Mercato
05 Maggio 2025Nonostante le incertezze economiche e un generale rallentamento, il settore cresce del 3,7% a valore. Il gatto traina il mercato (+5%), mentre gli alimenti umidi dominano con il 49% delle vendite
È stata presentata oggi a Zoomark International la XVIII edizione del Rapporto Assalco-Zoomark, realizzato ogni anno da Assalco, l’Associazione di settore che riunisce le principali aziende che in Italia operano nei settori pet food e pet care. Nel 2024, il mercato del pet food in Italia ha raggiunto un fatturato record di 3,1 miliardi di euro, segnando una crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente. Il settore, spinto dai prodotti per gatto (+5%) e dagli alimenti umidi (49% delle vendite), si conferma resiliente anche di fronte all’inflazione e al rallentamento economico generale.
Nel 2024 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti hanno sviluppato un giro d’affari che in Italia ha superato i 3,1 miliardi di euro, (+3,7% a valore) rispetto al 2023. Si tratta di un risultato positivo, che rappresenta un leggero rallentamento sul fronte dei volumi (-1,4%) e che riallinea il dato al livello del 2021. Inserendo il trend nel più ampio contesto dei consumi in Italia, si nota come il settore degli alimenti per cani e gatti anche quest’anno abbia performato meglio del Largo Consumo Confezionato, cresciuto del 2,1%. L’andamento del mercato degli alimenti per cane e gatto registrato quest’anno si inserisce in un trend di medio periodo fortemente positivo che segna un tasso medio di crescita (CAGR) dal 2021 al 2024 a valore pari al +9,8%, che ha portato il mercato dai 2,4 miliardi di euro del 2021 ai 3,1 del 2024.
“Il mercato del pet food si conferma un settore resiliente nonostante la persistente inflazione e le incertezze economiche dovute all’aumento dei costi energetici e di alcune materie prime, nonché un generale rallentamento della crescita. Anche nel 2024, infatti, i pet owner hanno continuato a investire in salute e benessere dei loro animali da compagnia, consapevoli della sicurezza e completezza nutrizionale offerta dal pet food, dimostrando una fedeltà che rende il settore meno vulnerabile rispetto a minacce esterne” ha commentato Giorgio Massoni, Presidente di Assalco. “L’indagine di quest’anno conferma una volta di più come i pet siano oggi considerati parte integrante del nucleo familiare, addirittura dal 96% dei proprietari. Questa crescente centralità ha anche un impatto diretto sulla domanda di prodotti e servizi: cresce l’attenzione verso il benessere, la salute, l’alimentazione e il comfort degli animali d’affezione”.
I prodotti per gatto rappresentano il 56,3% del valore complessivo, con un fatturato di 1.758 milioni di euro, in crescita rispetto al 2023 (+5% rispetto al 2023), trainata dall’umido (+5,3%). Anche i prodotti per cane segnano un +2,1% di aumento, attestandosi a 1.367 milioni di euro, con una crescita maggiore nel secco (+2,3%).
Rispetto al totale pet food, il segmento degli alimenti umidi si conferma il più importante con il 49% di quota di mercato e una crescita a valore del 4,3%. Seguono gli alimenti secchi con il 40,4% di quota e un aumento a valore del 13,4%. Gli snack funzionali e fuoripasto per cani e gatti continuano a mostrare nell’insieme dinamiche positive solo a valore (+4,2%), ma la parte gatto registra una crescita a doppia cifra sia a valore (+10,2%) che a volume (+11,5%).
Per quanto riguarda i canali distributivi, le Catene+Petshop Gdo crescono a doppia cifra a valore per l’umido cane (+10,5%) e l’umido Gatto (+14,1%) e segnano buone performance anche nel secco cane (+8,6%) e secco gatto (+9,7%). Più contenuti gli aumenti a valore nel Grocery e nei Petshop Tradizionali per l’umido cane e gatto (+3,2% in entrambi) e per i secchi gatto (+2,6% e +3%), mentre i secchi cane crescono solo nei Petshop Tradizionali (+2,3%). Infine, sul fronte degli Snack, il segmento gatto cresce significativamente a valore sia nel Grocery (+10,9%) che nelle Catene Petshop+Petshop Gdo (+11,3%), meno nei Petshop Tradizionali (+3,7%).
Dall’elaborazione di dati interni, inoltre, il valore totale del mercato online degli alimenti per cani e gatti in Italia nel 2024 è pari a 451 mln di euro con una crescita anno su anno dell’8,2%, trainata dal gatto.
Gli animali da compagnia che vivono nelle famiglie italiane sono quasi 65 milioni, una stima stabile rispetto al 2023: diminuiscono i pesci (28,1 mln) e gli uccelli (12,7 mln), ma aumentano cani e gatti che arrivano a superare i 20 mln di esemplari. Si osserva una prevalenza di gatti – probabilmente poco meno di 12 mln di esemplari – con una crescita di oltre 1 milione. Seppur più contenuto, anche i cani segnano un aumento, ascrivibile principalmente a quelli di piccola taglia. Resta invece stabile la popolazione di piccoli mammiferi e rettili (oltre 3 mln).
Nel 2024 il mercato degli alimenti per altri animali da compagnia ha registrato un fatturato pari a 13,4 milioni di euro presso la Gdo, facendo segnare una flessione a valore pari a -3,9% a fronte di una riduzione dei volumi del -4,5%, con dinamiche simili nei canali distributivi Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio.
Anche il mercato degli accessori in Gdo mostra un calo di fatturato pari al -2,6% e delle unità vendute pari al -0,7%, con una flessione maggiore nell’Ipermercato (-7,3%) che vale un quarto del fatturato totale. Si segnala tuttavia che, poiché questi dati fanno riferimento esclusivamente alla Gdo, possono non rispecchiare gli andamenti generali. Gli accessori sono infatti disponibili con un ampio numero di referenze sia nei canali specializzati, che online, come accade con gli antiparassitari, segmento che ha visto un’innovazione di prodotto negli ultimi anni, i quali flettono sia a valore che in unità in Gdo, ma nello Specializzato (Catene+Petshop Gdo+Tradizionali) crescono del 10,7% in valore e +6,8% in unità.
Infine, le lettiere per gatto, segmento che viene rilevate a parte in quanto costituisce il più importante segmento non-food nel canale Gdo, con un fatturato di oltre 102 mln di euro, nel 2024 hanno segnato una crescita a valore del +2,5% e a volume di +1%.
CITATI: GIORGIO MASSONI“Nell’attuale contesto, che vede aumentare l’impegno anche economico delle famiglie per la cura dei propri pet a fronte dell’erosione del potere d’acquisto registrata negli ultimi anni – ha sottolineato Massoni –, Assalco rinnova la richiesta di una riduzione dell’aliquota IVA sugli alimenti per gli animali da compagnia e le cure veterinarie dal 22% al 10%, una possibilità prevista dalla normativa europea. Considerare il pet food come una spesa quotidiana essenziale è oggi sempre più una questione di equità fiscale e sociale che avrebbe ricadute positive soprattutto sulla salute e il benessere dei nostri pet”.
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