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One Health
12 Giugno 2025Dall’aumento del numero di casi alla necessità di diagnosi tempestive: il professor Alessandro Bartoloni parla di leishmaniosi, una zoonosi da affrontare con un approccio integrato e collaborativo
L’Italia è un Paese da tempo considerato endemico per la leishmaniosi canina, ma negli ultimi anni si sta registrando un incremento preoccupante di casi umani, che destano l’attenzione di medici e veterinari. La malattia richiede una diagnosi quanto più tempestiva possibile, così da permettere cure mirate. Per farlo, serve un approccio integrato in linea con i principi One Health.
Il professor Alessandro Bartoloni, Ordinario di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC) dell’Università degli Studi di Firenze, nonché Direttore del Reparto Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, approfondisce il tema della leishmaniosi per comprendere meglio l’importanza di un approccio multisettoriale.
Trovi l’intervista completa qui di seguito.
Questo articolo fa parte della rubrica One Health One Future, realizzata grazie al contributo non condizionante di MSD Animal Health. Seguiteci per non perdere altri contenuti.
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A cura di Redazione Vet33
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