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23 Novembre 2023 In un documento presentato al Consiglio Agrifish, l’Italia evidenzia l’importanza di continuare a finanziare in modo adeguato la Politica agraria comune e ribadisce il ruolo centrale degli agricoltori nella tutela delle zone rurali
Il 20 novembre a Bruxelles, l’Italia ha presentato al Consiglio Agrifish un documento per chiedere all’Unione europea di continuare a finanziare la Politica agricola comune (Pac), ribadendo il ruolo centrale degli agricoltori nella tutela dell’ambiente. Le delegazioni di Austria, Finlandia, Francia, Grecia, Lettonia, Polonia e Romania hanno sostenuto la posizione italiana, sottoscrivendo la proposta.
Il compito degli agricoltori
La proposta italiana evidenzia il ruolo centrale che hanno gli agricoltori nel preservare le aree rurali e nel promuovere la biodiversità: l’agricoltura su piccola scala, l’agricoltura biologica, l’alpeggio in montagna e la gestione delle foreste sono tutte pratiche che contribuiscono in larga scala a una gestione sostenibile dell’ambiente nelle zone rurali. Il documento invita i decisori politici a rafforzare il ruolo di agricoltori e silvicoltori nell’attuazione della visione a lungo termine per le aree rurali, in linea con il Green Deal dell’Unione, e a proclamare un nuovo piano per una politica regionale e agricola forte e sostenibile.
Le aree rurali
Le aree rurali dell’Unione europea costituiscono una parte fondamentale dello stile di vita europeo perché ospitano ben 137 milioni di persone (quasi il 30% della popolazione), costituendo oltre l’80% del suo territorio totale.
Sono zone essenziali per la produzione alimentare, la gestione delle risorse naturali, la tutela dei paesaggi naturali, oltre che luoghi per attività ricreative e turismo.
La proposta richiede sforzi aggiuntivi per sviluppare e preservare queste preziose aree e per contrastare la tendenza al declino demografico e all’invecchiamento della popolazione. Le tradizioni e la cultura europea hanno radici profonde in queste aree, come sottolineato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: “L’Europa non sarebbe intera senza le sue campagne”.
La Politica agricola comune (Pac) e le Politiche di coesione
Tra le richieste avanzate nel documento figura anche quella di continuare a finanziare adeguatamente la Politica agricola comune (Pac) e le Politiche di coesione, così da contrastare la minaccia dello spopolamento nelle aree rurali. Questi finanziamenti sono necessari per mantenere in funzione l’attività agricola e quella del bestiame, consentire la trasformazione agroalimentare e il ripristino degli habitat delle zone rurali. Incentivare la prosperità di queste aree richiede inoltre una rete di piccole e medie imprese non agricole.
I tre pilastri della sostenibilità (aspetti economici, sociali e ambientali) devono essere considerati equamente per garantire un’Unione europea stabile, resiliente e prospera.
Le sfide più attuali
La proposta italiana evidenzia le sfide più attuali per il settore agricolo, tra cui l’adattamento agli standard ambientali, climatici e di benessere animale, sottolineando l’importanza di supportare adeguatamente gli agricoltori e di garantire una concorrenza leale e una competitività globale.
In alcune zone rurali, come nei pascoli di montagna dove è praticato l’alpeggio, gli agricoltori devono fronteggiare il problema della gestione degli attacchi dei grandi predatori, in particolare dei lupi. Per questo si chiede un riesame dello status di protezione dei lupi sotto la legislazione europea attuale, rivalutando la direttiva Habitat. Alla Commissione è richiesto di intervenire tempestivamente per valutare la situazione e fornire misure concrete e coerenti a livello di legislazione Ue.
È necessario un approccio bilanciato che soddisfi la domanda europea di produzione alimentare e di sicurezza alimentare, garantendo allo stesso tempo la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
In sintesi, la proposta italiana, sostenuta da più parti, vuole rappresentare uno strumento significativo verso la ridefinizione del ruolo degli agricoltori nelle aree rurali, puntando a garantire la vitalità e la sostenibilità di queste comunità nel lungo termine.
“Dobbiamo investire sull’agricoltura come misura principale utile a garantire la manutenzione del territorio” ha dichiarato Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, a conclusione del suo intervento. “La figura dell’agricoltore, infatti, non può essere considerata in contrasto con l’ambiente”.
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