Cani
20 Marzo 2024 Sono stati sequestrati 30 cani importati illegalmente dalla Turchia, in viaggio a bordo di un’auto su una motonave greca diretta in porto e fermata da Dogane e Finanza. Gli esemplari, 21 cuccioli e 9 adulti, erano sprovvisti di documentazione sanitaria e in condizioni precarie
Al porto di Ancona, nel corso dei controlli di routine effettuati sui mezzi che sbarcano dalle navi di linea, la Guardia di Finanza insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha scoperto all’interno di una autovettura proveniente dalla Turchia e sbarcata da una motonave proveniente dalla Grecia, 30 cani trasportati in condizioni precarie. Le due persone a bordo della vettura sono state denunciate per traffico illecito di animali da compagnia e per maltrattamento. Proprio pochi giorni fa è stata discussa in Commissione la proposta di Regolamento europeo relativo al benessere di cani e gatti e alla loro tracciabilità, con gli interventi di Anmvi e Fnovi.
La vicenda
Due persone a bordo di un’automobile, proveniente dalla Turchia e sbarcata da una motonave greca, sono state scoperte in possesso di ben 21 cuccioli stipati in 3 trasportini e di 9 cani adulti di piccola taglia, trasportati in un unico box. I due, di nazionalità turca e tedesca, hanno provato a far entrare i cani in Unione Europea senza che fossero provvisti della prescritta documentazione e senza alcuna attestazione riguardo al rispetto della profilassi prevista dalla normativa veterinaria vigente. Sono quindi stati denunciati per traffico illecito di animali da compagnia e per il reato di maltrattamento.
I cuccioli, che non avevano neppure compiuto 90 giorni, e i cani adulti sono stati sequestrai, affidati e custoditi presso un’idonea struttura di Ancona, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di successivi provvedimenti. Quando sono stati rinvenuti, i cani si trovavano in condizioni di forte stress, a causa delle modalità di trasporto evidentemente inadeguate, e hanno manifestato nervosismo e un accentuato stato di malessere. Inoltre, i cuccioli erano sprovvisti di microchip, mentre gli adulti, che avevano il chip correttamente inserito nel sottopelle, erano accompagnati da documentazione sanitaria incompleta.
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