Professione
19 Novembre 2025La Federazione regionale dei veterinari della Sicilia chiede la revisione urgente del Decreto 1166/2025: i nuovi costi per l’anagrafe canina rischiano di aumentare i “cani fantasma” e aggravare il randagismo

La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Sicilia (Fromvs) lancia l’allarme sulle nuove tariffe per l’iscrizione all’anagrafe canina introdotte dal Decreto Assessoriale 1166/2025. In una lettera ufficiale inviata all’Assessorato regionale alla Salute, i presidenti degli Ordini provinciali chiedono una revisione immediata del provvedimento, giudicato penalizzante per cittadini, professionisti e per l’intero sistema di prevenzione del randagismo. Costi più alti, rischio di “cani fantasma” e impatto sulle fasce fragili sono al centro delle criticità segnalate dalla categoria.
Il Presidente Fromvs, Nicola Barbera, ha scritto all’Assessore regionale alla Salute, sollecitando una revisione urgente del Decreto Assessoriale n. 1166 del 22 ottobre 2025, in attuazione della Legge Regionale 15/2022, concernente le nuove tariffe per l’iscrizione all’anagrafe canina. La missiva è frutto di un lavoro collegiale e condiviso da tutti i Presidenti degli Ordini provinciali siciliani e rappresenta la posizione di tutta la categoria veterinaria siciliana, pubblica e privata, rispetto a un provvedimento che penalizza cittadini, professionisti e le stesse politiche di lotta al randagismo.
La Federazione, infatti, ha raccolto numerose proteste e segnalazioni da parte di medici veterinari liberi professionisti, associazioni animaliste e proprietari di cani di tutto il territorio siciliano. I costi previsti – 20 euro per iscrizione all’anagrafe di un singolo cane, 80 euro per cucciolate superiori a tre soggetti, 10 euro per ogni variazione di proprietà o registrazione – sono considerati un ostacolo alle procedure di microchippatura e registrazione, da sempre fondamentali per il controllo della popolazione canina e la tutela del benessere animale.
Nel comunicato si sottolinea come il nuovo regime tariffario rischi di incentivare la presenza di “cani fantasma” non iscritti, aggravando il fenomeno del randagismo e vanificando gli investimenti e i progetti pubblici finora realizzati. Inoltre, l’impatto economico è ancor più rilevante sulle fasce più fragili dei cittadini e sui professionisti veterinari che combattono in territori con emergenze randagismo.
Per questi motivi, la Fromvs propone una fase transitoria straordinaria di 18-24 mesi in cui tutte le attività di microchippatura siano gratuite, con la fornitura dei microchip a cura delle ASP e il rimborso documentato ai medici veterinari privati che collaborano con il servizio pubblico. Dopo questa fase e una capillare campagna informativa istituzionale, si potrà valutare di introdurre sanzioni o contributi, ma solo se accompagnati da un sistema efficiente e condiviso di controllo.
In conclusione, il Presidente sottolinea la disponibilità della Federazione a un confronto tecnico e costruttivo con l’Amministrazione regionale per definire soluzioni efficaci e sostenibili, nell’interesse della tutela della salute pubblica, del benessere animale e della legalità.
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