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27 Novembre 2024Alla Conferenza stampa di presentazione dell’evento conclusivo del G7 Salute, il Sottosegretario Marcello Gemmato ha ringraziato i medici veterinari per il loro lavoro, che ha quasi dimezzato l’uso di antibiotici negli animali, sottolineando il ruolo delle iniziative nazionali contro la resistenza antimicrobica
“L’Italia è il Paese europeo che ha più ridotto l’uso di antibiotici nella filiera zootecnica, quasi il 50% rispetto al 2016”. Con queste parole il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha elogiato il lavoro dei medici veterinari durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento conclusivo del G7 Salute, in programma a Bari il 28 e 29 novembre.
“Vogliamo proseguire la discussione avviata ad Ancona lo scorso ottobre e andare oltre condividendo proposte concrete per il contrasto alla resistenza agli antimicrobici, insieme a referenti politici e tecnici dei Paesi del G7 (Giappone, Germania, Uk, Usa, Francia, Canada, Unione Europea, più Arabia Saudita e Albania) le organizzazioni internazionali (Fao, Who, Oecd), la comunità scientifica, i parlamentari italiani, le istituzioni nazionali e locali, l’industria e tutti i portatori di interesse” ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nella mattina del 26 novembre, a Roma, nell’Auditorium della sede del Ministero della Salute, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento conclusivo del G7 Salute sul tema dell’antibiotico-resistenza, che si svolgerà a Bari il prossimo 28 e 29 novembre.
“Vorrei evidenziare – ha continuato il Sottosegretario – che mentre gli altri eventi satellite dei G7 sono stati preparatori alla riunione ministeriale, questo di Bari viene proprio a chiudere il ciclo dei lavori dei tavoli internazionali per avviare la discussione con un passaggio di consegne per i successivi appuntamenti.”
“A Bari però vogliamo anche mettere in risalto un risultato positivo che l’Italia può vantare nel contrasto alla resistenza agli antibiotici e di cui non si parla spesso, che riguarda il comparto della sanità animale e della sicurezza e igiene alimentare”.
“Infatti, il 50% del consumo di antibiotici in Italia è nella filiera zootecnica e dobbiamo essere fieri che tale utilizzo, contrariamente al settore umano, è in sensibile riduzione (oltre il 46% rispetto al 2016) – ha proseguito Gemmato – e questo grazie ad un rigoroso sistema di tracciatura dei medicinali reso possibile dalla ricetta elettronica veterinaria e all’applicazione di precise stewardship previste dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (Pncar), sul quale non a caso abbiamo destinato un finanziamento di 40 milioni di euro annui”.
“La strategia veterinaria di contrasto all’antibiotico-resistenza è ad oggi tra le più all’avanguardia. Basti pensare che grazie al sistema informativo Classyfarm siamo in grado di classificare gli allevamenti sulla base del rischio di sviluppo e diffusione di resistenza agli antibiotici, premiando gli allevatori virtuosi con un fondo annuale di 376 milioni nell’ambito della Politica Agricola Comune (Pac 2023-2027)” ha continuato.
“È importante anche parlare delle buone pratiche e soprattutto ringraziare chi ne è fautore ovvero i medici veterinari che svolgono un lavoro eccezionale di sorveglianza e prevenzione, nel nostro sistema sanitario nazionale pubblico come in quello produttivo” ha sottolineato Gemmato. “A tutto ciò vanno aggiunti gli obiettivi presenti e futuri già delineati nel G7 di Ancona, come l’ingresso per la prima volta dell’Italia a livello internazionale nel sistema strutturale di incentivi per favorire lo sviluppo di nuovi antibiotici attraverso i 21 milioni per il finanziamento della partnership globale no profit CarbX. In questo modo promuoviamo gli incentivi push per incoraggiare gli investitori privati ad allocare risorse nella fase di ricerca di nuovi antibatterici. Allo stesso tempo, a livello nazionale con le misure in Legge di Bilancio 2025 intendiamo destinare fino a 100 milioni di euro del fondo farmaci innovativi per lo sviluppo di agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti”.
“All’evento conclusivo del G7 a Bari declineremo tutte quelle che sono le misure di prospettiva che il governo Meloni, insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, sta ponendo in essere con un’ottica risolutiva di carattere nazionale e internazionale. La lotta all’antibiotico-resistenza vive su due step, uno nazionale e uno internazionale, e noi riteniamo che da Bari possono arrivare le soluzioni per ambedue i livelli. C’è un forte investimento da parte del governo, 100 milioni di euro sono previsti in legge di Bilancio per la lotta all’antibiotico-resistenza. Con orgoglio rivendichiamo il fatto che l’Italia è il Paese che in Ue ha ridotto di più il consumo di antibiotici nella filiera zootecnica, quasi il 50%. Sintomatico del fatto che la carne italiana è sana” ha concluso.
L’Antibiotico-resistenza (Amr) rappresenta una minaccia tra le più complesse e urgenti da affrontare, una sfida che richiede l’impegno di tutti i Paesi. Il G7 Salute di Bari sarà un’occasione di rilevanza internazionale per affrontare il tema con un approccio One Health, un ponte tra gli impegni annunciati a livello globale e le strategie intraprese a livello nazionale.
La sessione plenaria dell’evento sarà preceduta, nella mattinata di giovedì 28 novembre, da workshop tematici che faranno il punto sulle politiche nazionali dell’Amr, su ruolo e il contributo delle professioni sanitarie e della comunità scientifica e sugli aspetti di innovazione e trasferimento tecnologico. L’evento si concluderà venerdì 29 novembre con un incontro riservato ai delegati dei Paesi G7, dei Paesi ospiti e delle Organizzazioni Internazionali invitate, durante il quale si discuteranno le prospettive future di cooperazione globale per il contrasto all’Amr.
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