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23 Luglio 2024La prima meta-analisi globale compiuta dalle Università di Bologna e Ferrara dimostra che il vaccino TAK-003, già approvato in Europa, è efficace nel ridurre del 50% il rischio di contrarre la Dengue e del tutto sicuro
Un nuovo studio globale, condotto dall'Università degli Studi di Bologna e da quella di Ferrara, ha rivelato che il vaccino TAK-003, conosciuto anche come Qdenga, è in grado di ridurre del 50% il rischio di contrarre la febbre Dengue. Pubblicata sulla rivista Vaccines, questa ricerca rappresenta la prima meta-analisi a livello mondiale sull’efficacia del vaccino, basata sui dati di oltre 20.000 individui coinvolti in 19 diversi studi scientifici. Con un profilo di sicurezza elevato e un’efficacia significativa, il vaccino sarà utile per la prevenzione di una malattia che infetta ogni anno circa 400 milioni di persone in tutto il Pianeta, causando oltre 3 milioni di morti.
Sulla rivista Vaccines è stata pubblicata la prima meta-analisi a livello mondiale sul vaccino contro la Dengue, TAK-003, realizzata incrociando i dati di 19 studi scientifici, per un totale di oltre 20.000 individui coinvolti. Lo studio, realizzato dall’Università degli Studi di Bologna e dall’Università degli Studi di Ferrara, mostra che il vaccino ha un’efficacia superiore al 50%, cioè riduce del 50% il rischio di contrarre l’infezione e ammalarsi. TAK-003, conosciuto anche come Qdenga, al momento è l’unico vaccino approvato in Italia e in molti Paesi europei per la lotta alla Dengue.
“Si tratta della prima analisi complessiva a livello mondiale e l’esito positivo non era scontato” ha commentato Lamberto Manzoli, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e coordinatore dello studio. “Sono stati necessari molti anni prima di arrivare a sviluppare un vaccino con risultati così buoni”.
Ogni anno, il virus della Dengue infetta circa 400 milioni di persone nelle aree più calde del pianeta causando oltre 3 milioni di morti. Il cambiamento climatico sta estendendo l’habitat delle zanzare portatrici del virus, provocando nuove epidemie di Dengue in un numero sempre maggiore di Paesi. Anche in Italia, in seguito al continuo aumento di casi, la malattia è al centro di un’allerta sanitaria.
Ad oggi non esiste una terapia efficace contro la malattia e le azioni di bonifica ambientale contro le zanzare non sono in grado di eliminare completamente il rischio di epidemie. L’unica strategia per la prevenzione è quindi il vaccino: approvato in Europa nel dicembre del 2022, per Qdenga, però, non era disponibile finora una stima complessiva sulla sua efficacia e sicurezza.
Tra chi ha ricevuto entrambe le dosi previste, più del 90% ha sviluppato gli anticorpi contro la Dengue, e la risposta è molto positiva anche tra chi ha ricevuto solo una dose: più del 70% degli adulti e più del 90% dei bambini e adolescenti sviluppano gli anticorpi.
“Considerati i risultati ottenuti in termini di sicurezza, immunogenicità ed efficacia, la somministrazione di due dosi può senza dubbio rappresentare uno strumento fondamentale per la prevenzione della Dengue” ha chiosato Maria Elena Flacco, Direttrice della Scuola di Specializzazione di Sanità Pubblica dell’Università di Ferrarae prima autrice dello studio. “Il vaccino attualmente disponibile può essere quindi molto utile non solo per le popolazioni delle aree endemiche, ma anche per i viaggiatori provenienti da aree non a rischio”.
CITATI: LAMBERTO MANZOLI, MARIA ELENA FLACCOSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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