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13 Marzo 2024

Peste suina africana, nuove strategie di contenimento. Nominati tre subcommissari

A distanza di due anni dai primi casi di infezione da Peste suina africana nel continente, presso il Ministero della Salute si è svolta una riunione per discutere le nuove strategie di contrasto alla malattia. Oltre all’impiego di droni dell’esercito, sono stati nominati tre subcommissari con specifiche deleghe

di Redazione Vet33


Peste suina africana, nuove strategie di contenimento. Nominati tre subcommissari

Lunedì 11 marzo, presso il Ministero della Salute, si è svolta una riunione in materia di lotta alla Peste suina africana (Psa), alla presenza dei Sottosegretari all’Agricoltura Patrizio La Pietra e alla Salute Marcello Gemmato, dei rappresentanti delle Regioni e delle associazioni agricole, dell’allevamento e della filiera suinicola. Durante l’incontro è stata annunciata la nomina di tre subcommissari con deleghe specifiche.


Le nuove indicazioni
Durante l’incontro sono state condivise tra Governo, Regioni e associazioni di categoria le nuove strategie di contrasto alla diffusione della Psa sul territorio nazionale. In particolare, sono state illustrate le misure per il depopolamento dei cinghiali, necessarie per ridurre la circolazione del virus, che necessitano però di un saldo coordinamento tra le diverse Regioni.

“Abbiamo rafforzato la struttura commissariale tramite la nomina di tre sub commissari che rafforzeranno le sinergie e la collaborazione tra Stato e Regioni, così da poter fare fronte efficacemente al diffondersi della Psa” ha dichiarato il senatore Patrizio La Pietra, Sottosegretario al Masaf, al termine della riunione. “Stiamo cambiando approccio al problema grazie all’operato del commissario straordinario così da poter garantire i parametri di sicurezza sanitaria e tutelare gli allevamenti”.

In questo momento, nei territori più colpiti da Psa, sono state attivate sul campo anche le forze dell’esercito.

Infatti, per contenere il numero di cinghiali “sta contribuendo fattivamente anche il ministero della Difesa, che con i militari dell’Aeronautica e della Marina, anche grazie all’utilizzo di droni, sta operando in un’ottica sinergica con gli altri soggetti interessati alla realizzazione della strategia di contenimento degli ungulati” ha proseguito La Pietra. “Ricordiamo però che il problema non si risolverà dalla sera alla mattina, nonostante tecnologia e uomini impiegati, perché purtroppo partiamo da un sovrannumero estremamente elevato, visto che, per troppo tempo, la situazione non è stata affrontata in maniera rigorosa e ora ci ritroviamo a dover agire con tempistiche estremamente rapide e in maniera risoluta su aree molto estese. È fondamentale che quanto prima – ha concluso il Sottosegretario – le Regioni ci diano una fotografia puntuale dei numeri di ungulati presenti in sovrannumero sul territorio così da poter attivare in maniera efficace le squadre di bioregolatori e vincere questa difficile battaglia”.


Il ruolo dei sub commissari
Le persone individuate per il ruolo di subcommissario, ciascuna con compiti specifici, sono:
● il dottor Mario Chiari, al quale è stato affidato il coordinamento dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per ciascun territorio per le finalità dell’eradicazione della Psa e il contenimento dei cinghiali;
● il dottor Giovanni Filippini, che si occuperà di verificare la regolarità delle procedure di abbattimento, distruzione di animali infetti e smaltimento delle carcasse, nonché delle procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della Asl;
● il colonnello Simone Siena, al quale è stata affidata l’attività di confronto e concertazione con le associazioni di categoria delle imprese di distribuzione e di vendita delle carni, al fine di promuovere l’immissione nella filiera dei capi delle specie di cinghiale abbattuti, previa verifica dell’idoneità al consumo alimentare. “Uno di questi sub commissari, che proviene dalla Difesa, organizzerà i primi militari già messi a disposizione per sostenere e aiutare attivamente nel contrasto alla peste suina” aveva anticipato alcuni giorni fa il Ministro Francesco Lollobrigida.

La parola alle associazioni
Coldiretti si è detta soddisfatta delle nomine, esortando ad “agire in fretta contro l’invasione dei cinghiali partendo dalle zone più importanti dal punto di vista suinicolo valutando anche l’eventuale istituzione di barriere di contenimento. Dobbiamo intervenire a sostegno delle imprese, non c’è più tempo da perdere”. “Adesso – ha aggiunto – è necessario fornire ulteriori risorse, e tempi certi per gli indennizzi, per i contributi alle imprese che hanno subito danni indiretti dall’epidemia di Psa ampliando il periodo interessato (ad oggi previsto fino a novembre) almeno fino ad aprile di quest’anno con una procedura celere per sostenere i suinicoltori da troppo tempo in difficoltà. Serve fornire adeguate risorse per supportare gli allevatori negli investimenti da fare in allevamento per migliorare la biosicurezza”.

Anche per Copagri, a causa degli alti livelli di contagio, è importante “agire celermente, semplificando gli adempimenti previsti e accelerando con le strategie di contrasto alla diffusione dell’epidemia, così da tutelare il patrimonio zootecnico nazionale e il settore suinicolo, che rappresenta un valore importante sia in termini di quantità che qualità”. L’Associazione fa notare che “la suinicoltura, per importanza, è tra i primi settori nel comparto carni, con oltre 30mila allevamenti per quasi 9 milioni di capi, concentrati nel Nordest del Paese; senza contare tutto l’indotto, dalla mangimistica alla trasformazione e alla distribuzione” e che per questi motivi va data priorità “all’erogazione degli indennizzi per i tanti allevamenti colpiti, ma anche e soprattutto al contenimento dell’infezione, attraverso il rafforzamento delle misure di biosicurezza e l’inevitabile abbattimento dei cinghiali”.

“Il nuovo metodo di identificazione e cattura dei cinghiali nei territori colpiti dalla Psa illustrato nella riunione al Ministero della Salute appare efficace. Confidiamo che con il coinvolgimento dei neonominati sub commissari la situazione possa presto migliorare, valutando attentamente le aree interessate e la tempistica di intervento, a vantaggio di tutta la filiera suinicola, a partire dagli allevamenti” ha affermato Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura. Confagricoltura, infatti, chiede particolare attenzione verso i suinicoltori che stanno subendo pesanti penalizzazioni di mercato nelle zone di restrizione. 

CITATI: FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, GIOVANNA PARMIGIANI, GIOVANNI FILIPPINI, MARCELLO GEMMATO, MARIO CHIARI, PATRIZIO LA PIETRA, SIMONE SIENA
TAG: CINGHIALI, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CONTENIMENTO, COPAGRI, DRONI, MINISTERO DELLA SALUTE, PESTE SUINA AFRICANA, PSA, SUBCOMMISSARI

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