Login con

piccoli roditori

27 Marzo 2024

Roditori da compagnia. Precauzioni per la visita del criceto

Quali sono le caratteristiche comportamentali del criceto? Come effettuare un’anamnesi completa o gestire quei criceti che non si lasciano visitare? A queste domande risponde Marta Avanzi nel suo nuovo volume 
 


Roditori da compagnia. Precauzioni per la visita del criceto

Il volume La cavia e il criceto. Nuovi animali da compagnia presenta in maniera completa anatomia, fisiologia, gestione, cure, patologie e terapie dei roditori di più comune riscontro nella pratica clinica, ossia le cavie e i criceti. Come per le cavie, di cui abbiamo visto le peculiarità comportamentali e di gestione, nonché le indicazioni da seguire per un corretto approccio clinico e terapeutico, anche per i criceti servono competenze specifiche per eseguire un’adeguata visita.


Anamnesi
L’età del criceto è importante per indirizzare la dia­gnosi. Nei criceti anziani sono frequenti patologie cardiache, renali e neoplastiche (per esempio, nei criceti russi). Il tipo di gestione dell’alimentazione può avere un ruolo nella comparsa delle malattie, e quindi va indagato in modo approfondito. 
Se il paziente non viene portato con la sua gabbia, occorre farsela de­scrivere in modo dettagliato. Questo dà anche l’oc­casione di informare il proprietario sulla corretta ge­stione dell’animale. Si deve chiedere quando è stato notato il problema e se vi sono stati cambiamenti nel livello di attività, di appetito e del comportamen­to. In genere, i proprietari non si rendono conto che il metabolismo di questi piccoli mammiferi è molto rapido e che, di conseguenza, i processi patologici evolvono in fretta. 
Inoltre, i criceti sopportano bene la sofferenza e continuano a mantenersi attivi anche se sono malati. Pertanto, i segni di malessere possono passare inosservati fino all’aggravamento delle con­dizioni. Spesso, i criceti quando vengono portati alla visita sono sofferenti da tempo e in un cattivo stato di salute.

Contenzione
In generale, i criceti sono animali docili ma, se sono spaventati o se vengono svegliati bruscamente, possono mordere. È più probabile che un criceto sia incline a morsicare quando si gira sulla schiena e vocalizza.
● Un soggetto nervoso può essere estratto dalla gabbia facendolo entrare in un barattolo vuoto e depositandolo poi in una ba­cinella, da dove può essere afferrato più facilmente senza l’impiccio degli arredi della gabbia. 
● Un sog­getto docile può essere raccolto dalla gabbia con le mani a coppa e tenuto nel palmo di una mano, esaminandolo con l’altra. Per una presa più sicura si può afferrare un’abbondante piega di pelle a livello della nuca e del dorso, sufficiente a impedire che il criceto riesca a girarsi e a mordere. Nell’effettuare questa manovra, occorre non tirare troppo la pelle, perché si potrebbe provocare un esoftalmo temporaneo in grado di impressionare notevolmente il proprieta­rio (e a volte anche il veterinario). In questo caso si deve afferrare subito la cute delle palpebre, riposizionandola sopra l’occhio con una delicata trazione, senza ulteriori conseguenze ne­gative.
Quando si maneggia un criceto è importante tenere a mente che può mordere e fare male. Bisogna essere preparati a mantenere la pre­sa anche in quest’eventualità, altrimenti si potrebbe compiere un gesto istintivo, con conseguenze disastrose per l’animale. Spesso cercano di saltare giù dalle mani, con il rischio di cadere a terra e ferirsi. Pertanto, è con­sigliabile esaminarli tenendoli vicino alla superficie del tavolo o sopra una bacinella; se cado­no non potranno fuggire o finire sul pavimento. 
I criceti di Roborovsky sono particolarmente difficili da conte­nere, per le piccole dimensioni e la velocità con cui si muovono; tuttavia, il loro morso non è doloroso, poiché hanno gli incisivi troppo piccoli perché facciano male.
La maggior parte delle manovre diagnostiche (es. ago­aspirato, raschiati cutanei, biopsie) si può ese­guire in anestesia gassosa, come pure la visita clinica di soggetti particolarmente mordaci.

Esame clinico
La visita inizia osservando il criceto nella gabbia o nel trasportino, per valutare il grado di atten­zione dell’animale verso l’ambiente, come si muove e come respira. Un criceto sano è attivo e mostra un comportamento di esplorazione. Se il criceto sta dormendo nella tana, lo si deve svegliare delicata­mente. Qualora la gabbia non consenta di osserva­re bene l’animale, si può trasferirlo in una bacinella. Segni di malattia evidenti sono una postu­ra incurvata, il mantello incolto e l’indifferenza verso l’ambiente.
Si prende il criceto tra le mani e si inizia a esa­minare il suo stato di nutrizione. Spesso i criceti sono alimentati in modo inadeguato e sono obesi, condizione che si apprezza soprattutto a livello della parte ventrale del corpo. Un’eccessiva magrezza è un segno di malattia, ma può anche es­sere dovuta a una malocclusione degli incisivi che impedisce al roditore di alimentarsi. Si deve valu­tare accuratamente il peso con una bilancia che misura i grammi.
Si osserva il mantello alla ricerca di alopecia, croste, eritemi, ferite e masse (tumori o ascessi). Le tasche guanciali, in un criceto che riposa, do­vrebbero essere vuote o contenere una quantità scarsa di alimento. Lo stato di idratazione può essere valutato con approssimazione tendendo la cute tra le scapole, che dovrebbe tornare subito in posizione. Gli occhi devono essere puliti e luminosi, senza segni di scolo e incrostazioni sulle palpebre, e le na­rici pulite. Si osservano gli incisivi scostando le labbra (con attenzione, per evitare morsi), per verificare la cor­rettezza dell’occlusione; le mucose devono essere rosa. Si osserva il condotto uditivo per controllare se presenta masse, croste o essudato. In caso di otite si può percepire un odore sgradevole.
Si osservano gli arti e le dita alla ricerca di mas­se. Piccoli noduli rappresentano in genere crescite tumorali, ma possono anche essere ascessi. I criceti presentano spesso unghie di lunghezza eccessiva, che possono essere accorciate. Tuttavia, questa operazione è difficile nei criceti che non sono collaborativi, poiché c’è il rischio di ledere le zampe. Si palpano tutto il corpo e l’addome, con delicatezza, alla ricerca di masse (ascessi, tumori, cisti). La regione perineale deve essere pulita e asciutta e non deve mostrare traccia di feci, urine o scolo vaginale. Il torace può essere auscultato con un fonendoscopio pediatrico.
I criceti che non si lasciano esaminare perché sono troppo aggressivi o spaventati possono essere posti in anestesia gassosa. Le vene superficiali sono molto piccole, rendendo impraticabile il prelievo ematico. È presente un seno venoso orbitale da cui è possibile prelevare il sangue, ma nei criceti pet questa pratica non è accettabile.

Per saperne di più: https://www.edizioniedra.it/La_cavia_e_il_criceto_.aspx

A cura di Grazia Lapaglia

CITATI: MARTA AVANZI
TAG: CAVIE, COMPORTAMENTO, CRICETI, CRICETI DI ROBOROVSKY, ESAME CLINICO, GESTIONE, RODITORI

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Linkedin! Seguici su Facebook!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

11/12/2024

Un importante riconoscimento per il settore della sanità animale arriva dalla prima edizione del progetto "One Health Ambassador", promosso da Boehringer Ingelheim ed Edra. Tra i vincitori figura...

11/12/2024

Il Rapporto Annuale 2023 del Gruppo di Lavoro degli Ispettori di Farmacovigilanza (PhV IWG) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) offre una panoramica dettagliata sul monitoraggio della...

10/12/2024

Il rapporto One Health di Efsa ed Ecdc evidenzia l’aumento delle malattie zoonotiche nell’Unione Europea, con un focus su listeriosi, campilobatteriosi e salmonellosi. Servono strategie integrate...

10/12/2024

Presentato il disegno di legge per istituire la Giornata Nazionale della Prevenzione Veterinaria: un impegno per promuovere il concetto di Salute Unica e sensibilizzare cittadini e giovani...

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

AZIENDE

Canahelp, un nuovo  alimento complementare con farina di canapa

Canahelp, un nuovo alimento complementare con farina di canapa

A cura di Camon

Il Rapporto Annuale 2023 del Gruppo di Lavoro degli Ispettori di Farmacovigilanza (PhV IWG) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) offre una panoramica dettagliata sul monitoraggio della...

EVENTI

chiudi

©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022

Top