Animali da Compagnia
01 Aprile 2025Uno studio condotto da SWG per Royal Canin rivela quanto i pet owner italiani abbiano consapevolezza della salute dei propri animali domestici e del ruolo della medicina veterinaria nella prevenzione
Se la maggioranza degli italiani considera la salute dei propri pet importante quanto quella umana, solo il 37% porta il proprio cane o gatto a visite veterinarie regolari. È quanto emerge da un’indagine condotta da SWG per Royal Canin, che ha analizzato le abitudini e le percezioni di oltre 800 pet owner in Italia.
Lo studio ha evidenziato un crescente interesse per la prevenzione e il benessere degli animali, ma anche una serie di barriere – economiche e culturali – che limitano l’accesso dei proprietari alle reali esigenze dei loro pet, barriere su cui occorre ancora lavorare attraverso l’informazione per aumentare la consapevolezza riguardo alle patologie più comuni, a un’alimentazione corretta e all’accesso alle giuste terapie.
Dai dati raccolti, emerge che la maggioranza degli italiani riconosce l’importanza della salute preventiva per i propri animali.
Il medico veterinario, infatti, rappresenta il principale punto di riferimento per il 71% dei proprietari, sia per quanto riguarda la salute generale che per la scelta dell’alimentazione. Tuttavia, solo il 37% dichiara di effettuare controlli veterinari periodici, mentre il 63% si reca dal veterinario solo in caso di necessità. Un dato che evidenzia un gap tra consapevolezza e azione e che potrebbe essere colmato con una maggiore sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione.
Nonostante il ruolo riconosciuto dell’esperto, i rispondenti all’indagine dichiarano di fare affidamento anche al fai-da-te e di ricorrere a Internet per reperire informazioni. Ma come affrontare questa tendenza?
“Una maggiore consapevolezza e attenzione verso le esigenze dei pet ha contribuito a un aumento dell’aspettativa di vita degli animali. Tuttavia, questo prolungamento della vita richiede una conoscenza sempre più approfondita e cure mirate” commenta Carla Giuditta Vecchiato, medico veterinario esperto in nutrizione. “Il monitoraggio regolare della salute, insieme a un’alimentazione personalizzata in base a età, razza e taglia, può ridurre il rischio di patologie e contenere i costi a lungo termine. Restano però molti falsi miti da sfatare: è fondamentale che i proprietari siano correttamente informati, così da poter prendere decisioni basate su dati scientifici per il benessere dei propri animali”.
I proprietari intervistati hanno dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, il 60% dei pet ha manifestato almeno un problema di salute, sintomo di come i consigli dei medici veterinari siano spesso disattesi.
Tra i problemi di salute riscontrati più comunemente emergono i disturbi gastrointestinali nei cani (48%) e quelli legati al peso nei gatti (30%), ma un gruppo altrettanto importante è quello delle patologie dermatologiche (31% nei cani, 22% nei gatti), per non parlare dei disturbi alle vie urinarie nei gatti (22%).
Dalla ricerca emerge che il 67% dei pet con problemi di salute ha seguito una dieta specifica, segno di una maggiore consapevolezza dei loro proprietari, ma solo una parte in modo continuativo. C’è ancora molta difficoltà nel mantenere con costanza una dieta personalizzata. Inoltre, la scelta del cibo è spesso guidata da preferenze dell’animale piuttosto che da reali necessità nutrizionali.
Il 27% dei proprietari ritiene che i pet possano tranquillamente mangiare gli avanzi della tavola, senza considerare che molti alimenti destinati all’uomo possono essere dannosi.
Il tema dell’alimentazione porta ancora con sé una serie di pregiudizi e credenze errate – dei falsi miti – che possono influenzare negativamente sulla salute degli animali. Per fare alcuni esempi:
● il 50% degli intervistati crede che i cereali siano dannosi, mentre in realtà rappresentano una fonte importante di energia e fibre per cani e gatti, forniscono carboidrati altamente digeribili e contribuiscono alla salute intestinale;
● il 32% dei pet owner crede che il pollo sia tra le cause più frequenti di allergie alimentari, mentre reazioni avverse sono più spesso legate ad altri ingredienti.
“Da sempre, Royal Canin® è impegnata a 360° per creare un mondo migliore per cani e gatti, offrendo ai pet owner strumenti concreti per una gestione consapevole della salute e del benessere dei loro animali, a partire da soluzioni nutrizionali su misura, pensate per soddisfare le esigenze specifiche di taglia, età, razza e stato di salute, con un approccio basato sulla scienza, l’innovazione e una costante collaborazione con veterinari ed esperti del settore” sottolinea Elisabetta Bracci, Brand&Pet Owner Director Royal Canin. “Siamo convinti che la salute inizi dalla nutrizione, e per questo vogliamo promuovere una maggiore consapevolezza e conoscenza tra i proprietari, affinché possano comprendere appieno le necessità specifiche dei loro animali. A questo risponde la nostra nuova campagna di comunicazione Royal Canin® dedicata ai pet che soffrono di patologie (gastrointestinali, dermatologiche, legate al peso e alle vie urinarie) e diretta ai proprietari, per aumentare la loro consapevolezza sul ruolo fondamentale del Medico Veterinario come principale interlocutore e sul ruolo che una nutrizione specifica può giocare”.
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