Animali da Compagnia
08 Settembre 2022 Decarbonizzare i trasporti a scapito degli animali domestici? Il rischio è in agguato se i grassi di tipo 3, usati per i mangimi, venissero dirottati nei carburanti di auto, treni e navi.

La decarbonizzazione dei trasporti è un intento sacrosanto. Anche per FEDIAF, The European Pet Food Industry. A patto che le politiche green siano sostenibili per tutti. Purtroppo, alcuni segnali sembrano indicare il contrario. Le recenti proposte di emendamento al Parlamento europeo, nonché al Consiglio per la direttiva sulle energie rinnovabili (RED) e le proposte Refuel EU Aviation e FuelEU Maritime rischiano infatti di creare squilibrio nella destinazione delle risorse. L’idea messa in campo, infatti, è quella di destinare ai biocarburanti quegli stessi grassi animali utilizzati nella produzione di mangimi (denominati grassi animale di categoria 3). Dalla ciotola al serbatoio dell’auto, in pratica, senza valutare che- in questo modo – potrebbero farne le spese proprio gli animali. Ecco l’allarme lanciato da più parti e di recente ribadito anche da Rosa Carbonell, presidente FEDIAF. “I grassi animali – precisa Carbonell - sono essenziali per la dieta degli animali domestici: i surrogati non sono facilmente reperibili e comunque sono decisamente meno sostenibili. Se i responsabili politici continueranno a spingere per incentivare l'uso di grassi animali nel carburante per aerei e marittimi, sarà molto difficile ottenere mangimi di alta qualità per gli animali domestici nell'UE, con un rischio reale di carenza dei nostri prodotti di fiducia per oltre 90 milioni di proprietari di animali domestici in Europa”. In effetti, non è né nell'industria europea degli alimenti per animali domestici né nell'interesse dell'industria aeronautica bruciare alimenti per animali domestici nei motori. Per questo, aggiunge Carbonell “escludere i grassi animali di categoria 3 dalle quote di trasporto sarebbe il modo più sensato per promuovere un percorso del carburante veramente sostenibile per queste industrie. I responsabili politici dell'UE lancerebbero un'ancora di salvezza per il benessere dei nostri compagni animali, fornendo al contempo certezza di investimento per tutti gli operatori dei trasporti, oltre il 2030”.
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