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01 Luglio 2022

Sars-Cov-2 da gatto a uomo, il caso thailandese

Galeotto fu lo starnuto. In pochi secondi dal soriano il virus Sars-Cov-2 potrebbe infatti essere passato alla veterinaria che lo stava esaminando. La storia del probabile contagio.


Sars-Cov-2 da gatto a uomo, il caso thailandese

La notizia arriva adesso, a fine giugno 2022. Tuttavia, il caso riportato da  Emerging Infectious Diseases risale allo scorso anno. E potrebbe costituire uno dei rari casi di contagio da animale ad uomo, mentre finora le occorrenze più numerose, frequenti e documentate vanno tutte nella direzione opposta. Questa, in breve, la storia. Il 15 agosto 2021, nel sud della Thailandia, la paziente A, una veterinaria di 32 anni precedentemente sana che viveva da sola in un dormitorio del campus, è stata visitata all'ospedale della Prince of Songkla University: accusava febbre, secrezione nasale chiara e tosse. Interrogata sulla sua storia, ha detto che 5 giorni prima, lei e altri 2 veterinari (pazienti E e F) avevano esaminato un gatto appartenente a 2 uomini (pazienti B e C). Questi (padre e figlio) erano stati confermati positivi all'infezione da SARS-CoV-2 e trasferiti all'ospedale. Il loro gatto, che dormiva insieme ai pazienti, è stato inviato all'ospedale veterinario e sottoposto a tampone nasale dalla veterinaria (paziente A). Durante l’operazione il gatto ha starnutito in faccia alla dottoressa priva di occhiali di protezione L'intero incontro veterinario-gatto è durato circa 10 minuti. Tre giorni dopo l'esposizione all’animale, il paziente A è diventato sintomatico ma non ha chiesto un consulto medico fino al 15 agosto, quando i risultati del test RT-PCR del gatto sono risultati positivi al COVID-19. Dopo diverse analisi si è giunti alla conclusione che - poiché le sequenze del genoma SARS-CoV-2 ottenute dal paziente A erano identiche a quelle derivate dal gatto e dai suoi 2 proprietari, e visto che c’era stata sovrapposizione temporale delle infezioni animali e umane - le loro infezioni erano correlate epidemiologicamente.  Inoltre, dal momento che la paziente A non aveva avuto precedenti incontri con i pazienti B o C, probabilmente ha acquisito SARS-CoV-2 dal gatto in seguito allo starnuto.  Esiste quindi una forte probabilità che i gatti possono trasmettere l'infezione da SARS-CoV-2 agli esseri umani. Tuttavia, l'incidenza di questo metodo di trasmissione è relativamente rara a causa della breve durata (mediana di 5 giorni) dei gatti che diffondono virus vitali.  La protezione degli occhi come parte della protezione personale standard è consigliabile per gli operatori sanitari durante le interazioni ravvicinate con gatti sospettati di essere infetti.

Sila T, Sunghan J, Laochareonsuk W, Surasombatpattana S, Kongkamol C, Ingviya T, et al. Suspected Cat-to-Human Transmission of SARS-CoV-2, Thailand, July–September 2021. Emerg Infect Dis. 2022;28(7):1485-1488. https://doi.org/10.3201/eid2807.212605

TAG: ZOONOSI

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