Alert sanitari
09 Settembre 2024Il virus West Nile continua a diffondersi in Italia: 296 casi confermati dall’inizio del monitoraggio e 11 decessi. Crescono le preoccupazioni per la circolazione del virus in 41 province. Anche negli Stati Uniti sale l’allerta
Il numero dei contagiati dal virus West Nile in Italia continua a crescere, con 64 nuovi casi segnalati tra il 29 agosto e il 4 settembre. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), il totale dei confermati sale a 296 dall’inizio della sorveglianza a maggio, mentre i decessi raggiungono quota 11, con tre nuove vittime registrate nell’ultima settimana. La diffusione del virus è confermata in 41 province italiane, aumentando l’allerta sanitaria nazionale.
Secondo i dati del bollettino di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus diffuso dall’Iss, sono 64 i nuovi casi di West Nile nell’uomo segnalati in Italia nella settimana tra il 29 agosto e il 4 settembre. Inoltre, sono stati segnalati tre nuovi morti.
Il numero complessivo di contagiati confermati sale così a 296 dall’inizio della sorveglianza, mentre i morti aumentano a 11. Dei casi segnalati da maggio, 169 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (10 Piemonte, 4 Lombardia, 32 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 102 Emilia-Romagna, 4 Campania, 2 Puglia, 2 Calabria, 1 Sardegna, 2 casi importati dagli Stati Uniti e 5 dall’Albania), 39 sono i casi asintomatici identificati in donatori di sangue (2 Piemonte, 8 Lombardia, 11 Veneto, 2 Friuli-Venezia Giulia, 14 Emilia Romagna, 1 Abruzzo, 1 Campania), 88 quelli di febbre (2 Piemonte, 1 Lombardia, 57 Veneto, 1-Friuli Venezia Giulia, 24 Emilia-Romagna, 1 Calabria, 1 caso importato da Oman e 1 dal Marocco). Degli 11 morti, 3 sono stati notificati in Piemonte, 4 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 2 in Emilia-Romagna e 1 in Calabria.
Secondo l’ultimo aggiornamento, poi, salgano a 41 le province interessate con dimostrata circolazione del virus in vettori/animali/uomini; sempre 11 le Regioni colpite. Nello stesso periodo, è stato registrato anche un caso di Usutu virus in provincia di Modena.
Anche negli Stati Uniti è salita l’allerta per la diffusione del virus. Le settimane critiche sono proprio quelle all’inizio di settembre, con le prime piogge dopo i grandi caldi, quando si formano pozzanghere e ristagno d’acqua, i luoghi in cui le zanzare infette si moltiplicano.
“Siamo nelle settimane in cui usualmente la diffusione del virus del west Nile raggiunge il picco negli Usa” ha affermato Erin Staples, epidemiologa ed esperta di malattie trasmesse da zanzare dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). “Stiamo vedendo tantissima attività di trasmissione del virus in Texas, ma anche a New York. È importante che la gente si protegga con spray insetticidi repellenti”.
“È proprio il calore estremo che sta rendendo più facile la riproduzione del virus portato da zanzare contagiate” ha osservato William Shaffner, esperto di malattie infettive della Vanderbilt University. “Il cambiamento climatico non farà che peggiorare la situazione negli anni a venire, con l’aumento sia dei periodi di piogge intense, che delle temperature”.
Al momento, i Cdc hanno registrato 289 casi, ma quelli dichiarati sono di solito i più gravi. Infatti, 195 di questi pazienti hanno sviluppato complicazioni neurologiche e almeno 18 sono morti. Secondo i Cdc, la maggior parte delle persone punte da zanzare infette non ha sintomi.
CITATI: ERIN STAPLES, WILLIAM SHAFFNERSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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