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03 Aprile 2023

Animali da compagnia, il nuovo studio dell’IZSVe sulla circolazione dei Mammalian Orthoreovirus

Dopo pipistrelli e suini, ora l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha avviato un progetto per raccogliere nuovi dati sul rischio zoonotico connesso alla circolazione interspecifica di Mammalian Orthoreovirus in animali da compagnia, come cani e gatti.


Animali da compagnia, il nuovo studio dell’IZSVe sulla circolazione dei Mammalian Orthoreovirus

Nell’uomo, i Mammalian Orthoreovirus (MRV)  possono causare gravi enteriti, infezioni respiratorie acute ed encefaliti.  Di essi, però, non si sa ancora molto. E scarse sono pure le conoscenze relative alla  circolazione di MRV nei cani e nei gatti e sul potenziale zoonotico. Tuttavia, un’indagine preliminare eseguita su campioni di feci di cane e di gatto prelevati da animali asintomatici nel Nord-Est Italia nel 2021 ha dato esito positivo nel 7,7% dei campioni di gatto (5 campioni positivi su 65 analizzati) e nello 0,8% dei campioni di cane (1 campione dubbio su 129 analisi effettuate). Diventa quindi sempre più importante comprendere il possibile rischio di infezione dovuta all’interazione animale-uomo (o viceversa), soprattutto in riferimento alla crescente presenza di cani e gatti nelle famiglie e all’interesse per gli Interventi Assistiti con Animali (IAA) rivolti a bambini e persone vulnerabili. Sull’onda di questa urgenza, l’IZSVe ha avviato una ricerca finanziata dal Ministero della Salute proprio per indagare i rischi emergenti per l’uomo derivanti dalla circolazione interspecifica di Orthoreovirus in cani e gatti. Lo studio avrà una durata complessiva di 36 mesi e si concentrerà sull’analisi di campioni di feci prelevati da cani e gatti di proprietà, asintomatici o con sintomatologia gastroenterica. Il primo obiettivo sarà di valutare la circolazione di MRV nei cani e nei gatti del Triveneto, il secondo sarà la caratterizzazione genetica di MRV rilevati attraverso saggi molecolari, isolamento su linee cellulari e sequenziamento. Il terzo obiettivo, infine, consisterà nella valutazione epidemiologica del possibile legame uomo-animale. Per raggiungere il suo obiettivo, l’IZSVe chiederà la collaborazione di alcune strutture veterinarie distribuite sul territorio di competenza per la raccolta e l’analisi dei campioni.                          

TAG: IZSVE, MAMMALIAN ORTHOREOVIRUS, MINISTERO DELLA SALUTE, ZOONOSI

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