Animali da Reddito
27 Febbraio 2024 L’iniziativa di Entocycle, startup fondata 8 anni fa, mostra che le nuove tecnologie di allevamento di insetti potrebbero aiutare a combattere il cambiamento climatico
Una startup inglese, Entocycle, sta cercando di dimostrare che gli allevamenti di insetti sono sostenibili su larga scala, trasformando le proteine delle mosche in cibo per polli e maiali.
Gli allevamenti di insetti
Entocycle, startup impegnata nell’allevamento di insetti, sta cercando di dimostrare che la conversione di insetti ricchi di proteine in mangimi per il bestiame potrebbe rivelarsi utile contro il cambiamento climatico. Nutrendo polli e maiali con insetti, la startup londinese vuole, infatti, ridurre l’impatto ambientale dei tradizionali mangimi per bestiame e contemporaneamente si pone l’obiettivo di trovare fonti proteiche più ecologiche. L’allevamento di insetti non solo riduce le emissioni di gas serra, ma offre anche un modello di economia circolare, in cui i rifiuti prodotti diventano l’input per la produzione di mangimi nutrizionali.
Le mosche utilizzate si nutrono di quasi tutti gli scarti alimentari e sono migliori per il pianeta rispetto ai tradizionali alimenti animali come la soia, che hanno un’impronta di carbonio molto più elevata.
“Abbattiamo le foreste pluviali per produrre soia, peschiamo eccessivamente gli oceani per catturare la farina di pesce, che poi viene trasformata in mangime proteico che viene nuovamente spedito in tutto il mondo per nutrire gli animali. È insostenibile” spiega Keiran Whitaker, fondatore e amministratore delegato.
Le proteine degli insetti sono diventate un’alternativa popolare negli ultimi anni sia in agricoltura che in acquacoltura, poiché la domanda di mangimi per animali è in crescita. Alcune aziende, tra cui il gigante alimentare statunitense Cargill, hanno già adottato l’uso di mangimi con insetti.
Entocycle per raggiungere alti livelli di efficienza industriale sta progettando hardware con dispositivi di misurazione precisi, bracci robotici e un impianto a temperatura controllata per l’allevamento degli insetti.
Gli insetti utilizzati
Al centro del progetto c’è la mosca soldato nera, nota per essere una fonte proteica rispettosa dell’ambiente. L’insetto viene trasformato in proteine impacchettabili durante la fase larvale.
“È l’insetto più veloce, più economico e più sostenibile da coltivare ed è una specie non patogena e non infestante che si trova in tutto il mondo” sostiene Whitaker.
La maggior parte delle mosche soldato nere allevate nel centro di Londra diventa proteine di insetti. Ma una piccola parte viene tenuta in un insettario umido, dove mastica per giorni i rifiuti alimentari – materia organica derivata da panini scaduti e orzo scartato dai birrifici locali – prima di deporre centinaia di uova, consentendo al ciclo di continuare.
L’entomologo britannico George McGavin ha definito la mosca soldato nera come una superstar dell’industria degli insetti commestibili e ritiene che l’allevamento di insetti possa aiutare a produrre “quantità considerevoli di proteine” in uno spazio ridotto e in pochissimo tempo.
“L’allevamento di insetti – secondo McGavin – offre un’alternativa molto praticabile, efficiente, relativamente facile da realizzare e senza alcun rischio ecologico”.
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