Professione
17 Aprile 2024 In occasione dell’approvazione alla Camera dei Deputati del Decreto Pnrr quater, che contiene la proroga delle assunzioni a tempo determinato di specializzandi, il Sindacato esprime apprezzamento ma sottolinea la necessità di promuovere anche borse di studio per specializzandi veterinari
Il Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica ha pubblicato una nota in cui sottolinea la necessità di estendere ai medici veterinari la possibilità di fruire di una borsa di studio, analogamente a quanto accade per gli specializzandi di medicina umana e chirurgia.
Il comunicato
La Camera dei Deputati ha approvato ieri la questione di fiducia posta dal Governo sul Decreto PNRR quater, che sarà approvato definitivamente dal Senato entro il 1° Maggio 2024.
Il provvedimento contiene, tra l’altro, la proroga al 2026 della possibilità di assumere a tempo determinato gli specializzandi utilmente collocati in graduatoria, in analogia con tutti gli altri professionisti della sanità sulla quale esprimiamo il nostro apprezzamento.
È indispensabile, però, l’estensione ai medici veterinari – e a tutti gli altri professionisti sanitari iscritti a una scuola di specializzazione utile all’accesso nel SSN – della possibilità di fruire di una borsa di studio in analogia agli specializzandi nelle discipline di medicina e chirurgia, eliminando finalmente una sperequazione presente nel Decreto Legislativo 368/99.
Considerato il gran numero di borse di studio non assegnate per mancata iscrizione ad alcune scuole di specializzazione mediche, tale ipotesi potrebbe avverarsi senza ulteriore aggravio economico ponendo la spesa per le nuove borse per veterinari e altri sanitari a carico dei risparmi generati dalla persistente mancata assegnazione di dette borse di studio.
Il parere di Fnovi
Anche Gaetano Penocchio, Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici veterinari (Fnovi), è intervenuto sulla questione: “Chiediamo da tempo l’impiego stabile e strutturato dei medici veterinari specializzandi nelle ASL e degli Istituti Zooprofilattici, alla stregua dei medici negli ospedali. Il presupposto è che Stato e Regioni comprendano ruolo e funzioni del medico veterinario. Il nuovo articolo 44-quater del decreto Pnrr va in quel senso, ovvero consente di inserire nel Ssn personale medico veterinario che concorre con progressivi carichi di lavoro e responsabilità all’erogazione di servizi e nel contempo acquisisce competenze operative. Da sottolineare che questa opportunità non sostituisce in alcun modo la messa in ruolo di medici veterinari vincitori di concorso o l’attivazione di procedure concorsuali che diano certezza e stabilità del contingente del personale”.
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