Professione
17 Novembre 2022Segno di impreparazione: così, in una nota, l’ANMVI etichetta le errate affermazioni di Matteo Bassetti relative a veterinari e AMR
Carta Bianca, interno (quasi) notte. Matteo Bassetti affonda: gli allevamenti “producono batteri resistenti e infezioni” e “inquinamento da batteri resistenti che uccidono le persone”. E come se non bastasse, contrapponendo gli sforzi compiuti in umana per limitare il ricorso agli antibiotici, l’infettivologo colpisce duro la medicina veterinaria dove – a suo dire – “siamo ancora lontani, quindi bisogna cambiare le regole”. Esternazioni, le sue, che non hanno affatto convinto l’ANMVI, in quanto denotano impreparazione e pregiudizio. Per questo l’Associazione diffonde una nota di replica declinata per specifici punti, in cui sottolinea le lacune evidenziate da Bassetti. Pare infatti che il medico non sia al corrente di come già da anni in veterinaria (a differenza che in altri contesti) le regole siano cambiate, in forza di leggi, regolamenti e controlli nazionali ed europei.
ANMVI: quello che Bassetti non sa
Secondo ANMVI, Bassetti ha dimostrato di ignorare che l’Italia produce ed esporta produzioni alimentari di origine animale in tutto il mondo grazie alle garanzie sanitarie che allevatori e veterinari pubblici e privati sono in grado di portare sui mercati nazionali e internazionali. All’infettivologo deve essere pure sfuggito che i Medici Veterinari italiani sono gli unici ad avere informatizzato i trattamenti antimicrobici negli animali produttori di alimenti, disponendo di un sistema di monitoraggio dei consumi trasparente e misurabile che ha evidenziato percentuali di riduzione pari al 51% (fonte EMA). Un’altra informazione, infine, pare non sia arrivata al professor Bassetti: dal 2023, i Medici Veterinari di tutta Europa rinunceranno completamente ad utilizzare 16 classi di antimicrobici per riservarli esclusivamente all’uomo.
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