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03 Marzo 2025

ClassyFarm, Penocchio: big data per medici veterinari al servizio della salute animale

Dal 2017, il sistema informativo integrato voluto dal Ministero della Salute e sviluppato dall’Izsler rivoluziona la categorizzazione del rischio negli allevamenti

di Redazione Vet33


ClassyFarm, Penocchio: big data per medici veterinari al servizio della salute animale

Un ecosistema digitale che unisce dati da anagrafe zootecnica, ricetta elettronica e laboratori veterinari per migliorare la salute animale e la sicurezza alimentare. Questo è ClassyFarm, il big data sviluppato a partire dal 2017 dalla Direzione Generale della Sanità Animale, come ricorda Gaetano Penocchio, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (Fnovi). Nato come un “progettone” ministeriale, oggi rappresenta un punto di riferimento per i medici veterinari, integrando attività di sorveglianza epidemiologica, biosicurezza e monitoraggio dell’uso di antimicrobici.
 

Che cos’è Classyfarm

“Classyfarm è un big data voluto dalla Direzione Generale della Sanità Animale. Se dobbiamo immaginare una data di nascita possiamo collocarla nel 2017. Nei molti anni precedenti, nei corridoi ministeriali e all’Izsler veniva chiamato ‘il progettone’, che poi altro non era che il risultato di diversi progetti voluti e finanziati dal Ministero della Salute e realizzati dall’Izsler, anche tramite collaborazioni dell’Università di Parma, Asl, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Università, ed altri soggetti pubblici e privati” ha ricordato il Presidente Fnovi Gaetano Penocchio, in una nota pubblicata sul sito della Federazione.

“Classyfarm è strumento del medico veterinario al servizio della salute e della qualità delle produzioni zootecniche – continua il Presidente – capace di tracciare le condizioni di benessere animale, biosicurezza dell’allevamento, consumo di antimicrobici, i profili di antimicrobico-suscettibilità, ed in generale l’attività di sorveglianza epidemiologica che presto verrà implementata con la messa a sistema della visita di sanità animale. Attività e funzioni queste tipiche e riservate al medico veterinario, non surrogabili né comprimibili”.

“Tutto questo mentre agronomi e laureati in Scienze delle produzioni animali perseguono l’inserimento dello zootecnico nel Sistema di qualità nazionale benessere animale e pianificano un’azione legale collettiva, certi come sono di avere le necessarie competenze in biosicurezza, benessere animale, uso del farmaco. Le tecnologie disponibili mostrano il valore della sanità digitale nell’offrire opportunità sempre più efficaci e personalizzate. Classyfarm è un ecosistema interoperabile, ma ognuno deve fare il suo mestiere”.

La nascita del sistema

“L’obiettivo nel tempo era diventato ambizioso, ovvero dotarsi di un sistema informativo capace di analizzare informazioni provenienti da fonti differenti così da categorizzare gli allevamenti in base al rischio. In un solo ambiente informatico far convivere l’anagrafe zootecnica, la ricetta veterinaria elettronica, i dati provenienti dai laboratori degli Iizzss, gli esiti dei controlli ufficiali e i dati generati dell’attività in autocontrollo del veterinario aziendale, quest’ultimo nato con lacrime e sangue (le nostre) dopo un decennale confronto proprio nel 2017”.

“Per definire questa figura non bastarono anni di tensioni che precedettero e seguirono la carta fondativa approvata al Consiglio nazionale Fnovi Firenze 2010, costantemente frenato da interessi concorrenti, esistenti ad oggi nonostante il decreto vecchio di 7 anni” ha sottolineato Penocchio. “È doveroso ricordare che in fase iniziale fu rilevante il concorso di Fnovi per il tramite di colleghi che volontariamente sperimentarono il sistema in interminabili incontri a Roma e Milano. L’idea che era e resta fantastica ci consegna uno strumento in grado di identificare carenze in ambito di allevamento o di aree geografiche così da indirizzare i possibili interventi migliorativi”. 

CITATI: GAETANO PENOCCHIO
TAG: ALLEVAMENTI, BIG DATA, CLASSYFARM, DGSAN, FNOVI, IZS DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA-ROMAGNA, MEDICI VETERINARI, MINISTERO DELLA SALUTE, SALUTE ANIMALE, TECNOLOGIA

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