Professione
20 Marzo 2024 Dopo che la scorsa settimana è stato soppresso l’intero articolo 7 della proposta di legge 30 sulla tutela penale degli animali, prima firmataria l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, saranno ora votati un centinaio di emendamenti
Giovedì scorso, in Commissione Giustizia alla Camera, è stato approvato un emendamento interamente soppressivo dell’articolo 7 della Proposta di legge Brambilla (AC 30). Così facendo, è stato mantenuto l’originario articolo 19-ter del Regio Decreto 601/1931, Leggi speciali in materia di animali, la cui abrogazione avrebbe ricondotto pratiche usuali come la macellazione di animali al reato di uccisione di animali. Nei prossimi giorni, sarà votato un corposo pacchetto di emendamenti che nella direzione auspicata da Anmvi, contestualizzando correttamente la professione veterinaria e sopprimendo le previsioni che ne metterebbero a rischio alcune funzioni pubbliche e private.
Le modifiche alla proposta
Giovedì 14 marzo, la II Commissione Giustizia della Camera ha approvato un emendamento presentato dagli Onorevoli Carolina Varchi e Francesco Bruzzone che ha interamente soppresso l’articolo 7 della pdl 30, “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali”. L’articolo in questione avrebbe abrogato l’intero articolo 19-ter del Regio Decreto 601/1931, riconducendo alcune attività – come ad esempio la macellazione degli animali – alla stregua di un delitto, in relazione al reato di uccisione di animali.
La stessa relatrice della proposta, l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, ha espresso parere favorevole alla soppressione, così come il Governo, rappresentato in Aula dal Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.
L’articolo 19-ter è una norma di salvaguardia introdotta dalla legge 189/2004 contro il maltrattamento degli animali, il cui scopo è escludere l’applicazione del codice penale ai casi previsti dalle leggi speciali in materia di caccia, pesca, allevamento, trasporto, macellazione degli animali, sperimentazione scientifica, attività circense, giardini zoologici. A questi casi, infatti, non si applica il Titolo IX-bis del Codice penale sui reati contro il sentimento per gli animali. Lo stesso articolo 19-ter esclude l’applicazione del Titolo IX bis del Codice penale anche alle manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente.
Per effetto dell’emendamento approvato, inoltre, ai casi speciali non si applicheranno nemmeno le previsioni dell’articolo 10 della pdl 30, volte ad estendere la responsabilità amministrativa degli enti ai delitti contro gli animali.
Altri emendamenti
In seguito alle audizioni e alla documentazione acquisita, la Commissione ha posticipato la calendarizzazione in Aula della pdl, istituendo un comitato ristretto per riesaminare il testo. Il 14 marzo sono iniziate le votazioni di circa un centinaio di emendamenti.
Analizzati gli emendamenti proposti, Anmvi auspica l’approvazione di un pacchetto di modifiche che rifletta le istanze esposte in Commissione Giustizia il 7 febbraio scorso, correggendo l’articolato in modo tale da sopprimere le previsioni che stravolgono l’ordinamento veterinario.
Si tratta di emendamenti che esprimono “una corretta percezione della professione medico veterinaria, restituendola al suo corretto alveo ordinamentale” ha commentato l’Associazione. Una ventina in tutto quelli che eliminano dalla pdl “previsioni che indebolirebbero l’esercizio professionale medico veterinario, tanto nel settore pubblico come nel settore libero-professionale a detrimento di quella tutela animale che la proposta di legge si prefigge di rafforzare e che non è in discussione”.
Le obiezioni di Anmvi si rivolgono principalmente sulla previsione della colpa e sulla radiazione d’ufficio dall’Albo (art.5), sulla circostanza aggravante nell’esercizio delle funzioni professionali (art.6) e sull’attribuzione di funzioni di polizia giudiziaria a ruoli diversi dai Servizi Veterinari (art.11). A firmare gli emendamenti di più stretta pertinenza veterinaria sono i deputati Maria Carolina Varchi, Francesco Bruzzone, Alice Buonguerrieri, Raffaele Nevi, Federico Gianassi e Valentina D’Orso. In particolare, Anmvi caldeggia gli emendamenti dell’Onorevole Varchi, che compendiano le modifiche proposte nelle altre formulazioni analoghe.
L’Associazione ritiene necessario mantenere le garanzie e le procedure proprie del procedimento e del giudizio disciplinare ordinistico. Qualora la pdl venisse approvata nella sua originaria formulazione, si introdurrebbe un sistema per cui la conseguenza di qualsiasi errore diagnostico o terapeutico compiuto da un medico veterinario, anche per colpa lieve o lievissima, sarebbe l’interdizione perpetua dall’esercizio della professione. Per Anmvi, una disciplina sanzionatoria di questo tipo renderebbe impossibile l’esercizio della professione veterinaria, con gravissime conseguenze sulla tutela della salute degli animali. Infine, Anmvi non concorda sull’attribuzione a “guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile” la vigilanza sul rispetto delle norme relative alla protezione indistintamente di tutte le specie animali, ritenendo che le funzioni delle suddette “guardie” non debbano né estendersi né sovrapporsi a quelle dei Servizi Veterinari competenti.
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