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03 Ottobre 2022

Influenza aviaria: è boom estivo in Europa

Un numero senza precedenti di rilevamenti del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità è stato segnalato negli uccelli selvatici e domestici da giugno a settembre in Europa.


Influenza aviaria: è boom estivo in Europa

Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI): mai così tanti casi nel periodo estivo. La segnalazione arriva dall'EFSA, dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dal laboratorio di riferimento dell'UE, che hanno realizzato una panoramica della diffusione dell’influenza nei 4 mesi estivi. Si tratta di un unicum rispetto agli anni precedenti, quando nessun caso o solo pochi casi sono stati rilevati durante il periodo caldo. Amaro il bilancio: nella stagione complessiva 2021-2022 HPAI  ha prodotto la più grande epidemia finora osservata in Europa. Tra l'11 giugno e il 9 settembre 2022, riferisce il documento, sono state segnalate 788 rilevazioni di virus HPAI in 16 paesi dell'UE/SEE e nel Regno Unito, di cui 56 rispettivamente nel pollame, 22 e 710 nei volatili in cattività e selvatici.  L'insolita persistenza negli uccelli selvatici è continuata per tutta l'estate e si è verificata in 15 paesi europei. Il virus ha raggiunto le colonie riproduttive di uccelli marini sulla costa nord-atlantica, causando una massiccia mortalità, in particolare in Germania, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. Gli uccelli selvatici fortemente infetti presentavano un rischio continuo di infezione anche per gli uccelli domestici. Da giugno a settembre, il numero di focolai negli uccelli domestici è diminuito rispetto ai mesi precedenti, ma è stato più di cinque volte superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 
"Con i casi rilevati nel pollame e negli uccelli selvatici fino a settembre, l'attuale epidemia è chiaramente ancora in corso. Con l'inizio della migrazione autunnale e l'aumento del numero di uccelli selvatici che svernano in Europa, è probabile che essi siano a più alto rischio di infezione da HPAI rispetto agli anni precedenti a causa della persistenza osservata del virus in Europa", ha dichiarato Guilhem de Seze, capo del dipartimento produzione di valutazione del rischio presso l'EFSA. L'EFSA raccomanda la rapida attuazione di strategie di mitigazione HPAI adeguate e sostenibili, comprese adeguate misure di biosicurezza e strategie di sorveglianza per l'individuazione precoce. Strategie di prevenzione a medio-lungo termine dovrebbero essere prese in considerazione nelle zone densamente popolate e nei sistemi di produzione avicola altamente suscettibili all'esposizione all'influenza aviaria. 

Geografia dell’infezione

La stagione HPAI in corso ha prodotto la più grande epidemia vista finora in Europa, con un totale di 2.467 focolai nel pollame e 47,5 milioni di uccelli abbattuti negli stabilimenti colpiti. Inoltre, sono stati notificati 187 rilevamenti in uccelli in cattività e 3.573 eventi HPAI sono stati registrati in uccelli selvatici. La portata geografica dell'epidemia di quest'anno è senza precedenti, con casi segnalati che vanno dalle isole Svalbard in Norvegia al Portogallo meridionale e fino all'Ucraina, colpendo in totale 37 paesi europei.  Nell'autunno 2021, il virus HPAI A (H5N1) ha anche attraversato l'Oceano Atlantico per la prima volta, diffondendosi dall'Europa al Nord America lungo le rotte migratorie e causando una grave epidemia nel pollame in diverse province canadesi e stati degli Stati Uniti, oltre a causare mortalità negli uccelli selvatici.

Il rischio per le persone? Basso

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), conclude che il rischio di infezione per la popolazione umana generale nell'UE/SEE è basso e medio-basso per le persone professionalmente esposte, con elevata incertezza dovuta all'elevata diversità dei virus dell'influenza aviaria circolanti nelle popolazioni di uccelli. Il rischio di trasmissione all'uomo per esposizione a prodotti avicoli contaminati è considerato trascurabile. Qui la relazione "Testing and detection of zoonotic influenza virus infections in humans in the EU/EEA", 

TAG: EFSA, HPAI, INFLUENZA AVIARIA

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