha spiegato Pierre Bessière, ricercatore in virologia presso l’Istituto. “Gli oltre 700 esami del sangue che abbiamo effettuato tra dicembre 2023 e gennaio 2025 su gatti che vivono in famiglie ma con libera uscita all’esterno hanno rivelato che almeno l’1% di loro era sieropositivo al virus dell’influenza H5N1, il che significa che erano stati infettati, in un momento o nell’altro, attraverso il contatto con uccelli”.

Tuttavia, questo dato potrebbe essere ampiamente sottostimato, poiché non tiene conto dei gatti randagi e di quelli che vivono in colonie, i quali sono molto più esposti al contagio.

I sintomi dell’infezione

Nei gatti, l’infezione si manifesta con sintomi respiratori e neurologici, tra cui secrezioni agli occhi, difficoltà respiratorie, problemi di equilibrio e convulsioni.

“Se il vostro gatto ha accesso all’esterno e mostra segni di malessere, prestate molta attenzione e consultate tempestivamente un veterinario” sottolinea il dottor Bessière. Gli esperti, infatti, consigliano ai proprietari di “ridurre il contatto con animali selvatici e monitorare attentamente eventuali sintomi sospetti”.

Gatti positivi a New York

Nelle ultime ore, due gatti che vivono in due diverse case di New York sono risultati positivi all’influenza aviaria. A comunicarlo, il Dipartimento sanitario della città, che sta indagando per scoprire se i due casi si sono verificati in famiglie senza contatti fra loro. 

“In collaborazione con i funzionari del settore salute animale, il Dipartimento sanitario di New York sta cercando di capire come i due gatti siano stati infettati dall’influenza aviaria H5” ha spiegato in una nota il Commissario ad interim del Dipartimento della Salute di New York City, Michelle Morse. “L’influenza aviaria nei gatti è già stata confermata altrove negli Stati Uniti”.
L’esperta ricorda alcune precauzioni ai proprietari di animali domestici, tra cui “Non dare ai propri animali cibo crudo o latte crudo”. Inoltre, i proprietari “dovrebbero impedire ai gatti di vagare all’aperto, dove potrebbero entrare in contatto con uccelli selvatici o altri animali”. L’attuale rischio per i cittadini newyorkesi, ha puntualizzato Morse, “rimane basso. I virus dell’influenza aviaria presentano un rischio più ampio per il pubblico in generale solo se il virus sviluppa la capacità di trasmettersi tra le persone, cosa che non è stata riscontrata” al momento.

Secondo Cbs news, in una clinica veterinaria dell’Upper West Side, la Brilliant Veterinary Care, la dottoressa Deborah Bayazit ha dovuto sopprimere il gatto di una cliente dopo che aveva avuto complicanze legate all’influenza aviaria. 

“Sintomi piuttosto vaghi. Semplicemente non voleva mangiare. Era letargico a casa. Quando è arrivato da noi, aveva una febbre molto alta” ha detto Bayazit.

Il medico veterinario ha dichiarato che l’animale era stato nutrito con una dieta a base di pollo crudo in scatola. L’alimento era stato venduto dalla Savage Cat Food, uno dei tanti produttori di carne cruda per gatti, il quale ha dichiarato a Cbs News New York di essere stato avvisato di un potenziale problema dopo che a febbraio si è ammalato un gatto in Colorado. 

L’azienda ha anche affermato di stare collaborando con la Fda per raccogliere informazioni sul gatto morto a New York: “Tutti i nostri ingredienti a base di pollame sono ispezionati e approvati per il consumo umano” ha assicurato.

Nel frattempo, la Nyc Health ha avvisato i cittadini della metropoli di non dare il cibo dell’azienda ai propri animali domestici. 

“In collaborazione con funzionari sanitari animali locali, statali e federali, il Dipartimento sanitario di New York City ha confermato che due gatti separati, e forse un terzo, sono stati infettati dall’influenza aviaria e sono stati collegati a un prodotto di cibo crudo per animali domestici a base di pollame di Savage Cat Food. Incoraggiamo i newyorkesi i cui gatti si stanno ammalando dopo aver consumato prodotti Savage Cat Food o altri prodotti a base di carne cruda o latticini a contattare il veterinario” ha concluso Morse.

CITATI: DEBORAH BAYAZIT, MICHELLE MORSE, PIERRE BESSIèRE
TAG: CARNE CRUDA, FDA, FRANCIA, GATTI, INFLUENZA AVIARIA, NEW YORK, SAVAGE CAT FOOD, STATI UNITI

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