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Alimentazione

10 Dicembre 2025

Zoonosi alimentari in aumento in Europa. Campilobatteriosi prima in Italia, salgono listeriosi e focolai da Salmonella

Il nuovo report europeo segnala il sorpasso della campilobatteriosi sulla salmonellosi in Italia e conferma la listeriosi come infezione con il più alto tasso di ricoveri e letalità. Come cambiano i rischi per la salute pubblica

di Redazione Vet33


Zoonosi alimentari in aumento in Europa. Campilobatteriosi prima in Italia, salgono listeriosi e focolai da Salmonella

Nel 2024 le infezioni di origine alimentare confermano un cambio di scenario in Europa e in Italia: la campilobatteriosi diventa la zoonosi più frequentemente notificata in Italia, superando per la prima volta la salmonellosi, mentre la listeriosi si conferma l’infezione alimentare più grave in termini di ospedalizzazioni e decessi. I numeri emergono dall’EU One Health Zoonoses 2024, l’ultimo report annuale sulle zoonosi, sugli agenti zoonotici e sui focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare coordinato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc), basato sui dati raccolti nel 2024 nei Paesi dell’Unione Europea e in diversi Stati europei.

Campilobatteriosi, sorpasso storico 

Per la prima volta dall’avvio della sorveglianza europea, la campilobatteriosi risulta la zoonosi più frequentemente segnalata anche in Italia. Nel 2024 sono stati notificati 2.779 casi, in aumento rispetto all’anno precedente (2.363 casi). Il trend italiano ricalca quello europeo, dove Campylobacter si conferma il patogeno più frequentemente isolato nelle infezioni trasmesse da alimenti, in particolare associato a carni avicole poco cotte e a contaminazioni crociate in ambito domestico.
Il dato rappresenta un cambio strutturale nell’epidemiologia delle zoonosi alimentari, con implicazioni dirette per la sanità pubblica veterinaria, il controllo lungo la filiera avicola e le misure di biosicurezza negli allevamenti.

Salmonellosi in calo, ma ancora focolai

Nel 2024 la salmonellosi mostra un calo significativo dei casi notificati in Italia, con una riduzione superiore al 20% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, Salmonella rimane il principale agente causale dei focolai epidemici di origine alimentare, sia a livello nazionale sia europeo.
Particolare attenzione è rivolta al settore avicolo: i dati europei indicano un incremento della positività nei riproduttori e nei tacchini da ingrasso, confermando il ruolo chiave del controllo veterinario nella fase primaria della produzione.

“Quest’anno un numero significativo di Paesi dell’Ue non è riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi di riduzione della Salmonella nel pollame, con solo 14 Stati membri che hanno raggiunto la piena conformità”, ha affermato Frank Verdonck, responsabile dell’Unità Pericoli biologici e salute e benessere degli animali dell’Efsa. “Questo ci ricorda che il controllo dei batteri di origine alimentare lungo la filiera alimentare richiede un impegno continuo e un coordinamento tra i settori, in linea con l’approccio One Health”.

Listeriosi: pochi casi, massima gravità clinica

La listeriosi si conferma come la zoonosi a maggiore impatto clinico. Pur restando una patologia relativamente rara, è associata alla più alta proporzione di ricoveri ospedalieri e al più elevato tasso di mortalità tra le infezioni alimentari notificate in Ue.
Secondo il report, circa il 70% dei casi richiede ospedalizzazione e circa 1 caso su 12 evolve in decesso. I fattori che contribuiscono all’aumento dei casi comprendono l’invecchiamento della popolazione, il maggior consumo di alimenti pronti al consumo (ready-to-eat) e criticità nella conservazione domestica.

“Sebbene la contaminazione sia rara, la Listeria può causare gravi malattie, il che la rende una delle minacce di origine alimentare più gravi che monitoriamo”, ha affermato Ole Heuer, responsabile dell’Unità Malattie Correlate a One Health dell’Ecdc. “Proteggere i gruppi vulnerabili, come gli anziani, le donne in gravidanza o le persone con un sistema immunitario indebolito, richiede una stretta sorveglianza, una produzione alimentare sicura e precauzioni fondamentali a casa”.

Focolai alimentari in Italia: numeri record e nuovi segnali di allerta

Nel 2024 l’Italia ha registrato 200 focolai epidemici di origine alimentare, il valore più elevato dell’ultimo decennio. I focolai hanno coinvolto oltre 2.800 casi umani, con più di 300 ricoveri e diversi decessi.
Oltre a Salmonella, sono stati coinvolti agenti come Norovirus, Listeria monocytogenes e, in alcuni cluster, ceppi multiresistenti. In oltre 50 focolai non è stato possibile identificare l’agente eziologico, evidenziando la necessità di rafforzare le capacità diagnostiche e il coordinamento tra sanità umana e veterinaria.

Sorveglianza veterinaria e approccio One Health

Il report rafforza il ruolo strategico della sanità pubblica veterinaria nella prevenzione delle zoonosi. La diffusione di strumenti come il sequenziamento dell’intero genoma consente oggi di collegare i casi clinici umani alle fonti animali e alimentari con maggiore precisione.
L’approccio One Health emerge come asse portante per la prevenzione: integrazione tra sanità animale, sicurezza alimentare, sanità pubblica e ambiente rappresenta il modello più efficace per anticipare focolai, ridurre la circolazione dei patogeni lungo la filiera e proteggere le fasce di popolazione più vulnerabili.

Come prevenire le malattie trasmesse dagli alimenti 

Seguire corrette pratiche di igiene alimentare in cucina può aiutare a ridurre notevolmente il rischio di infezioni. Tra queste:
● Conservare il frigorifero a una temperatura pari o inferiore a 5°C.
● Consumare alimenti, compresi i prodotti pronti al consumo, prima della data di scadenza.
● Cuocere bene il cibo, soprattutto carne e pollame.
● Lavarsi le mani, i coltelli e le superfici dopo aver maneggiato cibi crudi.
● Tenere separati gli alimenti cotti da quelli crudi.

I gruppi vulnerabili dovrebbero evitare di consumare alimenti ad alto rischio, come i prodotti pronti all’uso, il latte non pastorizzato e i formaggi molli derivati.

CITATI: FRANK VERDONCK, OLE HEUER
TAG: CAMPILOBATTERIOSI, CAMPYLOBACTER, ECDC, EFSA, ISS, LISTERIA MONOCYTOGENES, LISTERIOSI, SALMONELLA, SALMONELLOSI, SICUREZZA ALIMENTARE, ZOONOSI

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