Login con

piccoli roditori

14 Marzo 2024

Roditori da compagnia. Caratteristiche comportamentali e contenzione della cavia

Come visitare con competenza una cavia, oggi sempre più un animale da compagnia? Quali sono i suoi comportamenti e quali reazioni aspettarsi? A queste domande risponde Marta Avanzi nel suo nuovo volume 
 


Roditori da compagnia. Caratteristiche comportamentali e contenzione della cavia

Il volume La cavia e il criceto. Nuovi animali da compagnia tratta in maniera completa anatomia, fisiologia, gestione, cure, patologie e terapie della cavia e dei criceti, che rappresentano i roditori di più comune riscontro nella pratica clinica. Cavie e criceti presentano, infatti, peculiarità fisiologiche e di gestione completamente diverse da quelle del cane e del gatto, e richiedono quindi competenze specifiche per un corretto approccio clinico e terapeutico. Le cavie, per esempio, sono molto timide e possono reagire con paura alla presenza di uno sconosciuto; anche per questo motivo vanno visitate con particolare cura.

  
Caratteristiche comportamentali
Le cavie sono pazienti molto particolari. Sono timide, sopportano male le manipolazioni, non hanno resi­stenza allo stress e ancor meno al dolore. Sul tavolo da visita questi roditori saranno quasi sempre molto spaventati: poiché sono una specie preda, conside­rano le situazioni nuove come potenzialmente peri­colose e le persone estranee come possibili predatori. Inoltre, tendono a nascondere i segni di malattia finché non riescono più ad apparire normali: a questo punto la loro condizione è a uno stadio avanzato. Raramente le cavie reagiscono mordendo, ma pos­sono farlo se sono soggette a manovre dolorose.
Le ca­vie possono presentare due reazioni quando si sentono in pericolo. La prima consiste nell’immobilità completa (freezing); sebbene consenta di effettuare comoda­mente la visita, non va scambiata con una condizione di collaborazione o di tranquillità. La seconda reazione è di fuga precipitosa e può essere pericolosa se la cavia cade dal tavolo, perché può ferirsi gravemente. Può anche accadere di trovarsi di fronte a una cavia ben socializzata, che non ha paura del contatto umano e sopporta senza stress le manipolazioni necessarie a condurre una visita clinica.
La mancanza di chiare espressioni facciali o rea­zioni posturali rende difficile decifrare lo stato d’ani­mo dell’animale; pertanto, occorre sempre partire dal presupposto che possa essere molto spaventato o comunque a disagio. Un’indicazione di uno stato di stress può essere data da una postura rigida e dagli occhi sbarrati e, ovviamente, dal tentativo di fuggire.

Contenzione
La reazione delle cavie verso uno sconosciuto che si avvicina è dapprima l’immobilità, seguita da una fuga disordinata lungo il perimetro della gabbia. Per estrarre dalla gabbia o dal trasportino una ca­via molto spaventata le si deve impedire di correre precipitosamente nel tentativo di fuggire. Muovendo­si lentamente, la si blocca mettendo una mano da­vanti alla testa e l’altra dietro il posteriore. In alterna­tiva, la si copre con un piccolo telo. Stimoli negativi, come la presenza di un predatore, il contenimento da parte di un estraneo o la paura, possono indurre un’immobilità tonica (inibizione motoria somatica e autonomica, la cosiddetta “ipnosi”), in cui l’animale è in uno stato di profondo disagio.
Una cavia ben socializzata richiede un conteni­mento minimo. La cavia può essere la­sciata sul tavolo da visita, sopra una superficie non scivolosa, carezzandola di tanto in tanto sulla som­mità della testa per tranquillizzarla. Una cavia molto agitata o spaventata può essere messa all’interno di un contenitore a pareti alte, come una bacinella, per scongiurare l’eventualità che cada dal tavolo, oppure può essere avvolta in un telo.
Per traspor­tarla o sollevarla, una mano circonda il tronco e la parte anteriore dell’addome e l’altra sostiene il po­steriore. La presa a due mani è particolarmente importante quando si deve maneggiare una cavia gravida. Non si deve mai tentare di afferrare le cavie per la collottola. La contenzione sul fianco o sul dorso è molto stressante ma necessaria per l’esecu­zione delle radiografie senza sedazione.
Le cavie tollerano pochissimo manovre fastidiose o dolorose ed emettono vocalizzi sonori al minimo di­sagio, cosa che può inquietare il proprietario. Basta un’iniezione o un raschiato cutaneo per indurre la cavia a gridare disperatamente. In caso di manualità poco gradite si può ricorrere a una breve anestesia con isoflurano a induzione diretta, solitamente ben tollerato dall’animale.

Per saperne di più: https://www.edizioniedra.it/La_cavia_e_il_criceto_.aspx

A cura di Grazia Lapaglia

CITATI: MARTA AVANZI
TAG: CAVIE, COMPORTAMENTO, CRICETI, GESTIONE, RODITORI

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Linkedin! Seguici su Facebook!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

22/01/2025

Nella regione di Kagera, in Tanzania, sono stati confermati nuovi casi. Attivate misure immediate per contenere il focolaio e sostenere il sistema sanitario locale. Il Direttore Generale della Who ha...

A cura di Redazione Vet33

22/01/2025

Il Sottosegretario Gemmato ha dichiarato che il Governo adotterà misure per una maggiore trasparenza sull’origine e sui rischi dei prodotti derivati da insetti

A cura di Redazione Vet33

22/01/2025

La diffusione mondiale del virus H5N1 – nuovi casi sono stati rilevati in Europa, Asia e America – evidenzia la necessità di un coordinamento internazionale per contenerne l’epidemia

A cura di Redazione Vet33

22/01/2025

Dal Governo arriva un Piano d’intervento per contrastare la proliferazione del granchio blu, mentre l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie segnala la presenza della “malattia del...

A cura di Redazione Vet33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

AZIENDE

ElsaBeauty, Dermocosmesi Bio per la cura di dermatosi, otiti, malassezia

ElsaBeauty, Dermocosmesi Bio per la cura di dermatosi, otiti, malassezia

A cura di ElsaBeauty

L’ex Ceo di AniCura Italia e Italiassistenza porta la sua esperienza strategica ad Avelia, rete veterinaria fondata sui valori di innovazione, etica e condivisione

A cura di Redazione Vet33

EVENTI

chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022

Top