Professione
08 Dicembre 2022 Fatturazione elettronica e sistema TS, una sovrapposizione bizantina che andrebbe a danno delle prestazioni sanitarie. Le posizioni di ANC e ANMVI.
Che sia confermato anche per il 2023 l’esonero dalla fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie: la richiesta che l’ANC rivolge al legislatore è chiara e precisa. Secondo l’Associazione Nazionale Commercialisti, cioè, sarebbe da mantenere la situazione attualmente vigente secondo la quale le professioni sanitarie, medici veterinari compresi, non devono emettere fattura elettronica per le spese che inviano al sistema Tessera Sanitaria (TS). E questo in virtù dell’esonero, introdotto nel 2018 e sempre prorogato. Senza un intervento, conferma ANMVI a sostegno di ANC, dal 1° gennaio 2023 si configurerà uno scenario a dir poco bizantino e sarà caos. E non solo perché mancano i tempi tecnici per passare alla fatturazione elettronica, ma anche perché si duplicherebbero le varie incombenze, spiega l’Associazione. Infatti, i dati inviati al sistema Tessera Sanitaria per la detrazione fiscale della spesa sono tracciati e quindi già noti al Fisco. La fatturazione elettronica sarebbe un ulteriore aggravio. Inoltre, dal 2023 i Medici Veterinari si confronteranno con l’invio mensile al sistema TS. Un eccesso di incombenze fiscali che porterà soltanto il caos nelle attività professionali della salute.
Inoltre, sottolinea Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti non sembra che “le criticità sul fronte della gestione dei dati sensibili, che sono state riscontrate a suo tempo e all’origine dell’esonero dalla fatturazione elettronica per medici ed operatori sanitari (criticità che dalla stessa ANC sono state a più riprese denunciate), siano state adeguatamente affrontate e risolte.” Per questo, prosegue “Non si ritiene che ci siano le condizioni perché la fatturazione elettronica possa essere estesa alle prestazioni sanitarie con garanzia, da parte del sistema, di una gestione dei dati sulla salute dei cittadini in linea con le norme privacy.”
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