Alert sanitari
17 Gennaio 2025Federico Caner, assessore veneto e presidente degli assessori all’Agricoltura, sollecita il Governo il blocco delle importazioni di animali vivi dalla Germania e il potenziamento dei controlli alle frontiere per tutelare gli allevamenti italiani già gravati da altre emergenze sanitarie
Il focolaio di afta epizootica scoppiato in un allevamento di bufali in Brandeburgo, Germania, preoccupa il settore primario italiano. Federico Caner, assessore regionale veneto e coordinatore degli assessori all’Agricoltura in Conferenza delle Regioni, ha lanciato un appello al Ministro Francesco Lollobrigida per adottare con urgenza misure preventive. “Occorre impedire la diffusione del virus anche attraverso il divieto di import di animali vivi dalla Germania e il rafforzamento dei controlli veterinari alle frontiere”, ha dichiarato Caner.
“Ieri il Regno Unito ha annunciato il blocco temporaneo dell’import di carni bovine, ovine e suine dalla Germania, dopo che in Brandeburgo è scoppiato un importante focolaio di afta epizootica. Chiedo al Ministro Lollobrigida di alzare l’attenzione su questa epidemia anche in Italia, per evitare un nuovo allarme nei consumatori e negli imprenditori agricoli, i cui allevamenti sono già gravati dal rischio aviaria, Psa, Bluetongue arrivata peraltro dal Nord Europa. La diffusione dell’epidemia sarebbe un altro, ennesimo, grave colpo per gli allevatori: occorre impedirla, anche attraverso il divieto di import di animali vivi direttamente o indirettamente dalla Germania”. Così una nota, firmata dall’assessore regionale del Veneto e presidente degli assessori all’Agricoltura in Conferenza delle Regioni Federico Caner, che lancia un appello diretto al Ministro Francesco Lollobrigida, a tutela delle imprese del settore primario dopo la nuova allerta di afta scoppiata nel Brandeburgo.
“L’anno scorso – continua l’assessore – l’import di animali vivi, specialmente di mucche, pecore, maiali, dalla Germania è aumentato del 70% come rileva Coldiretti, anche se nell’ultimo trimestre si è assistito ad un calo a favore di acquisti da Francia e Olanda. Solo per quanto riguarda i bovini importati in Veneto dalla Germania – prosegue Caner –, tra gennaio e ottobre del 2024 sono stati in totale 4.919, su un dato nazionale di 28.910 capi. Se a questi capi si aggiungono i suini e gli ovini, è comprensibile la preoccupazione crescente per questa nuova patologia. I controlli dei Servizi veterinari delle Regioni sono attentissimi – conclude – ma è giusto potenziare anche quelli alle frontiere, e per questo faccio appello al Ministro”.
CITATI: FEDERICO CANER, FRANCESCO LOLLOBRIGIDASe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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