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28 Novembre 2024Un team di ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo ha realizzato il primo vaccino inattivato in Europa per contrastare la diffusione del virus EHDV-8 nei bovini
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo (Izsam) ha da poco concluso un lavoro di ricerca e analisi che ha portato alla realizzazione di un vaccino inattivato – il primo in Europa – contro il sierotipo 8 del virus responsabile della malattia emorragica epizootica (EHD). Lo studio rappresenta un progresso concreto nella prevenzione della malattia.
Negli ultimi anni, focolai di sierotipi 6 e 7 di EHDV si sono progressivamente diffusi nel bacino del Mediterraneo, in particolare nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. A partire dal 2022 si è assistito alla comparsa in Europa del sierotipo 8, probabilmente arrivato dagli stati nordafricani grazie ai moscerini infetti trasportati dai venti. Diversi casi si sono registrati in Italia (circoscritti alle sole regioni della Sardegna e della Sicilia) e in Spagna. L’ulteriore diffusione di questa malattia in altri Paesi europei, quali Francia e Portogallo, sta allarmando gli allevatori, che temono un impatto economico significativo sul settore dell’allevamento.
Data la mancanza di strumenti per prevenire la diffusione del virus in Europa, l’Izsam si è impegnato nello sviluppo di un vaccino inattivato, quindi contenente il virus ucciso, proprio contro il sierotipo 8 (vEHDV8-IZSAM). La sperimentazione, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Virus Research, è stata condotta su vitelli di razza Frisona secondo il protocollo approvato dall’OPBA (Organismo Preposto al Benessere Animale) dell’Izsam e autorizzato dal Ministero della Salute.
I vitelli selezionati sono stati suddivisi in due gruppi: al primo sono state somministrate due dosi di vaccino, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra, mentre al secondo è stato somministrato un placebo. In seguito, entrambi i gruppi sono stati infettati sperimentalmente con il virus EHDV-8 per verificare l’efficacia del vaccino.
I risultati dello studio, che vede come primi autori il dottor Massimo Spedicato e il dottor Federico Ronchi, evidenziano come i vitelli sottoposti a vaccinazione abbiano mostrato una risposta immunitaria in grado di prevenire la comparsa di segni clinici della malattia e la viremia, cioè la presenza del virus nel sangue. Al contrario, negli esemplari del gruppo di controllo sono stati rilevati segni clinici accompagnati da viremia.
“Oltre a prevenire la comparsa di segni clinici nel bovino è importante sottolineare il dato fondamentale dell’assenza di viremia a seguito di infezione sperimentale nei vitelli vaccinati, fattore fondamentale per arrestare la diffusione dell’EHDV-8” ha dichiarato il dottor Spedicato.
Futuri studi saranno necessari per verificare l’efficacia del vaccino anche in condizioni naturali, ampliando il numero di animali coinvolti ed esaminando l’eventuale necessità di dosi di richiamo annuali.
“Pensiamo – ha aggiunto il dottor Ronchi – che questo vaccino abbia un grande potenziale di impiego per controllare e prevenire i focolai di EHDV-8 nei bovini, sia sul territorio nazionale che in Europa, colmando una lacuna importante nella gestione della malattia”.
Fonte:
Spedicato M, Ronchi GF, Profeta F, Traini S, Capista S, Leone A, Iorio M, Portanti O, Palucci C, Pulsoni S, Testa L, Serroni A, Rossi E, Armillotta G, Laguardia C, D'Alterio N, Savini G, Di Ventura M, Lorusso A, Mercante MT. Efficacy of an inactivated EHDV-8 vaccine in preventing viraemia and clinical signs in experimentally infected cattle. Virus Res. 2024 Sep;347:199416.
https://doi.org/10.1016/j.virusres.2024.199416
CITATI: FEDERICO RONCHI, MASSIMO SPEDICATOSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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