Professione
23 Ottobre 2023 Pubblicate da Ema le linee guida sulla qualità, sicurezza ed efficacia dei prodotti veterinari progettati per la terapia con fagi. I dettagli

Stabilire i requisiti regolamentari, tecnici e scientifici applicabili ai prodotti medicinali veterinari (Vmp) specificamente progettati per la terapia con fagi e composti da batteriofagi. Questo l’obiettivo del documento pubblicato dall’agenzia europea per i medicinali (Ema).
Cosa sono i batteriofagi
I batteriofagi sono virus capaci di infettare esclusivamente i batteri, non le cellule eucariotiche. Sono presenti in tutta la biosfera – acque, suoli, piante, alimenti, pelle, mucose e tratto digestivo – e ovunque si trovino i batteri. La stragrande maggioranza (96%) di quelli conosciuti appartiene all’ordine dei Caudovirales (virus con coda) e sono spesso virus non rivestiti con Dna a doppio filamento. I batteriofagi di interesse per la terapia con fagi appartengono principalmente a tre morfotipi: Myovirus, Podovirus e Siphovirus, anche se in futuro altri potrebbero risultare interessanti.
La terapia con batteriofagi è stata utilizzata fin dall’inizio del secolo scorso, sia in esseri umani che in animali, ma nei paesi occidentali è stata abbandonata a favore delle terapie antibiotiche. Continua invece a essere usata nell’Europa orientale: in alcuni paesi, come la Georgia, l’uso della terapia con fagi negli esseri umani non è mai stato interrotto ed è ancora applicato, soprattutto contro i batteri patogeni resistenti agli antimicrobici. Nella medicina veterinaria, in particolare, la terapia con fagi è utilizzata in polli, bovini e suini.
Attualmente, i batteriofagi stanno tornando a essere utilizzati come una potenziale alternativa (o attività complementare) alla terapia antibiotica, così come opzione di salvataggio in situazioni di antibioticoresistenza . Alcuni studi mostrano sinergie tra fagi e antibiotici, spesso caratterizzate da una ridotta comparsa di resistenza agli antibiotici e/o ai fagi nei batteri.
Prodotti medicinali veterinari a base di fagi
Come riportato dal documento dell’Ema, l’interazione tra batteriofagi e batteri ospiti è un processo dinamico e i batteri ospiti possono sviluppare resistenza ai batteriofagi con una certa frequenza. Di conseguenza, si prevede che eventuali prodotti medicinali veterinari basati sui batteriofagi richiedano frequenti modifiche nella composizione per il ceppo (o i ceppi) di batteriofagi, al fine di mantenere l’efficacia e prevenire lo sviluppo di resistenza in relazione all’indicazione prevista.
La normativa
Secondo la normativa europea e in particolare il Regolamento (Ue) 2019/6, i medicinali a base di fagi sono ritenuti “terapie innovative” (Nt). Inoltre, il Regolamento (Ue) 2021/805, che modifica l’Allegato II del Regolamento (Ue) 2019/6, include requisiti generali e specifici applicabili alle Nt e disposizioni specifiche per la terapia con fagi. Queste linee guida sono state redatte dall’Ema proprio per aiutare i produttori a capire come tali disposizioni possano essere applicate nella pratica per i prodotti basati su batteriofagi destinati alla terapia con fagi.
Le linee guida
A causa della complessità dei prodotti medicinali veterinari specificamente progettati per la terapia con fagi – nessuno di questi è stato ancora autorizzato a livello centrale nell’Ue – i consigli forniti nel documento sono di carattere generale e non entrano nei dettagli.
“La presente linea guida” si legge nel documento “affronta, tra gli altri aspetti, le basi normative, tecniche e scientifiche applicabili alla qualità, alla sicurezza e all’efficacia dei medicinali veterinari per la terapia con fagi, in cui è prevista una composizione variabile del prodotto finale. L’autorizzazione di prodotti a base di fagi con una composizione flessibile, sia qualitativa che quantitativa, richiederà una conoscenza scientifica adeguata, approcci basati sul rischio, adeguate misure di gestione del rischio qualitativo e sistemi di qualità farmaceutica appropriati”.
Gli esperti incoraggiano gli sviluppatori a cercare consulenze precoci a livello nazionale o europeo per guidare lo sviluppo del prodotto.
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