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10 Ottobre 2025

West Nile, tavolo tecnico in Sardegna: Serve rafforzare le azioni di prevenzione

Da Oristano la richiesta di una campagna regionale per informare e proteggere la popolazione

di Redazione Vet33


West Nile, tavolo tecnico in Sardegna: Serve rafforzare le azioni di prevenzione

Rafforzare le azioni di prevenzione e controllo della zanzara vettore, potenziare la sorveglianza sugli animali sentinella e sensibilizzare la popolazione a comportamenti responsabili: sono le priorità emerse dal tavolo tecnico sulla West Nile convocato a Oristano dal Commissario straordinario della Asl 5, Federico Argiolas. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti della Regione Sardegna, dell’Istituto Zooprofilattico, dell’Arpas e delle autorità sanitarie e ambientali locali, in un approccio condiviso secondo il modello One Health. L’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha invitato a “evitare allarmismi”, ricordando che, pur con 49 decessi in Italia dall’inizio dell’anno, “la West Nile non rappresenta un’emergenza medica se confrontata con malattie più diffuse come l’influenza stagionale”.

Bartolazzi: “Evitare allarmismi, ma rafforzare la prevenzione”

Potenziare gli interventi per il controllo delle zanzare, sensibilizzare la popolazione all’adozione di comportamenti responsabili per ridurre il rischio di contrarre il virus della Febbre del Nilo e integrare le azioni efficaci che hanno beneficio su salute umana, animale e ambientale. Sono questi i tre punti fondamentali scaturiti dal tavolo tecnico sulla West Nile, convocato giovedì 9 ottobre a Oristano dal Commissario straordinario della Asl 5 di Oristano Federico Argiolas. 
Presenti l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità Armando Bartolazzi, l’Assessore regionale dell’Ambiente Rosanna Laconi, il Presidente della Provincia di Oristano Paolo Pireddu insieme al Dirigente del settore Ambiente Raffaele Melette, la rappresentante dell’Anci Manuela Pintus, la Direttrice del servizio Servizio promozione della salute e osservatorio epidemiologico e del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Direzione Generale della Sanità Daniela Mulas, l’entomologo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Cipriano Foxi, la tecnica dell’Arpas Teresa Ariu ed il funzionario dell’Assessorato dell’Agricoltura Davide Serra.
Per la Asl, oltre al Commissario straordinario, hanno partecipato la Direttrice sanitaria Maddalena Satta, quella del Dipartimento di Prevenzione Asl 5 Maria Valentina Marras, il Direttore del servizio di Sanità Animale Enrico Vacca e quello della Salute e Ambiente Antonio Mureddu, che hanno illustrato l’andamento e la diffusione del virus in provincia di Oristano.

“Innanzitutto, su questo tema, è necessario evitare allarmismi”  ha chiarito Bartolazzi. “Con 49 decessi registrati quest’anno in tutta Italia, la West Nile non rappresenta un allarme dal punto di vista medico se raffrontata, ad esempio, all’influenza stagionale, per la quale si contano migliaia di vittime”.

Sgomberato il campo dall’equivoco, l’assessore ha sostenuto che occorrerà da un lato promuovere azioni di prevenzione, sorveglianza e controllo del territorio per contenere la presenza delle zanzare e dall’altro sensibilizzare la popolazione ad adottare tutte le misure per proteggersi da un virus con cui è necessario imparare a convivere.

Laconi: “Una conseguenza del cambiamento climatico”

“Quella della West Nile è una delle conseguenze del cambiamento climatico, che ha causato enormi squilibri a livello ambientale” ha affermato l’assessora Laconi. “Non potendo invertire questo fenomeno nel breve periodo, è necessario perciò che i cittadini si adattino, modificando i propri comportamenti e adottando le misure per proteggersi dalle zanzare, vettore della malattia”.

Per questo, l’assessora ha proposto una campagna massiva di informazione a livello regionale che accresca la consapevolezza del rischio, ma ha anche auspicato che il tavolo tecnico sulla West Nile, costruito secondo l’approccio “One Health”, salga di livello, passando stabilmente dal piano provinciale a quello regionale, e rafforzi gli interventi di monitoraggio sugli animali sentinella, i volatili, e di controllo sugli insetti, attraverso la disinfestazione.

Verso una campagna informativa regionale e un tavolo One Health stabile

“Fondamentale è lavorare in maniera coordinata per riuscire a contenere la presenza delle zanzare anche attraverso un potenziamento degli interventi di disinfestazione” ha osservato il Presidente della Provincia Paolo Pireddu. “Importante sarà anche il coinvolgimento dei Comuni per informare i cittadini sulle azioni da intraprendere per affrontare questo problema”.

“Quello di oggi è stato un primo importante incontro fra tutte le istituzioni coinvolte, dove sono state messe in campo le soluzioni non per azzerare, ma per ridurre i rischi legati al virus della West Nile” ha concluso il Commissario Argiolas. “Per questo porteremo avanti un lavoro non solo con gli altri enti, ma anche con i cittadini, per accrescere la consapevolezza e l’informazione rispetto a questa malattia ed a come proteggersi”.

Altri casi in Sardegna

Nel frattempo, dopo il decesso di ieri – un uomo di 77 anni di Paulilatino morto all’Ospedale Brotzu di Cagliari – oggi si registra un altro episodio nel territorio dell’Oristanese. Si tratta del trentanovesimo caso umano di West Nile nel 2025, un paziente ultrasettantenne di Oristano. Il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della Asl 5 ricorda ai cittadini: “Proteggetevi dalle punture di zanzare, potenzialmente infette”.

CITATI: ARMANDO BARTOLAZZI, FEDERICO ARGIOLAS
TAG: ASL 5 DI ORISTANO, ONE HEALTH, ORISTANO, SARDEGNA, VIRUS WEST NILE

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