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30 Settembre 2024

Peste suina, Emilia-Romagna: al via bando di 1,4 Mln per biosicurezza negli allevamenti suinicoli

La Regione Emilia-Romagna apre un bando da 1,4 milioni di euro per migliorare la biosicurezza negli allevamenti suinicoli e ampliare il periodo di caccia al cinghiale, così da contenere la diffusione della Peste suina africana. Domande online entro il 22 novembre

di Redazione Vet33


Peste suina, Emilia-Romagna: al via bando di 1,4 Mln per biosicurezza negli allevamenti suinicoli

La Regione Emilia-Romagna ha lanciato un nuovo bando da 1,4 milioni di euro per sostenere gli allevamenti suinicoli nella lotta alla Peste suina africana (Psa). Le risorse, parte di un piano di interventi più ampio che ha già messo a disposizione 11,1 milioni dal 2022, puntano a migliorare le misure di biosicurezza negli allevamenti. Nel frattempo, la Regione ha esteso il periodo di caccia al cinghiale da tre a quattro mesi, in risposta all’aumento dei casi di cinghiali infetti.

Nuovo bando per gli allevatori

Proseguono gli interventi per la prevenzione dei rischi di contagio e diffusione della peste suina africana, aggravata dalla grande diffusione dei cinghiali, negli allevamenti dell’Emilia-Romagna. Il nuovo bando approvato dalla Regione mette a disposizione delle imprese 1,4 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale 2023-2027 della Politica agricola comunitaria (Pac).
Con quest’ultimo, sono 11,1 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione dal 2022 a oggi, per sostenere le imprese nell’emergenza della Psa. 1,7 milioni di euro di fondi statali e regionali e 67 domande liquidate nel 2022; poi gli interventi del Piano strategico della Pac: 5 milioni per 13 progetti nel 2023, e 3 milioni per 55 progetti già avviati nel 2024 e 1,4 milioni per il bando appena partito. 

“Il bando approvato in questi giorni rappresenta un ulteriore impegno da parte della Regione per rafforzare il contrasto alla Peste suina africana, a salvaguardia del settore suinicolo regionale – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – numerose sono le aziende che hanno partecipato ai precedenti, ma vogliamo fare di più per mettere al riparo anche gli allevamenti che si trovano nelle Province in cui il virus oggi non è presente. Abbiamo inoltre deciso di recepire la modifica normativa che permette di ampliare da 3 a 4 mesi l’attività venatoria in forma collettiva al cinghiale perché crediamo sia un ulteriore strumento per una maggiore incisività d’azione. Si tratta di una modifica alla legge nazionale, di cui abbiamo sollecitato l’adozione più volte e in più sedi”.

Ampliamento della caccia al cinghiale

Per quanto riguarda la caccia al cinghiale, è stata ampliato da 3 a 4 mesi il periodo in cui è possibile praticarla in forma collettiva. Le nuove date vanno ora dal 1° ottobre 2024 al 31 gennaio 2025. La Regione ha recepito così quanto previsto dalla recente modifica alla legge nazionale sulla caccia 157/92 (nell’ambito del decreto Agricoltura poi convertito in legge).
Tra le attività per la gestione dell’emergenza, sono stati avviati anche i primi interventi di depopolamento tramite operatori specializzati, che intervengono in coordinamento con i Gruppi operativi territoriali delle singole province.
Al momento l’estensione dell’area infetta per i casi di positività fra i cinghiali è rimasta inalterata dal marzo 2024, e le zone di restrizione sono concentrate nelle province di Parma e Piacenza. È stato inoltre costituito il Gruppo operativo territoriale di Bologna, che ha già tenuto il primo incontro.

Gli interventi di biosicurezza

Il bando si rivolge agli imprenditori agricoli dell’Emilia-Romagna, singoli o associati, titolari di stabilimenti o proprietari di suini allevati in stabilimenti o all’aperto allo stato brado e semibrado. Il contributo va da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 150.000, per una percentuale di sostegno del 70% del costo ammissibile dell’investimento.
Sono ammesse le spese per l’acquisto di recinzioni antintrusione perimetrali o elettrificate per allevamenti semibradi. Previsti anche fondi per l’acquisto e l’installazione di altri strumenti efficaci nel contrasto della malattia come piazzole per la disinfezione degli automezzi, la creazione di zone filtro per il personale degli allevamenti e i visitatori, l’acquisto di celle frigorifero per lo stoccaggio di carcasse.

Scadenze e modalità di partecipazione 

Le domande potranno essere presentate entro le ore 13.00 del 22 novembre 2024 esclusivamente online sul Sistema informativo agricolo di Agrea. Il termine unico di fine lavori, di rendicontazione delle spese e di presentazione della domanda di pagamento a saldo è fissato al 31 ottobre 2025.

CITATI: ALESSIO MAMMI
TAG: BIOSICUREZZA, PAC, PESTE SUINA AFRICANA, PSA, REGIONE EMILIA-ROMAGNA

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