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19 Febbraio 2025

Sardegna, al via a marzo la campagna vaccinale contro Blue Tongue

Gli assessori Bartolazzi e Satta annunciano l’avvio delle vaccinazioni per i sierotipi BTV3, BTV4 e BTV8. In arrivo anche i ristori per le aziende colpite nel 2024

di Redazione Vet33


Sardegna, al via a marzo la campagna vaccinale contro Blue Tongue

La Sardegna si dice pronta ad affrontare l’emergenza Blue Tongue con una campagna vaccinale massiva che partirà entro la prima decade di marzo. Gli assessori alla Sanità, Armando Bartolazzi, e all’Agricoltura, Gian Franco Satta, hanno presentato il piano 2025, che prevede la vaccinazione tempestiva di 2,6 milioni di capi ovini contro i sierotipi 3, 4 e 8 della febbre catarrale dei piccoli ruminanti. A breve in liquidazione anche i ristori per le aziende pastorali colpite nel 2024. La conferenza stampa è stata preceduta da una riunione con le rappresentanze dei veterinari, dell’Agenzia Laore e le varie sigle regionali di settore: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci, Confcoperative, Legacop, Uecop, Liberi Agricoltori, Unci, Uni coop, Uci e Confapi. Tutti i partecipanti hanno manifestato gradimento per il piano vaccinale presentato, assicurando la massima collaborazione.
 

L’annuncio della Regione: pronta la campagna vaccinale

In Sardegna la vaccinazione per la Blue tongue “dovrà iniziare a partire dal mese di marzo e concludersi entro e non oltre il mese di luglio, mentre sarà anticipata nelle zone a rischio, con ordine di priorità e sino a esaurimento delle dosi disponibili” hanno annunciato gli assessori Arnaldo Bartolazzi e Gian Franco Satta in una conferenza stampa convocata per presentare la campagna vaccinale. Il piano vaccinale 2025 sta quindi per partire “con largo anticipo rispetto allo scorso anno e con i vaccini già disponibili per le varianti 3, 4 e 8 finora rilevate nell’isola”. 

“Il cambio di passo non riguarda solo le tempistiche, ma l’approccio generale alla strategia vaccinale 2025” spiega l’assessore Bartolazzi. “Per la prima volta c’è stato un approccio inter-assessoriale e integrato a un problema che ormai è da considerarsi cronico in Sardegna. Tutti gli attori istituzionali si sono accordati su una strategia collaborativa in modo da garantire tempestività ed efficacia negli interventi sul campo e nella profilassi preventiva. Abbiamo la garanzia che entro i primi dieci giorni di marzo avverrà la distribuzione dei vaccini BTV8 e BTV3 da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izs) della Sardegna alle varie Asl dell’isola”.
Bartolazzi amplia poi lo sguardo: “Il 2024 è stato un anno nero per la Blue Tongue nell’isola con oltre 4.000 focolai attivi e questo è dovuto ai ritardi della campagna vaccinale, che è stata fortemente condizionata dall’assenza di un vaccino per una specifica variante della febbre catarrale ovina, la BTV 3, per cui ancora non esisteva rimedio. Quest’anno il vaccino c’è e siamo preparati rispetto alle varianti finora riscontrate nell’isola. Ma non bisogna dimenticare che la malattia è causata da un insetto vettore che veicola un virus di cui sono stati identificati 27 sierotipi e che il virus è perciò in grado di mutare di anno in anno per sfuggire agli anticorpi generati dal vaccino”.

L’analisi dei dati

Nel corso della conferenza, sono stati diffusi i dati sui vaccini: 3 milioni di dosi vaccinali per il sierotipo BTV8 sono già nella disponibilità della Regione Sardegna; 1,2 milioni di dosi sono in corso d’acquisto da parte dell’Izs Sperimentale (Izs) e 350.000 dosi sono già disponibili per il BTV4. La Regione, inoltre, ha ricordato i dati sul patrimonio ovino dell’isola: 2,6 milioni di capi, con 11.000 aziende in cui sono presenti ovini. Gli allevamenti, invece, sono complessivamente circa 13.000. 

Più in particolare, approfondisce l’assessore, “nel corso del 2024 si è assistito a una preoccupante recrudescenza che dal mese di luglio ha interessato il territorio regionale con particolare riguardo ai sierotipi 3 e 8 e in misura molto inferiore al sierotipo 4. La circolazione del BTV8 ha riguardato specialmente il nord Sardegna e la Provincia di Nuoro mentre quella del BTV3 la Sardegna centrale e meridionale. Dal mese di luglio 2024 sono stati registrati 4.060 focolai di Bluetongue”.

Secondo le rilevazioni, il picco dell’epidemia 2024 è stato a metà del mese di settembre, con un decremento dei casi registrati già evidente nelle settimane successive. Andamento poi confermato negli ultimi mesi dell’anno, con una situazione praticamente rispecchiante quello delle epidemie degli anni passati.

“In prospettiva – continua ancora Bartolazzi – l’unica via veramente efficace contro la Blue Tongue sarebbe quella dello sviluppo di vaccini polivalenti, in grado di rispondere alle diverse mutazioni del virus. Sappiamo che la Blue Tongue sta ormai invadendo il Continente, e questo stimolerà auspicabilmente da parte dei decisori politici nazionali e internazionali una maggior presa di coscienza sul controllo e l’eradicazione dell’epizoonosi degli ovini. Anche la Sardegna farà la sua parte”.

Soddisfatto anche l’assessore dell’Agricoltura Gianfranco Satta: “Affrontiamo la campagna vaccinale 2025 con un approccio strategico totalmente rinnovato, multidisciplinare e altamente specializzato, con un tavolo tecnico dove abbiamo coinvolto le direzioni generali della Sanità e dell'Agricoltura, i direttori generali delle agenzie coinvolte e Laore. Il tavolo ha stilato a novembre un programma di interventi e oggi siamo in grado, sulla base del lavoro fatto dal tavolo tecnico, di sottoscrivere un decreto che ne definisce quelli che sono gli obiettivi, l'attività di informazione e di prevenzione”.
“La campagna vaccinale partirà per tempo, abbiamo già acquistato i vaccini, grazie all’attività dell’assessore Bartolazzi che mette in condizione il servizio Asl competente per territorio di avviare questa grande campagna vaccinazione massiva sui tre sierotipi che si sono manifestati nel 2024”.

I ristori alle aziende colpite

“Per quanto riguarda i ristori 2024 – conclude Satta – chiuderemo entro febbraio con il consuntivo finale dei capi morti censiti e saremo quindi immediatamente in grado di erogare i ristori alle aziende, dopo aver recuperato anche i ristori del 2022 e 23 che ci siamo ritrovati in eredità. Tutto questo è stato reso possibile anche dall’adozione di un nuovo sistema di registrazione in rete che mette insieme i dati in possesso dell’Izs della Sardegna e quelli delle Asl”.

CITATI: ARMANDO BARTOLAZZI, GIAN FRANCO SATTA
TAG: BLUETONGUE, BTV3, BTV4, BTV8, IZS DELLA SARDEGNA, OVINI, REGIONE SARDEGNA, VACCINI

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