Professione
16 Aprile 2024 Pochi giorni fa si è riunito per la prima volta l’Osservatorio sull’equo compenso, organismo istituito lo scorso maggio per monitorare l’applicazione delle regole a tutela di una giusta remunerazione dei professionisti e segnalare eventuali condotte scorrette

Lo scorso 11 aprile si è riunito per la prima volta l’Osservatorio sull’equo compenso, organismo istituito dall’art. 10 comma 1 della Legge 49/2023 che è stata approvata nel maggio 2023. Tra i compiti dell’Osservatorio, monitorare l’applicazione delle regole a tutela di una giusta remunerazione dei professionisti da parte della Pubblica amministrazione, delle banche e delle assicurazioni e delle grandi imprese, ma anche segnalare eventuali prassi o condotte scorrette al Ministero della Giustizia.
L’Osservatorio
L’Osservatorio Nazionale per l’equo compenso è istituito presso il Ministero della Giustizia ed è presieduto dal dott. Francesco Comparone, Vice Capo di Gabinetto del Ministero di Carlo Nordio. Oltre ai rappresentanti istituzionali (quattro della Giustizia e uno del Ministero del Lavoro), nell’Osservatorio sono stati nominati 24 rappresentanti delle professioni ordinistiche e altri 5 rappresentanti per le professioni non ordinistiche. Per la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (Fnovi) ne fa parte il consigliere Vincenzo Buono.
I componenti dell’Osservatorio resteranno in carica tre anni, come da decreto firmato dal Ministro Nordio il 6 marzo scorso.
L’insediamento
La riunione di insediamento ha evidenziato come al momento, ad un anno dalla entrata in vigore della norma che sancisce elementi a favore del riconoscimento di un adeguato trattamento economico da parte del professionista, si evidenzino criticità su più fronti.
In avvio di riunione è intervenuto il Viceministro della Giustizia, l’Onorevole Sisto, che ha dichiarato un’ampia disponibilità a recepire osservazioni per eventuali modifiche del Decreto. Uno degli obiettivi dell’Osservatorio sarà approntare modelli standard di convenzione tra i Professionisti e le controparti e vigilare sulle eventuali contestazioni Deontologiche fatte per violazioni della normativa vigente.
Le criticità evidenziate si riferiscono in particolare ad alcuni aspetti. La norma si applica per soggetti in convenzione che abbiano più di 50 dipendenti e 10 milioni di euro di ricavi; va da sé che per chi come i Medici Veterinari (che hanno quasi esclusivamente rapporti con persone fisiche e non aziende) l’ambito applicativo della norma è stretto, molti Ordini Professionali non hanno nel loro Codice Deontologico articoli per contestare eventuali violazioni della norma; sono parte dell’Osservatorio anche Associazioni che non hanno un Codice Deontologico o parametri economici di riferimento approvati, ANAC ha sollevato dubbi che la norma si possa applicare ai contratti pubblici anche se esiste un orientamento nel confermarne la applicabilità (sentenza TAR Veneto 632/2023).
È stato richiesto a tutti i componenti di segnalare eventuali attività disciplinari attualmente in essere per violazione dei Codici Deontologici (art. 5 della Legge 49/2023) ed è stato formulato un invito ad inviare le proposte di revisione delle attuali tabelle dei parametri che vanno aggiornate ogni due anni su proposta dei Consigli Nazionali (art. 5 comma 3 L. 49/2023).
L’Osservatorio dovrà produrre entro il mese di settembre un report da presentare al Governo per valutare lo stato di applicazione del provvedimento adottato.
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