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13 Marzo 2025

Export carni USA: corso di formazione per supervisori nelle esportazioni

Concluso il corso del Ministero della Salute e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna per rafforzare le competenze dei supervisori nell’export di carni e prodotti a base di carne verso gli Stati Uniti

di Redazione Vet33


Export carni USA: corso di formazione per supervisori nelle esportazioni

Si è concluso il 27 febbraio 2025 il Corso di formazione per supervisori nelle attività di esportazione di carni e prodotti a base di carne verso gli Stati Uniti, organizzato dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale di Referenza per la Formazione in Sanità Pubblica Veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (Izsler), svoltosi a Rimini. L’iniziativa, fondamentale per prepararsi alla prossima visita ispettiva del Food Safety and Inspection Service (Fsis), ha visto sessioni teoriche e pratiche volte a uniformare le procedure di certificazione sanitaria e garantire la conformità agli standard statunitensi. Tra i temi centrali, HACCP, etichettatura e analisi di casi studio reali.
 

Formazione sull’export di POA

Il Corso per supervisori ha rappresentato un’importante fase del progetto di formazione nazionale dedicato al rafforzamento delle attività in materia di esportazione di prodotti di origine animale (Poa) verso Paesi Terzi, con particolare riferimento agli Usa. L’iniziativa si è inserita tra le attività di preparazione alla visita ispettiva periodica condotta dalle autorità statunitensi dell’Fsis, programmata tra fine aprile e inizio maggio. L’incontro è stato un’occasione per approfondire e consolidare le competenze delle autorità già impegnate nel ruolo di supervisore e, al contempo, un’opportunità di formazione per i nuovi specialisti del settore.
Il programma formativo ha previsto un approccio integrato, articolato in sessioni teoriche e pratiche, con esercitazioni, simulazioni e l’analisi di casi studio basati su precedenti visite ispettive Fsis.

L’apertura dei lavori è stata dedicata alle normative internazionali per la sicurezza alimentare, con particolare attenzione alle barriere sanitarie e fitosanitarie, che rappresentano uno dei principali ostacoli al commercio internazionale. A titolo esemplificativo, è stato discusso il recente focolaio di Afta epizootica in Germania, che ha comportato l’adozione di restrizioni commerciali da parte di vari Paesi Terzi.

Un tema centrale è stato il processo di certificazione sanitaria, supportato attraverso l’analisi di documentazione ufficiale relativa a casi reali di blocco di merce per errori nella compilazione dei certificati.
La corretta gestione della certificazione è stata approfondita in relazione alla necessità di uniformare e standardizzare le procedure legate all’export in tutto il territorio nazionale, dalla certificazione veterinaria alle ispezioni sanitarie, per garantire un approccio armonizzato e conforme ai requisiti richiesti dalle autorità statunitensi.
Particolare attenzione è stata dedicata alle procedure SPS (Sanitation Performance Standards), SSOP (Sanitation Standard Operating Procedures) e HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), fornendo ai supervisori gli strumenti più adeguati per verificare l’applicazione degli standard igienico-sanitari nei processi produttivi destinati all’export Usa.

Tra le attività pratiche, la revisione e l’analisi di Fsis foreign reports relativi a visite ispettive svolte negli ultimi anni in Italia e altri Paesi europei, con l’obiettivo di identificare criticità e scenari prevenibili. Ampio spazio è stato dedicato ai principi base per la standardizzazione e la validazione dei processi produttivi, con attenzione ai criteri per la valutazione dell’idoneità dei prodotti all’esportazione e alle strategie per garantire la conformità ai requisiti normativi. Inoltre, un approfondimento specifico è stato riservato alla normativa sull’etichettatura per il mercato statunitense; i partecipanti hanno anche lavorato sulla redazione, verifica e validazione di piani HACCP per prodotti destinati all’export Usa, come prodotti cotti e a breve stagionatura.

TAG: ESPORTAZIONI, FILIERA CARNE, FSIS, IZS DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA-ROMAGNA, MINISTERO DELLA SALUTE, USA

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