Professione
09 Maggio 2024Le Federazioni e i Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie sono accanto alla Conferenza episcopale italiana nel percorso preparatorio per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità del 2025, dedicato alle povertà sanitarie
Venerdì 10 maggio a Verona si ritroveranno le undici Federazioni e i Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie, insieme alla Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute e l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana (Cei), per inaugurare il percorso preparatorio per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità del 2025, dedicato alle povertà sanitarie. Tra i partecipanti ci sarà anche il presidente Fnovi Gaetano Penocchio.
Il percorso verso il Giubileo
Fnomceo, Fnovi, Fofi, Fnopi, Fnopo, Fno Tsrm e Pstrp, Cnop, Fnob, Fncf, Fnofi e Cnoas, che rappresentano oltre 1,5 milioni di professionisti, hanno ascoltato e condiviso le parole di don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, che ha condotto la conferenza stampa durante la quale si è delineato il percorso che porterà al Giubileo del 2025.
Saranno tre le tappe per analizzare le principali povertà sanitarie: la prima venerdì 10 maggio, poi il 15 novembre e infine il 5 aprile 2025.
Si comincia da Verona, con un focus sulla situazione italiana: chi e quanti sono coloro che, nel nostro Paese, non hanno accesso alle cure necessarie o non possono permettersi l’acquisto di farmaci. Esperti del settore, economisti, ricercatori e rappresentanti istituzionali, uniti ai professionisti sanitari e sociosanitari, baluardo della tutela della salute pubblica, discuteranno le soluzioni e le strategie per migliorare l’assistenza sanitaria nazionale per una sanità del futuro più inclusiva.
La conferenza stampa
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, don Angelelli ha evidenziato che “il tema degli esclusi dall’accesso alle cure sta diventando un’emergenza sempre più seria. Se prima si poteva pensare che riguardasse alcune fasce ridotte di popolazione molto svantaggiate, oggi sappiamo che 4,5 milioni di persone non possono curarsi e che la spesa privata nel 2022 ha superato i 40 miliardi. Ci stiamo allontanando dal dettato Costituzionale che prevede accesso universale alle cure e la gratuità per gli indigenti. Si stanno curando solo i benestanti”.
Per Fnovi è intervenuta la consigliera Teresa Bossù, che ha efficacemente delineato il ruolo della professione medico veterinaria e gli effetti della povertà che comportano anche il mancato accesso alle cure degli animali da compagnia, elementi della famiglia a tutti gli effetti, da parte delle fasce economicamente più deboli.
I convegni saranno occasione per condividere analisi del presente ma soprattutto proporre soluzioni per l’immediato futuro, a tutela della salute di tutti, anche quella dei professionisti che la rendono possibile.
L’appuntamento del 10 maggio
L’evento del 10 maggio, che si svolgerà presso l’Università di Verona, vedrà gli interventi del Ministro della Salute Orazio Schillaci; di Chris Brown, Direttore dell’Ufficio Europeo per gli Investimenti e lo Sviluppo della Salute della Who; di Silvio Brusaferro, ordinario di Igiene generale e applicata presso l’Università di Udine; di Cristiano Camponi, Direttore generale dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp); di Americo Cicchetti, Direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero; di Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale del Ministero stesso; e di Ketty Vaccaro, sociologa e responsabile dell’Area welfare e salute del Censis.
Per seguire la conferenza in diretta streaming, è possibile collegarsi al canale YouTube della Cei a partire dalle ore 15.
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