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01 Luglio 2022

Influenza aviaria: sono 5300 i rilevamenti del virus HPAI

La rilevazione dell’EFSA, effettuata in 36 paesi dell'UE/SEE e nel Regno Unito e relativa alla stagione epidemica 2021-2022 è la più elevata di sempre.


Influenza aviaria: sono 5300 i rilevamenti del virus HPAI

Circa 5300: a tanto ammontano le rilevazioni effettuate dall’EFSA di virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in pollame, uccelli in cattività e selvatici. Il numero, frutto del monitoraggio in paesi dell'UE/SEE e nel Regno Unito durante la stagione epidemica 2021-2022, è il più elevato di sempre. Questo potrebbe indurre a pensare che il virus potrebbe essere diventato endemico nelle popolazioni di uccelli selvatici in Europa.  Scendendo nel dettaglio della panoramica proposta dall’EFSA, veniamo a sapere che i focolai nel pollame domestico sono stati 2.398 e hanno determinato l'abbattimento di 46 milioni di uccelli negli stabilimenti colpiti. Più della metà dei focolai di pollame in Europa era dovuta a una diffusione secondaria, dal pollame infetto ad altri allevamenti di pollame. Inoltre, sono stati rilevati 168 focolai in uccelli in cattività e 2.733 HPAI in uccelli selvatici in 36 paesi europei. L'attuale stagione epidemica dell'HPAI 2021-2022 è ancora in corso: casi nel pollame e negli uccelli selvatici, infatti, sono stati segnalati fino a giugno 2022 in 28 paesi UE/SEE e nel Regno Unito nel pollame (750), negli uccelli selvatici (410) e in quelli in cattività (22). La Francia ha rappresentato il 68% dei focolai complessivi di pollame, l'Ungheria il 24% e tutti gli altri paesi colpiti per meno del 2% ciascuno. La maggior parte dei rilevamenti negli uccelli selvatici è stata segnalata dalla Germania (158), seguito dai Paesi Bassi (98) e dal Regno Unito (48). I risultati dell'analisi genetica indicano che i virus attualmente in circolazione in Europa appartengono al clade 2.3.4.4b. I virus HPAI A(H5) sono stati rilevati anche in specie di mammiferi selvatici in Canada, USA e Giappone e hanno mostrato marcatori genetici di adattamento alla replicazione nei mammiferi. Dall'ultimo rapporto, quattro infezioni umane A(H5N6), due A(H9N2) e due A(H3N8) sono state segnalate in Cina e una A(H5N1) negli Stati Uniti. Il rischio di infezione è valutato come basso per la popolazione generale nell'UE/SEE e da basso a medio per le persone professionalmente esposte. 

Fonte: EFSA

TAG: EFSA, INFLUENZA AVIARIA

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